"Dialoghi al tempo del virus". Sei eventi in diretta streaming per immaginare un dopo "Dialoghi al tempo del virus". Sei eventi in diretta streaming per immaginare un dopo
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“Dialoghi al tempo del virus”. Sei eventi in diretta streaming per immaginare un dopo

"Dialoghi al tempo del virus". Sei eventi in diretta streaming per immaginare un dopo "Dialoghi al tempo del virus". Sei eventi in diretta streaming  per immaginare un dopoUno spazio di riflessione sugli scenari che l’emergenza Covid-19 proietta sul nostro futuro: questa la proposta di “Vicino/lontano On. Dialoghi ai tempi del virus”, un contributo digitale di sei appuntamenti serali, trasmessi in diretta streaming nelle date in cui avrebbero dovuto svolgersi, a Udine, la 16^ edizione del Festival vicino/lontano e del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, rinviati all’autunno.

L’evento si realizza grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine, della Fondazione Friuli, e con il supporto di alcuni sponsor privati: Coop Alleanza 3.0, CiviBank, Ilcam, Amga Energia & Servizi – Gruppo Hera, Prontoauto.

Da lunedì 18 a venerdì 22 maggio, ogni sera alle 21 (lunedì 18 con un appuntamento anche alle 19), da un set televisivo allestito, grazie a Entract Multimedia, nella chiesa di San Francesco – da sempre sede degli eventi principali del festival vicino/lontano – studiosi di diverse competenze e diverso orientamento, collegati da casa, saranno chiamati a immaginare in quale mondo stiamo per entrare. Di fronte a un’emergenza così inaspettata e densa di incognite, che ha sovvertito improvvisamente il nostro modo di incontrarci e di condividere il rito collettivo di un festival, vicino/lontano non rinuncia alla volontà di decifrare la complessità di ciò che accade, e lo fa nei modi consentiti dalle circostanze, fra lockdown e prove di lockout. Vicino/lontano si propone dunque “on”: vicino/lontano c’è, ed è online, per continuare a guardare “oltre”. «La nostra speranza – spiegano i promotori – è di poterci rivedere in autunno, con rinnovata “passione” (tema scelto per l’edizione 2020 di vicino/lontano), per condividere, come sempre, l’atmosfera speciale del festival e del Premio in uno spazio fisico di incontro, di scambio e di confronto collettivo».

Ambiente, dinamiche geopolitiche, implicazioni socio-politiche, prospettive dell’economia, riflessioni filosofiche e antropologiche saranno al centro della proposta di “Vicino/lontano On”: cinque intense serate con i contributi originali di esperti e studiosi delle diverse aree. Per ogni appuntamento il valore aggiunto arriverà dall’intervento di uno dei cinque finalisti dell’edizione 2020 del Premio Terzani: gli autori, anch’essi collegati da casa, saranno invitati ad esprimere il loro personale punto di vista sul futuro che ci attende. Compongono la cinquina finalista, selezionata nelle scorse settimane dalla Giuria presieduta da Angela Terzani Staude: il giornalista, poeta e documentarista curdo-iraniano Behrouz Boochani (Nessun amico se non le montagne, add editore); l’antropologa e scrittrice norvegese Erika Fatland (La frontiera. Viaggio intorno alla Russia, Marsilio); l’intellettuale franco-libanese Amin Maalouf (Il naufragio delle civiltà, La Nave di Teseo); la giornalista e reporter italiana Francesca Mannocchi (Io Khaled vendo uomini e sono innocente, Einaudi); la giornalista turca Ece Temelkuran (Come sfasciare un paese in sette mosse, Bollati Boringhieri).

Vicino/lontano On” prenderà il via lunedì 18 maggio, alle 19, con l’intervista del presidente del comitato scientifico di vicino/lontano, l’antropologo Nicola Gasbarro, allo studioso e Premio Pulitzer americano Jared Diamond, docente di Geografia alla UCLA e autore di world sellers come Armi, acciaio, malattie; Collasso; Crisi. Tutti pubblicati da Einaudi. Nel secondo appuntamento della giornata, alle 21, focus sull’emergenza climatico-ambientale: la cruna dell’ago attraverso la quale dobbiamo passare per garantire un futuro a tutti gli esseri viventi e ristabilire un accettabile equilibrio sul Pianeta Terra. Vicino/lontano si confronterà nel merito con il filosofo della scienza, sociologo e antropologo Bruno Latour, una delle voci più autorevoli del nostro tempo, docente a Sciences Po a Parigi e alla London School of Economics and Political Science, in uscita per Meltemi con La sfida di Gaia. Il nuovo equilibrio climatico. Riscaldamento globale, scompensi climatici, emissioni in costante crescita, abuso sconsiderato delle risorse non rinnovabili sono solo alcune delle spie che potrebbero prefigurare un futuro apocalittico, e questa pandemia è un’ulteriore cartina al tornasole dello stato di sofferenza del nostro pianeta. Il giornalista Marco Pacini, che condurrà la serata, ne discuterà poi con il meteorologo, climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli, entrando nel vivo della complessità della sfida che ci attende e che la pandemia ha solo messo momentaneamente in secondo piano. Chiuderà la serata l’intervento di Erika Fatland, scrittrice e antropologa norvegese, nel 2016 selezionata da Literary Europe Live tra le dieci voci emergenti più interessanti d’Europa. Il suo volume, La frontiera. Viaggio intorno alla Russia, uscito in tredici Paesi, è tra i cinque finalisti del Premio Terzani 2020.

Martedì 19 maggio l’indagine si sposterà sul piano geopolitico. La crisi pandemica ha fatto esplodere criticità più o meno latenti nei rapporti di forza tra gli Stati e nei dislivelli tra le diverse aree del pianeta e rischia di scompaginarne ulteriormente gli equilibri: Stati Uniti, Cina, Russia ed Europa, così come Africa e Medio Oriente, sono motore e terreno di nuovi giochi strategici. Ne parleranno a “Vicino/lontano On” Lucio Caracciolo, direttore di Limes e presidente del think tank Macrogeo, lo storico ed editorialista Guido Crainz e il sinologo Maurizio Scarpari, docente di lingua e cultura cinese a Ca’ Foscari. Coordinerà l’incontro Guglielmo Cevolin, giurista e presidente di Historia. Interverrà inoltre Francesca Mannocchi, finalista Premio Terzani 2020, firma autorevole della stampa internazionale e autrice di importanti reportage dal Nord Africa e Medio Oriente. I Paesi occidentali poi sono attraversati da una minaccia subdola: l’inevitabile dirigismo, che ha caratterizzato la “fase 1” dell’emergenza virus, potrebbe trasformarsi in autoritarismo antidemocratico, magari in forma strisciante, anche quando il pericolo sarà cessato. Di democrazia a rischio parleranno, mercoledì 20 maggio, il sociologo della comunicazione Massimiliano Panarari, studioso dei meccanismi del consenso, il filosofo Pier Aldo Rovatti, direttore della rivista aut aut e della Scuola di filosofia di Trieste e Nadia Urbinati, docente di Teoria politica alla Columbia University di New York. L’incontro, coordinato dal direttore del quotidiano Messaggero Veneto Omar Monestier, si chiuderà con l’intervento della scrittrice ed editorialista turca Ece Temelkuran – 3 milioni di follower su Twitter – autrice di numerosi libri di successo tradotti in molte lingue. Con il suo ultimo Come sfasciare un paese in sette mosse è finalista del Premio Terzani 2020.

Di economia, tasto dolente degli scenari globali post pandemia, si parlerà giovedì 21 maggio in un forum coordinato dal vicepresidente di vicino/lontano Paolo Ermano: interverranno Leonardo Becchetti, ordinario di Economia politica all’Università Tor Vergata di Roma e presidente del comitato scientifico di Next-Nuova Economia per Tutti; il sociologo Stefano Allievi, direttore del Master sull’Islam in Europa all’Università di Padova e autore del volume La spirale del sottosviluppo, in uscita da Laterza, gli economisti Patrizio Bianchi, docente all’Università di Ferrara e assessore della Regione Emilia Romagna, e Antonio Massarutto, professore ordinario all’Università di Udine oltre che direttore di ricerca all’Istituto di economia e politica dell’energia e dell’ambiente all’Università Bocconi di Milano. L’intervento di chiusura della serata sarà affidato al giornalista, poeta e documentarista curdo iraniano Behrouz Boochani, finalista Premio Terzani 2020 e premio Amnesty International Australia 2017 per i suoi articoli sui diritti umani dei rifugiati, firma di testate come GuardianHuffington PostFinancial Times e Sydney Morning Herald.

Infine, una domanda di estrema delicatezza: siamo alla vigilia di un nuovo paradigma antropologico tale da indurci a ripensare le nostre priorità etico-valoriali in tema di malattia e salute? Venerdì 22 maggio l’ultima conversazione di “Vicino/lontano On” vedrà protagonisti, coordinati dalla presidente della SFI-Fvg Beatrice Bonato, l’antropologo e presidente del comitato scientifico del festival Nicola Gasbarro, in dialogo con il filosofo Umberto Curi e l’infettivologa Claudia Lodesani, presidente di Medici Senza Frontiere Italia. Sarà affidato allo scrittore e saggista franco-libanese Amin Malalouf l’intervento conclusivo di questo ciclo di incontri: finalista del Premio Terzani 2020 con Il naufragio delle civiltà, è stato Premio Nonino 1999, Prix Méditerranée 2004 e Premio Principe delle Asturie 2010. Dal 2011 fa parte dell’Académie française.

Ogni incontro prevede la possibilità di intervenire da parte degli spettatori attraverso l’invio di domande a un numero dedicato, e si chiuderà sulle note di contributi musicali particolarmente significativi delle passate edizioni del festival vicino/lontano e del Premio Terzani: Books Across Balkans (Arbe Garbe edizione 2012), Coro la Tela (2016), Saba Anglana (2016), Jvan Moda & Paolo Forte (2018), Emel Mathlouthi (2018).

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