Dalla storia all’economia, il Festival della Comunicazione 2023 celebra la Memoria con uno sguardo attento al presente Dalla storia all’economia, il Festival della Comunicazione 2023 celebra la Memoria con uno sguardo attento al presente
 | 

Dalla storia all’economia, il Festival della Comunicazione 2023 celebra la Memoria con uno sguardo attento al presente

Dalla storia all’economia, il Festival della Comunicazione 2023 celebra la Memoria con uno sguardo attento al presente Dalla storia all’economia, il Festival della Comunicazione 2023 celebra la Memoria con uno sguardo attento al presentePassato e futuro, temi di società, politica, economia e imprenditorialità si intrecciano al Festival della Comunicazione, spaziando tra gli argomenti al centro del dibattito pubblico come l’inflazione e il conflitto in Ucraina fino a ricordare e celebrare importanti ricorrenze per il nostro paese. Giunta quest’anno alla sua decima edizione, da giovedì 7 a domenica 10 settembre, la rassegna che da sempre si tiene per le vie e nelle piazze di Camogli affronterà il tema della Memoria dai più svariati punti di vista e con i grandi protagonisti del dibattito culturale.

L’apertura del Festival della Comunicazione 2023 è affidata ad Andrea Riccardi con la lectio magistralis “Senza memoria e senza storia non c’è futuro”, il cui punto di partenza è la drammatica riabilitazione della guerra a cui stiamo assistendo come strumento di soluzione dei conflitti o di affermazione dei diritti. Grande attesa anche per Alessandro Barbero e Aldo Cazzullo, che insieme sul palco discuteranno di come “Raccontare la storia. Oggi”, dall’antica Roma a Mussolini. Di storia (più recente) della tv parlerà invece Aldo Grasso, esplorando i motivi per cui “La televisione è un mito antico”, prima con una lectio nella giornata inaugurale e poi intervistando Rosario Fiorello alle 12:00 di domenica 10 settembre. A ottant’anni esatti dall’armistizio di Badoglio, Aldo Cazzullo porterà a Camogli la conferenza-spettacolo “8 settembre 1943: una giornata particolare”, e sempre a proposito di ricorrenze Gherardo Colombo parlerà di “75 anni di Costituzione”, anche di fronte a temi sempre attuali come le questioni di genere e il mondo del lavoro. Lo stesso Colombo sarà protagonista anche, insieme a Miguel Gotor, di un confronto a proposito di “Un paese senza memoria. Da Piazza Fontana a Tangentopoli”, a partire dai podcast che entrambi hanno realizzato per Frame-Festival della Comunicazione e che racconteranno a Camogli. Tra le ricorrenze anche il centenario del Patto marino del 21 luglio 1923, il primo grande accordo per la gente del mare “scritto a penna” da un protagonista inaspettato quale Gabriele d’Annunzio: a parlarne saranno Pietrangelo Buttafuoco e Luigi Merlo, in un confronto dal titolo “D’Annunzio e il mare. Cento anni dal Patto Marino”.

Una pagina buia della storia italiana sarà quella affrontata da Marcello Flores e Mirella Serri in un dialogo sul 16 ottobre 1943, il momento simbolico di ottant’anni fa in cui l’alleanza tra il fascismo italiano e il nazismo tedesco si è cementata attorno alla politica razziale voluta da entrambi. Molto più indietro nel tempo si colloca invece la lectio di Maurizio Bettini, centrata su “Il sussulto del ricordo e il raschietto dell’oblio. La memoria a Roma antica”: nella rappresentazione culturale della memoria, infatti, i Romani ci hanno lasciato in eredità due modi di concepirla che, ancora oggi, fanno in qualche modo parte del sentire comune. E se la conoscenza della Storia e la valorizzazione della Memoria, privata o pubblica, aiutano a comprendere meglio il presente, sul “Come la Storia dovrebbe essere insegnata” si interrogheranno Gianni Oliva, Riccardo Rossotto e Luigi Vergallo. Poi, in chiave più ironica, sarà Beppe Severgnini con “Italiani si diventa” a raccontare “Gli oggetti degli italiani dal 1998 al 2023”, a un quarto di secolo dall’uscita dell’omonimo libro.

La storia più recente del nostro paese, e non solo, sarà messa a cofronto nel palinsesto del Festival della Comunicazione con le grandi questioni economiche del nostro tempo. “Sogni e fallimenti dell’economia” è il titolo del confronto tra Carlo Cottarelli e Federico Fubini, che toccheranno temi come le criptovalute, l’indipendenza delle banche centrali, la finanziarizzazione del sistema economico, la globalizzazione e l’illusione della crescita infinita. E lo stesso Fubini condurrà sia il confronto tra sindaci “Città senza muri. Ripensare la crescita”, con Giuseppe Sala per Milano e Marco Bucci per Genova, sia l’attesa tavola rotonda “Oltre l’inflazione” a cui prenderanno parte – per discutere di imprenditorialità, poilitiche economiche e attualità monetaria – grandi manager del panorama nazionale: Antonio Baravalle (Lavazza), Luca Dal Fabbro (Iren), Luigi Ferraris (FS Italiane) e Francesco Profumo (Fondazione Compagnia di San Paolo). Poi sullo stesso solco, ma con l’idea di “Navigare verso il nuovo”, si confronteranno sul palco Furio Garbagnati (Weber Shandwick Italia) e Leonardo Massa (MSC Crociere), condotti da Luca De Biase.

Il programma dettagliato del Festival con i singoli eventi, le date, gli orari e le location è disponibile su festivalcomunicazione.it. Tutti gli eventi del Festival della Comunicazione sono gratuiti fino a esaurimento posti. Per una parte degli appuntamenti è richiesta la prenotazione, e le prenotazioni si aprono lunedì 28 agosto alle ore 12:00.

Tutte le iniziative sono gratuite

e aperte al pubblico fino a esaurimento posti

Informazioni: www.festivalcomunicazione.it

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *