DALL’ ITALIA ALL’ AUSTRALIA e RITORNO – In live streaming da Perth l’orchestra Viola Dana si esibisce sulle immagini del film di Angelo Drovetti restaurato da Cineteca Milano
Venerdì 16 luglio al Fremantle Festival di Perth in Australia l’acclamata orchestra Viola Dana debutterà nella performance “Tracing Family – From Italy to Australia” eseguendo una nuova colonna sonora originale sulle immagini del rarissimo film Dall’Italia all’Australia di Angelo Drovetti del 1924 nella versione restaurata da Cineteca Milano.
La performance sarà disponibile in live streaming sul sito https://www.cinetecamilano.it/tv-cast alle ore 13.00 e anche sulla pagina Facebook @cinetecamilano alla stessa ora.
Documento di estrema importanza, il film è la testimonianza diretta del regista Angelo Drovetti del viaggio di 85 italiani a bordo della nave Regina d’Italia verso il continente australiano. Nel 1924 infatti, Angelo Drovetti intraprende un viaggio di 8 mila miglia nautiche con la sua cinepresa, catturando l’avventura della Regina d’Italia, maestosa nave passeggeri a vapore. 85 italiani in fuga dal Belpaese, alla ricerca di fortuna nel Nuovo Continente che approdano nei porti di Fremantle, Adelaide, Melbourne, Sydney e Brisbane.
L’orchestra Viola Dana ha composto colonne sonore originali per proiezioni di film classici come “The General” di Buster Keaton, “Sherlock Jr.” e “The High Sign”. “Stavo facendo ricerche sui film muti australiani”, afferma il compositore e percussionista di Viola Dana, Pete Guazzelli. “Ero molto emozionato quando ho scoperto ‘Dall’ Italia all ‘Australia‘ restaurato da Cineteca Milano, non solo include filmati dell’Australia della prima era del cinema, ma fornisce anche uno spaccato del viaggio che molti migranti, compresi i miei nonni, avevano fatto.”
Il film sarà disponibile sul sito https://www.cinetecamilano.it/servizi/cinestore a settembre 2021 grazie alla pubblicazione del cofanetto dvd Per terra, per mare, per aria – viaggi intorno al mondo negli anni Venti, a cura di Cineteca Milano. Il cofanetto conterrà tre film che raccontano memorabili viaggi attraverso i tre elementi: l’aria di Attraverso l’Europa, la terra di Dall’Italia all’Ecuador e l’acqua di Dall’Italia all’Australia. A completare il programma internazionale, quattro preziosi e non meno rari cortometraggi d’ambiente italiano: Bellezze italiche – da Bolzano a Cortina D’Ampezzo, Italia pittoresca: seconda serie Riviera Ligure, Frammento: un’escursione a Norcia e Frammento: da Siracusa a Taormina.
LA SCHEDA DEL FILM
DALL’ ITALIA ALL’ AUSTRALIA
(Angelo Drovetti, 1925, Italia, Società Anonima Stefano Pittaluga, Torino, 86’)
Nella tarda estate del 1924, Angelo Drovetti, operatore della Pittaluga Films di Torino, si imbarcò sulla nave Regina d’Italia, di proprietà della società Lloyd Sabaudo, per un viaggio di più di 8000 miglia nautiche che lo avrebbe condotto da Genova alla lontana Australia.
Sette settimane dopo, la Regina d’Italia e i suoi passeggeri, fra i quali un’ottantina di migranti italiani decisi a cercar fortuna agli antipodi, approdavano a Fremantle e di lì a Sydney, loro ultima destinazione, dopo avere attraversato il Mediterraneo, varcato il Canale di Suez, solcato il Mar Rosso e successivamente sfidato l’Oceano Indiano e il Pacifico. Di questa lunga traversata, Drovetti ci ha lasciato, nel suo film Dall’Italia all’Australia, un appassionato diario cinematografico, che racconta, facendo ricorso anche a didascalie scritte di suo pugno oltre che a scintillanti soluzioni cromatiche, sia le lunghe ore di navigazione negli assorti paesaggi marini, sia gli approdi della Regina d’Italia nelle più esotiche località previste dalla rotta, tra le quali spiccano il misterioso Sri Lanka (allora Ceylon) o le modernissime metropoli australiane, così lontane, nella loro recentissima vitalità, dai secolari porti del Mediterraneo.
Il film, che uscì nel 1925 per la Società Pittaluga, viene qui presentato nella sua edizione restaurata digitalmente in 2K e con l’accompagnamento di musiche hot jazz che contribuiscono a ricostruire efficacemente lo spirito di tutta un’epoca. Il restauro è stato effettuato a partire da un controtipo negativo 35 mm nitrato in bianco e nero e da un 35 mm positivo nitrato, le cui imbibizioni sono state utilizzate come riferimento per i colori.