Da oggi l’ingresso al Panheon è a pagamento
Oggi scatta l’ingresso a pagamento al Pantheon, “il sito culturale più visitato d’Italia con 9 milioni di visitatori l’anno. Ho già acquistato il biglietto, ce l’ho sul cellulare”.
Lo ha ricordato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel suo intervento a Fenix, la convention dei giovani di Fratelli d’Italia, in corso a Roma.
“I cittadini di Roma – ha aggiunto il ministro – saranno esenti e un 30% andrà alla Curia che destinerà parte questi fondi in beneficenza. Un’altra parte andrà al Comune che si impegna a destinare queste risorse alla tutela dal degrado di quella piazza che non è all’altezza del decoro che merita”.
Il Pantheon rappresenta, da più di duemila anni, l’espressione massima della gloria di Roma. La sua storia si lega in maniera indissolubile allo sviluppo della città eterna di cui è immagine nei secoli. Il Pantheon fu ispirazione dei più grandi architetti del Rinascimento, tanto che Raffaello volle farne il luogo del proprio riposo eterno. Nel 27 a.C. Marco Vipsanio Agrippa, genero, amico e collaboratore del primo imperatore Augusto fece costruire questo tempio, dedicandolo alle sette divinità planetarie. Ad esse si deve il nome di Pantheon, che, in greco, significa “di tutti gli Dèi”. L’edificio originario, che doveva essere di dimensioni ridotte rispetto a quello attuale, fu riedificato da Adriano tra il 118 ed il 125 d.C. Nel ricostruirlo, Adriano non tenne conto dell’impostazione di Agrippa: rovesciò l’orientamento dell’edificio di 180 gradi e aprì davanti al nuovo tempio una grande piazza porticata. Il Pantheon, chiuso e abbandonato sotto i primi Imperatori cristiani e successivamente saccheggiato dai barbari, nel 609 d.C. fu donato dall’Imperatore bizantino Foca a Papa Bonifacio IV. Papa Bonifacio IV consacrò il tempio dedicandolo a Santa Maria ad Martyres. Il riferimento ad una schiera collettiva cristiana fu voluto in contrapposizione all’antica dedica pagana a tutti gli dèi di Roma.