Da oggi disponibile in digitale "KABUL", il brano del cantautore milanese FRANCESCO SACCO Da oggi disponibile in digitale "KABUL", il brano del cantautore milanese FRANCESCO SACCO

Da oggi disponibile in digitale “KABUL”, il brano del cantautore milanese FRANCESCO SACCO

Da oggi disponibile in digitale "KABUL", il brano del cantautore milanese FRANCESCO SACCO Da oggi disponibile in digitale "KABUL", il brano del cantautore milanese FRANCESCO SACCODopo aver raccolto ottime recensioni per l’album d’esordio LA VOCE UMANA e dopo essersi esibito in location uniche come Triennale Milano, il cantautore FRANCESCO SACCO si prepara ad uscire con un nuovo album.

Da oggi, venerdì 22 aprile, è disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download il singolo “KABUL (https://bfan.link/kabul), che anticipa il nuovo disco in uscita a maggio e che segue alla pubblicazione del brano “VESTITI”, presentato a novembre 2021 all’interno di Milano Music Week.

 

Sempre domani, l’artista presenterà live il nuovo brano, con i musicisti Pit Coccato e Luca Pasquino, nell’iconico club PLASTIC (Via Gargano, 15, 20139 Milano MI – ore 00.30, INGRESSO GRATUITO) che, sotto la direzione creativa di Nicola Guiducci, ha segnato la storia della night life milanese e mondiale. Fra i suoi frequentatori si annoverano Andy Warhol, Madonna, Elton John e molto altri nomi di spicco della musica e dell’arte. A seguire della presentazione ci sarà il dj set di Nicola Guiducci.

 

KABUL è l’anti-inno di un’epoca fatta di contraddizioni, di violazioni dei diritti umani, ma anche di una continua ricerca di leggerezza. Una cassa in quattro quarti e un arrangiamento dance sottolineano in modo ironico il testo, che fa riferimenti a Martin Luther King, a Kennedy e ai conflitti in Medio Oriente, fino ad arrivare, quasi grottescamente, a riflettere sul business dell’arte e della musica e sulle sue conquiste molto più venali: “L’importante è entrare in playlist, scalare la classifica, così ti canto una storia d’amore che finisce male: io amo il capitale”.

 

La cover è a cura di Lucrezia Testa Iannilli, fotografa e performer che utilizza come strumento di visione il corpo umano e quello animale. Espone in Italia e all’estero, collabora con istituzioni quali l’Università LUISS e il museo MACRO di Roma.

 

«Ho scritto Kabul da arrabbiato, quindi il testo è arrivato molto in fretta: all’inizio ho annotato sul telefono durante un viaggio in tram “bum bum bum, scalare scalare scavare”, una specie di mantra, un anti-inno dell’età del mondo che stiamo vivendo e delle sue ingiustizie e contraddizioni. L’input per il testo è nato dalla frizione tra i fatti di cronaca che leggevo in quei giorni e l’indifferente normalità che mi circondava –dichiara Francesco Sacco – quindi ho voluto mettere un testo del genere su una base quasi dance, per sottolineare l’attitudine di un occidente tardo-capitalista che si gira dall’altra parte e continua a ballare su un mondo sempre più affaticato. Poi c’è anche un elemento di critica verso l’industria della musica e dell’arte, che spesso lavora solo per autoalimentarsi senza passare veri contenuti. In fondo “Kabul” è un “La locomotiva” di Guccini travestita da brano dei Daft Punk»

 

Francesco Sacco è un cantautore e polistrumentista con base a Milano. Da bambino studia musica classica, da adolescente si appassiona al blues e alla beat generation, poi approccia la musica elettronica, la performance e il sound design: da uno spettro di influenze musicali e artistiche molto vasto nasce un progetto cantautorale eclettico, fatto di incontri fra mondi musicali apparentemente lontani. Dopo anni di esperienze come autore e produttore per altri artisti e come compositore per brand di moda e spettacoli teatrali fonda il collettivo di arti performative “Cult of Magic insieme a Giada Vailati e Samira Cogliandro, con il quale collabora con enti e musei nazionali, come Museonovecento di Firenze. Nel 2020 esordisce come cantautore con il disco La Voce Umana, uscito in digitale e in vinile per Artist First e presentato presso Triennale Milano. Dalla collaborazione con i producer xx.buio e paralisi Luca Pasquino, produttore, polistrumentista e da sempre assiduo collaboratore di Francesco, nasce la produzione di Vestiti, brano che anticipa il nuovo lavoro, in uscita per Believe Distribution nel 2022. Mentre i testi si spostano da una dimensione intima a momenti di critica sociale, la produzione vira verso un sound più radicalmente elettronicotagliente e diretto, nel quale c’è spazio per poche ma evidenti citazioni, come i rimandi al folk americano o a Bach.

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