Da martedì 27 agosto a domenica 1 settembre: la seconda settimana di Attraverso Festival Luciana Litizzetto Attraverso Festival
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Da martedì 27 agosto a domenica 1 settembre: la seconda settimana di Attraverso Festival

Continua il viaggio di Attraverso Festival nei territori di Langhe, Monferrato, Appennino Piemontese e Roero.

Martedì 27 Agosto
ALBA (CN), Arena Esterna Teatro Sociale “G. Busca”
ore 18.30, ingresso gratuito
VALERIO MASSIMO MANFREDI
in Due insoliti guerrieri. Pertinace e l’ultimo templare del secondo millennio
Valerio Massimo Manfredi è nato a Castelfranco Emilia, ha frequentato il liceo classico Ludovico A. Muratori di Modena, quindi la Facoltà di Lettere Classiche all’Università di Bologna Alma Mater. Laureandosi a pieni voti nel 1969, si è poi specializzato in materie archeologiche con particolare focus sulla Topografia del Mondo Antico. Ha insegnato in varie università italiane e straniere fra cui l’Università cattolica del Sacro Cuore, la Loyola University di Chicago RCLA. Ha insegnato Etruscologia all’Ecole Pratique des Hautes Etudes della Sorbona di Parigi e ha tenuto seminari al New College di Oxford e conferenze al Pembroke College di Cambridge. Ha guidato scavi nel Nord Italia, in Giordania e nel Negev in Israele.
Al di là dell’importante carriera accademica, però Valerio Massimo Manfredi è campione di vendita come scrittore di diversi romanzi tradotti in tutto il mondo da cui sono stati tratti film di grande successo,  quali “Alexander” del 2004 di Oliver Stone con Colin Farrel e “L’ultima legione” del 2007 con Colin Firth e Ben Kinsley.
Collabora inoltre come giornalista per numerosi periodici e quotidiani (Il Messaggero, Panorama, Focus, Gente Viaggi, Grazia…) e ha condotto programmi televisivi (tra i quali Stargate – Linea di Confine”) Vive e lavora a Piumazzo di Castelfranco Emilia.

Per Attraverso Manfredi ha in programma una lectio magistralis di sicuro interesse perché partirà da Elvio Pertinace, imperatore del tardo romano impero nato ad Alba, per arrivare all’ultimo templare del secondo millennio, protagonista del suo ultimo romanzo “Quinto comandamento”.

Mercoledì 28 Agosto
ALBA (CN), Arena Esterna Teatro Sociale “G. Busca”
ore 18.30, ingresso gratuito
OSCAR FARINETTI e PIERGIORGIO ODIFREDDI
in Dialogo tra un cinico e un sognatore
Che cosa hanno in comune un matematico e un imprenditore? Chi dei due frequenta di più i sogni e chi insegue una verità cinica?
In questo affascinante faccia a faccia fra due mondi apparentemente opposti, Piergiorgio Odifreddi e Oscar Farinetti si confrontano sui temi più urgenti dell’attualità: dai cambiamenti climatici alla politica dei «Grandi Satana come Trump e Orbán», dall’importanza del rispetto per la filiera del cibo alla decrescita – «che è sempre infelice». Naturalmente senza trascurare la tragicomica situazione dell’Italia odierna, incatenata ai suoi falsi problemi, intrappolata tra un «Vaffa» e certi «ducetti rosa o neri», spesso vittima di nuovi media e vecchie fake news. E nell’esplorare tutte le contraddizioni del cinismo contemporaneo dei nuovi sovranisti e dei venditori di sogni, l’uomo di scienza e l’imprenditore attraversano le diverse concezioni attribuite al sogno e al cinismo nell’antichità e nel presente, e discutono su temi di importanza universale – dal valore del tempo e del denaro fino all’amore.
Un dialogo filosofico dei tempi moderni, arricchito da citazioni, curiosità, aneddoti personali, dove non si perde mai di vista l’importanza della conoscenza dei fatti, ma neppure la necessità dell’ironia: saper scherzare su se stessi e sul mondo è forse l’unica strada per portare a termine un
ragionamento serio. E se è vero che il cinismo rispunta ogni qualvolta i valori di coesione di una società si sfaldano, come nel nostro presente, è forse altrettanto vero che il contraltare costruttivo al ghigno del cinico non può che essere la capacità di sognare.
Viene da chiedersi, in fondo, se quelli di Odifreddi e Farinetti siano due sguardi così diversi sul mondo. O se, almeno in questo caso, cinico e sognatore non siano due facce della stessa medaglia. «La verità è che entrambi vorremmo essere sognatori, ma entrambi riteniamo che l’altro sia un cinico», dicono gli autori. Al lettore l’ultima parola

PIERGIORGIO ODIFREDDI è nato a Cuneo nel 1950. Ha studiato matematica in Italia, Stati Uniti e Unione Sovietica, e insegnato Logica presso l’Università di Torino e la Cornell University. Tra i suoi libri più recenti, ricordiamo Il dio della logica (Longanesi 2018) e Caro papa teologo, caro matematico ateo, scritto con Benedetto XVI (Mondadori 2013). Per Rizzoli ha pubblicato Come stanno le cose (2013), Il museo dei numeri (2014), Il giro del mondo in ottanta pensieri (2015), Dizionario della stupidità (2016), Dalla terra alle lune (2017) e La democrazia non esiste (2018).
OSCAR FARINETTI è nato ad Alba nel 1954. Imprenditore, è noto in tutto il mondo per aver fondato Eataly. Ha scritto Coccodè (Giunti 2009), 7 mosse per l’Italia (Giunti 2011), con Shigeru Ayashi Storie di coraggio (Mondadori 2013), Mangia con il pane (Mondadori 2015), Nel blu (Feltrinelli 2015), Ricordiamoci il futuro (Feltrinelli 2017) e la raccolta di poesie Quasi (La nave di Teseo 2018).

Giovedì 29 Agosto
NIZZA MONFERRATO (AT), Giardino di Palazzo Crova
Ora 18.30, ingresso gratuito
GIANNI MINOLI intervistato da GABRIELE FERRARIS
Dalla green economy alla politica contemporanea
Degustazioni di vini e prodotti locali a cura di Enoteca di Nizza, Arione e Le Dolcezze del Pep
Giovanni Minoli, nato a Torino, ma Romano d’adozione, è forse il giornalista televisivo per antonomasia, colui che ha saputo ideare alcuni dei programmi storici e più innovativi della Rai, alternando il ruolo di autore a quello di conduttore o di dirigente di struttura. Ricordiamo, tra i tanti, Mixer (di cui è stato conduttore), Quelli della notte (con Renzo Arbore), Aboccaperta (con Gianfranco Funari), Blitz (con Gianni Minà), La storia siamo noi (con Piero Corsini) e la fiction Un posto al sole. Ha lanciato molti volti televisivi di successo come Milena Gabanelli, Bianca Berlinguer, Sveva Sagramola, Myrta Merlino, Massimo Giletti e Annalisa Bruchi. Ha ricoperto il ruolo di direttore di reti Rai: Rai 2, Rai 3, Rai Educational e il canale Rai Storia, da lui ideato. Più recenti le collaborazioni con Radio24 (Mix24 per quattro stagioni) e La7 per la quale ha condotto il programma Faccia a faccia. L’ultima creazione per National Geographic è il programma Green Leader, in onda tutti i lunedì su Sky. In libreria attualmente anche “Il cancro ha già perso”, un libro scritto a quattro mani con il professor Michele Maio, padre dell’immunoterapia, premiata quest’anno con il premio Nobel per la medicina.
Non c’è dubbio che con un personaggio di questo spessore l’incontro saprà trasformarsi idealmente in un viaggio attraverso gli ultimi 40 anni della cultura italiana, partendo sì, dalla Green Economy, l’ultimo interesse del nostro, ma spaziando attraverso la storia del costume e della televisione, il giornalismo ed anche la politica.
Venerdì 30 Agosto
CANELLI (AT), Cortile dell’Enoteca
ore 21.30, ingresso gratuito
MASSIMO COTTO e NICO CARMINATI in Col tempo, sai / Avec les Temps
Durante l’evento degustazioni di vini locali a cura dell’Enoteca di Canelli
Nella serata che precede la Canelli Wine Run, la corsa non competitiva che anima le vie del borgo della cittadina monferrina nel tardo pomeriggio di Sabato 31 Agosto, Attraverso Festival arriva nel cortile dell’Enoteca di Canelli con Col tempo, sai / Avec le temps spettacolo che rilegge, tra musiche e parole, le pagine più belle della chanson e della scuola genovese, attraverso i racconti di Massimo Cotto, giornalista musicale capace di raccontare come nessun altro e ora star di Virgin Radio, le interpretazioni di Piero Sidoti alla chitarra e voce, e il pensiero, la musica e la sensibilità di Gianmaria Testa.
In poco meno di due ore scorrono le immagini in bianco e nero della rive gauche esistenzialista di Saint Germain-des-Pres e del leggendario Tabou, di Juliette Greco che si abbronzava alla luna e di Edit Piaf che cantava come “centodiecimila uccelli dall’ugola insanguinata”, come disse una volta un altro grande di Francia, Leo Ferrè, il maledetto che abitava altre latitudini; del grande Brassens e dell’immenso Brel, belga innamorato di Parigi che andò a morire alle isole Marchesi, dove “per assenza di vento, il tempo s’immobilizza, e si parla della morte come tu parli di un frutto”; di quel Gainsbourg “morto per aver bevuto troppe sigarette”, come scrisse Libération, e di quel Boris Vian che fondeva jazz e letteratura e immortalava la figura del disertore nella canzone di Francia. E poi, le canzoni che indossavano dolcevita neri e occhiali dalla montatura spessa, quelle scritte da Umberto, Luigi e Ginaccio, attorniati da quattro amici al bar e immersi in un mondo da cambiare. E poi, Faber e tutti gli altri, che hanno cantato Genova per noi che stiamo in fondo alla campagna, e la Parigi che non smette di brillare anche quando si addormenta.
Uno spettacolo per (ri)scoprire chi erano questi grandi e ricordarci chi siamo.
Venerdì 30 Agosto
GAVI, Tenuta La Centuriona (AL)
ore 21.00, ingresso 20 €
MARCO PAOLINI in Filo Filò
In collaborazione con Distretto Culturale Ambientale dell’Oltregiogo
Degustazione di prodotti del territorio a cura della Tenuta La Centuriona

Sabato 31 Agosto
CALAMANDRANA ALTA (AT), Cortile del Castello
ore 21.00, ingresso 20 €
MARCO PAOLINI in Filo Filò  
Degustazione di prodotti del territorio a cura de I Talenti

h. 11.30 – Ex Stazione – Biblioteca Monferrato Gate
PATRIZIA PASSERINI presentazione del libro Andar per vini e vitigni (Il Mulino editore)
in collaborazione con Maramao Società Cooperativa Agricola Onlus – richiedenti asilo
A seguire aperitivo solidale a cura di Maramao 

“Filo Filò. Una forma magra di teatro, senza scena e senza personaggi, non una storia ma un filo di storie tenuto insieme con mestiere (quel che basta) e necessità (quella non manca). Era filò nel Veneto “una veglia contadina nelle stalle durante l’inverno ma anche interminabile discorso che serve a far passare del tempo… e niente altro”, così diceva Andrea Zanzotto. Un passatempo, non uno spettacolo quindi. Un racconto dialogante nelle intenzioni di chi lo propone oggi a teatro, un invito agli spettatori a far filò insieme.
La globalizzazione, Internet, l’intelligenza artificiale, la bíoingegneria producono accelerazione e discontinuità che danno eccitazione e disorientamento, stupore e nuove abitudini. Le nuove applicazioni hanno bisogno di acceleratori, di incubatori di idee. Allora il filò a teatro serve a rallentare il flusso, a unire i puntini del disegno attraverso la forza dell’oralità. L’oralità che fa da bussola, che smaschera i termini difficili (smontandone la forma e i tecnicismi) per renderli narrabili.
Filo filò dunque. Filo di parole per tessere domande utili e cercare la strada per rispondere. Filo da perdere ogni tanto per passatempo, ma da ritrovare per far filò. Filo di lana che lega i discorsi per farli diventare storie che passino di bocca in bocca, di sera in sera, anche per non perdere il filo del presente e per provare a costruire un futuro condivisibile come chiedono con forza le nuove generazioni agli adulti. E non solo per il clima ma anche per l’aria che tira su tutto il resto.
Per chi volesse sapere gli argomenti possibili del filò: si potrebbe parlare di strade romane, dell’algoritmo della felicità e della miseria, del ritorno del selvatico e dell’agricoltura di città, della fotografia degli antenati, di bío e nano tecnologie, di zia Adenina e zia Timina, del Tamagotchi, di cosa fanno gli hackers, delle macchine intelligenti, della casa veccia e della casa nova, del lavoro che conviene fare, del telepass, dello studio che non conviene fare, di quel che vale e di quello che varrà ancora, delle reti, delle bottiglie, di fossili e rinnovabili, dell’orologio Wagner e di aggiornamenti, del Papa, e volendo anche di termodinamica e dell’Italia.”

Il movimento Friday for future, nato e orientato dal pensiero di giovani tra i 14 e i 18 anni, si rivolge agli adulti, a chi ha potere e responsabilità ponendo con urgenza domande sul futuro. Nei giorni successivi alla prima mobilitazione del 15 marzo 2019 Marco Paolini ha indirizzato una lettera a classi di studenti delle superiori. Sotto la guida degli insegnanti gruppi di studenti l’hanno discussa rispondendo alla sollecitazione articolando speranze e preoccupazioni sul futuro in forma di domande. È partendo da alcune di quelle domande che si dipana il Filo Filò, senza la presunzione di saper rispondere, ma con l’impegno di raccogliere e condividere gli stimoli e di costruire una narrazione che ne tenga conto, con rispetto e attenzione.

Venerdì 30 Agosto
NIZZA MONFERRATO (AT), Giardino di Palazzo Crova
ore 18.30, ingresso gratuito
ALESSANDRO PERISSINOTTO e PAOLO CREPET
ne Il silenzio della collina ovvero il primo femminicidio di minore nell’Italia del secondo dopoguerra
Degustazioni di vini e prodotti locali a cura di Enoteca di Nizza Monferrato, Arione e Le Dolcezze del Pep
Alessandro Perissinotto, torinese classe ’64, autore di sedici romanzi, tra cui “Le colpe dei padri” con cui arrivato secondo al Premio Strega 2013, è tornato in libreria con Il Silenzio della Collina, un romanzo che prende le mosse da un cruento fatto di cronaca realmente accaduto: il primo sequestro di una minorenne nell’Italia Repubblicana, e scava dentro un segreto rimasto tale per oltre mezzo secolo.
Il romanzo è costruito come una come un’indagine personale del protagonista – Domenico Boschis, diventato attore di fiction a Roma – a capofitto nelle radici dalle quali da tanto tempo è scappato. Racconta una storia vera e terribile degli anni ’60 della quale ormai si sa poco o niente, la vicenda della povera Maria Teresa Novara: una ragazzina di 13 anni che in una notte di dicembre del 1968 viene “rubata da casa sua”. Non se ne saprà più niente, si rincorrono le voci che sia scappata all’estero con un fidanzato, si tende naturalmente a dare la colpa a lei, alla ragazza, che certamente era una tipa “leggera”, ma i genitori dicono che non è così e non si danno pace. Invece si scoprirà, ma troppo tardi, che Maria Teresa è tenuta prigioniera in una cascina del Roero, vicino a Canale, e “venduta” ai notabili locali, in cerca di piacere sessuale con una minorenne, nel silenzio generale di un’intera comunità. Su questa storia vera, che è avvenuta a casa nostra, molti anni prima di altre mostruosità delle quali tutti ci siamo scandalizzati, e che è stata il primo caso di femminicidio di una minore dell’Italia repubblicana, Perissinotto costruisce un plot romanzesco che è anche un’indagine sui rapporti familiari nelle nostre zone aspre e dure, sullo scarto tra superficie e sostanza e sui meccanismi talvolta perversi delle piccole comunità che proteggono, ma a volte, per spirito di autoconservazione, sanno anche nascondere.

Proprio su questo tema è costruito l’incontro di Venerdì 30 Agosto che vedrà l’autore in un dialogo con lo psichiatra, sociologo e saggista Paolo Crepet.  Nessuno, infatti, meglio di Crepet che unisce le doti di scrittore, di grande comunicatore e di opinionista alla sua professione di psichiatra, esperto in particolar modo del mondo dei ragazzi e degli adolescenti, poteva affiancarsi a Perissinotto nell’analisi di questo libro e del sottotesto che gli sta dietro.

Sabato 31 agosto Da martedì 27 agosto a domenica 1 settembre: la seconda settimana di Attraverso Festival Luciana Litizzetto Attraverso Festival
NIZZA MONFERRATO (AT), Giardino di Palazzo Crova
ore 18.30, ingresso gratuito
LUCIANA LITTIZZETTO intervistata da Gabriele Ferraris
Degustazioni di vini e prodotti locali a cura di Enoteca di Nizza, Arione e Le Dolcezze del Pep
Lei è la donna che ha sdoganato l’accento piemontese al cinema e in tv, impresa tutt’altro che semplice. E’ colei che ha baciato Pippo Baudo in diretta sul palco dell’Ariston, al Festival di Sanremo 2003. E’ irriverente, è una finta ingenua dell’umor luciferino.
Nasce pianista e insegnante di musica, diventa cabarettista, attrice, conduttrice, opinionista, scrittrice di successo. E’ di Torino, figlia di un lattaio di Borgo San Donato, e la sua città non l’ha mai lasciata. Lei è Luciana Littizzetto e a Nizza si racconta in un dialogo con Gabriele Ferraris, suo “capo” al tempo di Torino 7 che Gabriele dirigeva e sul quale Luciana teneva una rubrica fissa tutte le settimane. Un racconto di 30 anni di carriera, cominciata alla fine degli anni ’90 con Avanzi, programma rivelazione di Serena Dandini sui Rai3 e proseguita senza interruzioni fino ad oggi, presenza fissa accanto a Fabio Fazio in tv, dal 2005, attrice di successo in molte pellicole degli anni 2000 (“Ravanello Pallido”, “Aspirante Vedovo” con Luciana nel ruolo che fu della grande Franca Valeri, “Manuale d’amore 2”, “Maschi contro femmine”, “Genitori &Figli” e molti altri), scrittrice di autentici bestsellers (“Sola come un gambo di sedano”, “L’educazione delle fanciulle a quattro mani con Franca Valeri,  “I dolori del giovane Walter” fino all’ultimo in ordine di tempo “Ogni cosa è fulminata” del 2018).
Sabato 31 Agosto
CANELLI (AT)
visite guidate con interventi artistici di letture a cura di Paolo Tibaldi e musica a cura di Walter Porro, nella Cattedrale Sotterranea Bosca  (Orari di visita h. 11.00  – h. 15.00 in italiano – h. 17.00 in inglese)

h. 18.30 presentazione del libro “Tutto ciò che il Paradiso permette” di Manuela Caracciolo  presso al Relais Villa del Borgo. A seguire aperitivo

Capitale dello spumante e meta turistica per le sue Cattedrali Sotterranee, Canelli torna a essere protagonista tra le vie del suo borgo e le storiche cantine per il vino che percorrono il sottosuolo della città.
Sabato 31 Agosto nella Cantina storica Bosca, a cura di Attraverso Festival, alcuni interventi artistici di letture con l’attore Paolo Tibaldi e di musica con il grande fisarmonicista Walter Porro (ha lavorato e lavora con Giorgio Conte, Arisa, Mauro Pagani e Massimo Ranieri) arricchiscono nel corso di 3 appuntamenti speciali distribuiti lungo tutta la giornata, la già suggestiva visita tra le gallerie e i grandi saloni sotterranei dove riposa lo spumante metodo classico. Orari di visita h. 11 e 15 in italiano, alle 17 visita guidata in inglese.
Entrare nelle Cattedrali Sotterranee Bosca significa immergere i sensi in un viaggio nella magia delle bollicine, nell’avanguardia della luce e nel fascino dell’arte. Navate, deambulatori, transetti si aprono in grandi crociere come ad essere realmente in una Grande Cattedrale. Proprio qui nasce il nome di queste costruzioni ipogee che si susseguono come un grande serpente con stili diversi per tutto il sottosuolo di Canelli.
E poi, per finire bene la già ricca giornata, all’ora dell’aperitivo, sulla terrazza del Relais Villa del Borgo l’astigiana Manuela Caracciolo presenta il libro Tutto ciò che il paradiso permette.
Per prenotare la visita guidata alle Cattedrali Sotterranee Bosca: www.bosca.it/cantine/ – sezione PRENOTA
Sabato 31 Agosto
NOVELLO (CN), centro storico
dalle ore 18.00, ingresso 10 € / 8 € per i residenti del comune
FEMMINILE PLURALE con
NADA in È un momento difficile, tesoro – Tour estivo 2019
VLADIMIR LUXURIA in Aperitivo con Luxuria
ENRICA TESIO e MAURO “MAO” GURLINO in Gli adulti non esistono – Studio 1
PATRIZIA PASSERINI presentazione del libro Andar per vini e vitigni (Il Mulino editore)
Cibo e degustazioni a cura di ristoratori, commercianti e associazioni di Novello

h. 20.30_Andé a piedi… all’Attraverso Festival!
Siam come le lucciole Trekking notturno. Costo 7 €
Info e prenotazioni Marcello Bertino di Andé +39 328 2261388

Un paese nel cuore delle Langhe che diventa il palcoscenico per una festa speciale, idealmente dedicata alle donne e a tutte le loro sfaccettature e declinazioni. Una serata nella quale musica, riflessioni, chiacchiere divertimento e buona enogastronomia si incontrano.
Si comincia alle 18.00, paese aperto per spuntini e aperitivi a cura di ristoratori, commercianti e  Associazioni di Novello

Ore 18.00_ PATRIZIA PASSERINI presentazione del libro Andar per vini e vitigni (Il Mulino edizioni)
Dall’antico Moscato di Siracusa all’Aglianico, alla Falanghina, dal Montepulciano al Sangiovese, dal Verdicchio al Teroldego, dalla Ribolla al Barolo, al Barbaresco: un inebriante viaggio degustando vini e cultura. Patrizia Passerini ha lavorato in una delle maggiori aziende di e-commerce di vino a livello nazionale; organizza progetti ed eventi sulla storia e cultura del vino. Con questo suo volume ha vinto il Premio speciale del concorso letterario “Bere il Territorio” XVIII edizione.

Ore 19.30_ VLADIMIR LUXURIA, un personaggio extra-ordinario che ha attraversato politica, lo spettacolo, la cultura e che molto da raccontare per passare insieme l’ora dell’aperitivo

Ore 21.00_ENRICA TESIO e MAURO “MAO” GURLINO in Gli adulti non esistono – Studio n°1
Lo studio del nuovo spettacolo di Enrica Tesio e Mauro “Mao” Gurlino, un progetto divertente, caratterizzato da poesia e ironia, che prende le mosse, in prima istanza, dall’ultima pubblicazione della Tesio: “Filastorta d’amore – Rime fragili per donne resistenti” (Giunti). Due amici (due genitori, forse amanti, forse vicini di casa) un uomo e una donna alla soglia dei quarant’anni, si interrogano su una fase della vita che il mondo chiama maturità e che invece si è rivela essere una nuova adolescenza: una quarantolescenza.  Conduce il gioco Lei, una ragazza degli anni Novanta, madre di due bambini, moglie separata, figlia sgangherata delle icone della sua giovinezza: portatrice di cocomeri dai tempi di Dirty Dancing, aspirante Amélie Poulain con il risultato di sembrare un’hamish lesbica, una che si è fatta insegnare l’amore da una prostituta e un puttaniere (Pretty Woman docet), venuta su a massime di vita come “sii te stessa”, senza decidere mai quale delle sue personalità multiple scegliere.  Le fa da controcanto, voce e chitarra, Lui, che negli anni Novanta un’icona di MTV lo è stato davvero, musicista stropicciato, padre, eterno fidanzato, cantastorie stralunato. Insieme parlano, recitano poesie, le suonano, ballano e mettono a nudo le loro paure e le loro speranze. Uomo-donna, passato-futuro, amore-disincanto, figli-genitori sono i campi su cui duettano Lei e Lui, ridendo di sé e della vita. Sapendo che, qualsiasi cosa sperassero per il proprio futuro, la vita è, è stata e sarà sempre, una lunga smentita.

Ore 22.15 gran finale con NADA in È un momento difficile, tesoro – tour estivo 2019
S’intitola “È UN MOMENTO DIFFICILE, TESORO”, il nuovo disco di inediti di NADA, uscito il 18 gennaio 2019 per Woodworm Label / distr. Artist First. Il nuovo lavoro discografico vede il ritorno alla produzione di John Parish (già produttore di PJ Harvey, Eels, Giant Sand, Afterhours ed altri), che torna al fianco di Nada dopo lo splendido lavoro fatto nell’album “Tutto l’amore che mi manca” (2004). Album in cui si ritrova la vita, il pensiero e l’amore di cui Nada è capace, “È un momento difficile, tesoro” è stato anticipato dall’uscita del singolo “Dove sono i tuoi occhi”, accompagnato da un videoclip, diretto da Francesco Cabras, girato al Macro-Asilo, museo di arte contemporanea di Roma, seguito dal secondo brano estratto, la title track “È un momento difficile, tesoro”.
Protagonista della musica italiana, interprete e autrice dalla classe e dalla sensibilità uniche, fin dai suoi esordi Nada firma alcuni dei grandi successi italiani divenuti internazionali. La sua “Senza un perché”, ad esempio, è stata recentemente inserita da Paolo Sorrentino all’interno della colonna sonora della serie TV “The Young Pope”, un successo mondiale distribuito in oltre centoquaranta paesi.

Ore 20.30_SIAM COME LE LUCCIOLE, trekking notturno a cura di Andé.
Partenza da Novello, circuito ad anello e ritorno. Una passeggiata facile tra filari e le colline adatto anche per famiglie (i ragazzi non pagano).  Si raccomanda di portare una torcia.  Costo del trekking 7 € + 10 € per l’ingresso al paese e agli spettacoli.
Info e prenotazioni Marcello Bertino +39 328 2261388

Sabato 31 Agosto
VOLPEDO (AL), Piazzetta Quarto Stato
ore 21.00, ingresso gratuito
GIUSEPPE CEDERNA in Da questa parte del mare
nell’ambito di Pellizza 2019 – X edizione della biennale di arte cultura e spettacolo (Volpedo, 1-29 settembre 2019)
In collaborazione con Associazione Pellizza da Volpedo

Da Questa Parte del Mare” è il libro della vita di Gianmaria Testa, arrivato in libreria, purtroppo postumo, ad Aprile 2016, per Giulio Einaudi Editori con prefazione di Erri De Luca.

È il racconto dei pensieri, delle storie, delle situazioni che hanno contribuito a dar vita ad ognuna delle canzoni dell’album omonimo, ed è un po’, anche, inevitabilmente, il racconto di Gianmaria stesso. È il racconto dei grandi movimenti di popolo di questi anni, ma è anche il racconto delle radici e della loro importanza. Radici che non sono catene, ma sguardi lunghi. È  il libro con cui Gianmaria si è congedato in pace, dopo una vita onesta e dritta. È un patrimonio di riflessioni umanissime, senza presunzioni di assolutezza. Un distillato di parole preziose che riesce a restituirci ancora e per sempre la voce di Gianmaria. E’ uno sguardo lucido, durato più di 20 anni, sull’oggi. Una lingua poetica, affilata, tagliente, insieme burbera ed emozionata. Bellissima.
Dal libro, dunque, allo spettacolo teatrale vero e proprio. A portarlo in scena è Giuseppe Cederna che più volte ha condiviso il palcoscenico con Gianmaria e che con lui condivide ancora, soprattutto, una commossa visione del mondo. Giorgio Gallione, altro amico di Gianmaria, ne ha curato la regia, provando a tradurre in linguaggio, immagini e forma teatrali, parole pensate per la pagina scritta, ma dense di sonorità e musica.
Lo spettacolo, mescolando le parole di Testa a quelle di Marco Revelli e di Alessandra Ballerini, affronta il tema delle migrazioni moderne senza retorica e col solo sguardo sensato: raccontando storie di uomini e donne da questa e dall’altra parte del mare. Cederna sarà al contempo la voce di Testa, ma anche quella scheggiata  di coloro che non hanno voce, in un continuo campo e controcampo che ha quale elemento costante un mare che salva e insieme danna.
Sabato 31 Agosto
OVADA (AL), centro storico
OVADA IN FESTA
In collaborazione con Pro Loco di Ovada

Domenica 1 Settembre
GAVI (AL), Teatro Civico

Domenica 1 Settembre al mattino
GAVILONGA – colline di GAVI (AL)
Passeggiata enogastronomica nella zona del Gavi DOCG
Per informazioni e prenotazioni Renato Bino
+39 347 6414928 [email protected]

A cura dell’Associazione Enogastronomica del Genovesato e dell’Oltregiogo Obertengo in collaborazione con l’Ordine Obertengo dei Cavalieri del Raviolo e del Gavi

Sul finire degli anni 90′ del secolo scorso Carletto Bergaglio, farmacista storico di Gavi e della Vallemme nonché noto enogastronomo del territorio e fondatore dell’Ordine Obertengo dei Cavalieri del Raviolo e del Gavi, confraternita eno-gastronomica che promuove i prodotti eno-culinari della zona del gaviese – in particolare i ravioli e il “Gavi”, prima DOCG, in ordine di tempo, di un bianco secco piemontese – ha iniziato a programmare e progettare, una volta l’anno, una “passeggiata eno-gastronomica“: nasce così la GAVILONGA. Camminando attraverso vigne, sentieri, boschi e godendo degli impareggiabili scenari paesaggistici, i partecipanti alla passeggiata degustano il vino e assaggiano le varie leccornie locali offerte in ogni singola tappa dalle Aziende vitivinicole coinvolte, fino al gran finale con la raviolata per tutti. La passeggiata ogni anno prevede il coinvolgimento di aziende diverse in località diverse, sempre, però nella zona del Gavi DOCG.
Per la Gavilonga informazioni e prenotazioni:
Renato Bino: [email protected]  t. + 39 347 6414928

ore 21.00, ingresso gratuito
Presentazione del documentario “Attraverso il Neirone
Produzione di Attraverso Festival e Aree Protette dell’Appennino Piemontese
con la collaborazione del Consorzio Tutela del Gavi
A pochi passi dal borgo di Gavi e dei suoi famosi vigneti, sulle pendici nord della collina del Forte, c’è l’oasi naturalistica del rio Neirone, un luogo di straordinaria wilderness, per il microclima che favorisce un ambiente ricco di specie autoctone, e per lo scenario naturale, fatto di cascate che corrono su rocce tufacee, di enormi ruote di mulino alimentate dalle acque. Ma è anche un luogo della memoria contadina, perché in quella zona, nei secoli passati, erano presenti micro appezzamenti contadini, volti ad un’economia di sussistenza, indipendente dalle grandi proprietà fondiarie: un luogo libero, di lavoro e di fatica, ma anche un fantastico manuale di formazione a cielo aperto per i ragazzi del luogo, quasi una sorta di versione appenninica di Stand By Me.
Con l’ultimo testimone oculare di questa storia locale, e con l’aiuto di archivi fotografici, è stato pensato e realizzato dal Festival Attraverso e dalle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, con il sostegno del Consorzio Tutela del Gavi,  “Attraverso il Neirone, documentario che ripercorre i sentieri della memoria, sulle rive di un torrente che cambia la sua natura, così come è cambiato il mondo intorno, presentato per la prima volta in occasione di Attraverso Festival.
Attraverso uno spaccato di microstoria locale, l’intreccio tra ambiente naturale e lavoro umano, e le continue modificazioni a cui è sottoposto l’ambiente. Insieme al Parco dell’Aree Protette dell’Appennino, si sono raccolte le memorie contadine, per confrontarle con la realtà attuale dei luoghi, tra oasi naturali e paesaggi vitivinicoli che sono diventati patrimonio dell’Umanità.

Attraverso il Neirone
Regia: Francesco Ferraris
Soggetto: Maurizio Menicucci
Sceneggiatura: Maurizio Menicucci, Francesco Ferraris
Montaggio: Francesco Ferraris
Fotografia: Marco D’Almo
Interpreti: Mario Traverso

Domenica 1 Settembre
MOMBARUZZO (AT), Cortile dell’ex Asilo San Luigi di Via Trieste / Via San Antonio, ore 18.30, ingresso gratuito
ENRICA TESIO e MAURO “MAO” GURLINO in Gli adulti non esistono – Studio n° 1
A seguire aperitivo presso Casa Visconti

Mombaruzzo, il Comune astigiano celebre per i suoi prelibati amaretti e il suo ospitale borgo, è un’altra delle novità del festival Attraverso 2019.
Nell’accogliente e caratteristico cortile dell’ex Asilo San Luigi di Via Trieste, quasi un hortus conclusus, verrà proposto lo studio del nuovo spettacolo di Enrica Tesio e Mauro “Mao” Gurlino, un progetto divertente, caratterizzato da poesia e ironia, che prende le mosse, in prima istanza, dall’ultima pubblicazione della Tesio: “Filastorta d’amore – Rime fragili per donne resistenti” (Giunti)
Hai scoperto che la fata dei denti non esiste, Babbo Natale non esiste, il principe azzurro non esiste, forse non esiste nemmeno Dio, non esiste l’amicizia tra uomo e donna, non esiste il lieto fine, non esistono le donne che bevono tisane guardando fuori dalla finestra con i calzettoni e le gambe nude, la vita raccontata su instagram non esiste. tutte queste cose le hai scoperte crescendo. Ma, ora che sei grande, cosa succederebbe se realizzassi che a non esistere sono gli adulti? 
Due amici (due genitori, forse amanti, forse vicini di casa) un uomo e una donna alla soglia dei quarant’anni, si interrogano su una fase della vita che il mondo chiama maturità e che invece si è rivela essere una nuova adolescenza: una quarantolescenza.
Conduce il gioco Lei, una ragazza degli anni Novanta, madre di due bambini, moglie separata, figlia sgangherata delle icone della sua giovinezza: portatrice di cocomeri dai tempi di Dirty Dancing, aspirante Amélie Poulain con il risultato di sembrare un’hamish lesbica, una che si è fatta insegnare l’amore da una prostituta e un puttaniere (Pretty Woman docet), venuta su a massime di vita come “sii te stessa”, senza decidere mai quale delle sue personalità multiple scegliere.
Le fa da controcanto, voce e chitarra, Lui, che negli anni Novanta un’icona di MTV lo è stato davvero, musicista stropicciato, padre, eterno fidanzato, cantastorie stralunato. Insieme parlano, recitano poesie, le suonano, ballano e mettono a nudo le loro paure e le loro speranze. Uomo-donna, passato-futuro, amore-disincanto, figli-genitori sono i campi su cui duettano Lei e Lui, ridendo di sé e della vita. Sapendo che, qualsiasi cosa sperassero per il proprio futuro, la vita è, è stata e sarà sempre, una lunga smentita.

ENRICA TESIO, scrittrice  e blogger torinese, ha due figli, due gatti e un mutuo. Laureata in Lettere con indirizzo cinematografico, fa la copy da quando aveva 20 anni. Nel 2015 ha pubblicato per Mondadori il  romanzo La verità, vi spiego, sull’amore e nel 2017 per Bompiani  il suo secondo romanzo Dodici ricordi e un segreto. Nel maggio 2019, sempre per Bompiani è uscito Filastorta d’amore – rime fragili per donne resistenti
MAO, nome d’arte di Mauro Gurlino, cantautore, chitarrista, conduttore, attore, padre torinese, ha raggiunto la notorietà nazionale negli anni novanta nel ruolo di leader della band Mao e la Rivoluzione e per la sua co-conduzione insieme ad Andrea Pezzi  del programma televisivo Kitchen su MTV. E’ autore di due romanzi musicali, Meglio tardi che Mao (2011) e Olràit! Mao sogna Celentano e gliele canta (2013). Molti i dischi e le collaborazioni musicali realizzati

Domenica 1 settembre
ALBA (CN), Arena Esterna Teatro Sociale “G. Busca”
ore 21.00, ingresso gratuito
EZIO BOSSO intervistato da FABRIZIO GARGARONE
Lo straordinario caso di Pinot Gallizio e altre storie di mecenatismo e filantropia

La Quinta e la Settima di Beethoven in prima serata, su Rai3. Questo è l’avvenimento straordinario, fuori del comune palinsesto de La 7 che Domenica 9 Giugno ha registrato oltre un milione di spettatori per Che storia è lamusica, appassionato programma ideato, condotto, diretto, interpretato, da Ezio Bosso, pianista, compositore, direttore d’orchestra, uomo di cuore e di curiosità, ospite di Attraverso Festival per un incontro speciale. Si parlerà di mecenatismo e di musica, di arte e di Pinot Gallizio, straordinario outsider e visionario dell’arte italiana e stella polare di Bosso stesso.

Bosso nasce a Torino in una famiglia operaia ma sin dai precoci esordi dimostra quella tensione a superare ogni tipo di confine che ha caratterizzato tutta la sua lunga carriera. A sedici anni debutta in Francia come solista, compie poi gli studi di Contrabbasso, composizione e direzione d’orchestra all’Accademia di Vienna (wiener Hochschule) e collabora con diverse orchestre europee tra cui vale la pena di ricordare: Chamber Orchestra of Europe, Festival Strings Lüzern, Deutche Kammervirtuosen. Ricerca costante, versatilità, passione per la divulgazione, e generosità sono i tratti distintivi del suo percorso artistico ed è ricca la lista delle collaborazioni con prestigiose istituzioni musicali e con stagioni concertistiche dove si è esibito come compositore o esecutore, come direttore d’orchestra o membro di formazioni cameristiche, tra le tante: Royal Festival Hall di Londra, Sydney Opera House, Palacio de Bellas Artes di Città del Messico, Teatro Colón di Buenos Aires, Carnegie Hall NYC, Teatro Regio di Torino, Houston Symphony, Festival di Perelada, Teatro Carlo Felice di Genova, Lac Lugano, Parco Della Musica di Roma, Vilnius Phliarmonje, St Martin in the Fields. Vincitore di importanti riconoscimenti, come il Green Room Award in Australia (ancora  oggi unico non australiano premiato) o il Syracuse New York Award in USA, la sua musica è commissionata o utilizzata dalle più importanti istituzioni operistiche mondiali come Wiener Staatsoper, Royal Opera House, New York City Ballet, Théâtre du Châtelet, San Francisco Ballet, Teatro Bolshoij di Mosca per citarne alcune, ma anche da prestigiosi coreografi e registi di fama. A Londra, dove vive, è stato direttore Principale e artistico di The London Strings.

Tra le tante Orchestre dirette negli anni ricordiamo: London Symphony Orchestra, Tschech National  Symphony, Orchestra da Camara de Madrid  L’Orchestra del Teatro Regio, L’Orchestra Filarmonica del Teatro Regio di Torino, L’Orchestra dell’Accademia della Scala di Milano, L’orchestra Regionale del Lazio, L’Orchestra da camera di Torino, Wien Residenz Orchester, Bonn Kammer Orchester, L’orchestra dell’Accademia Mozart, L’Orchestra Verdi di Milano, La Sydney Youth Orchestra.
Importanti anche le collaborazioni con grandi solisti, come Mario Brunello con cui ha avuto una intensa collaborazione in duo, con Francesco Manara (Prima Spalla della Scala), Roberto Gonzalez (Spalla dell’orchestra dell’accademia di Santa Cecilia di Roma), e fra cui vale ricordare il rapporto fraterno che lo lega al violinista Sergej Krylov. Nel ‘15 The Arts News Paper (il più autorevole periodico di arte a livello mondiale) e Penelope Curtis, direttore di Tate Britain, hanno definito il suo concerto alla Ikon Gallery “l’evento artistico dell’anno nel Regno Unito”. Nello stesso anno è stato scelto dall’Università Alma Mater di Bologna per scrivere e dirigere la sua Quarta Sinfonia dedicata alla Magna Charta delle Università Europee e che contiene il primo inno ufficiale di questa istituzione mondiale.
Ezio Bosso è artista worldwide di Sony Classical International, che ha pubblicato i suoi ultimi lavori “The 12th Room” Disco D’oro con oltre 50.000 copie vendute, l’antologia “Ezio Bosso… and the things that remain (from 2004 to the present day)” e “The Venice Concert” con Sergey Krylov Solista al violino ovvero il live che fotografa il suo ritorno sul podio alla Fenice in tutto il mondo

 

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