Da “lettere patenti” a “regina consorte”, Babbel decifra il lessico della monarchia inglese in vista del debutto della nuova stagione di “The Crown” Da “lettere patenti” a “regina consorte”, Babbel decifra il lessico della monarchia inglese in vista del debutto della nuova stagione di “The Crown”
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Da “lettere patenti” a “regina consorte”, Babbel decifra il lessico della monarchia inglese in vista del debutto della nuova stagione di “The Crown”

Da “lettere patenti” a “regina consorte”, Babbel decifra il lessico della monarchia inglese in vista del debutto della nuova stagione di “The Crown” Da “lettere patenti” a “regina consorte”, Babbel decifra il lessico della monarchia inglese in vista del debutto della nuova stagione di “The Crown”Poche settimane fa (l’8 settembre), il Regno Unito e i suoi cittadini sono stati segnati da un annuncio senza precedenti: la morte della Regina Elisabetta II, all’età di 96 anni. Un evento, seguito dall’ascesa al trono di Carlo III, che ha attirato  l’attenzione del mondo intero, portando molti a voler approfondire le proprie curiosità in merito alla monarchia britannica.

Inoltre, è stata fissata per il 9 novembre 2022 la data ufficiale di debutto della quinta stagione di “The Crown”, la serie Netflix dedicata proprio alla storia della regina e della famiglia reale. In questa occasione, gli esperti di Babbel, azienda per l’apprendimento delle lingue che offre lezioni su app e live, hanno analizzato alcuni termini legati alla monarchia che ricorrono di frequente, al fine di favorire la comprensione del dibattito portato avanti in queste settimane, nonché per permettere agli spettatori di seguire al meglio la tanto attesa serie.

Commonwealth: con questo termine inglese  si designa un’associazione politica fondata già nel XV secolo in nome del  “benessere comune” (traduzione letterale di Commonwealth). Retaggio del periodo coloniale, oggi il Commonwealth of Nations conta 56 Stati membri, tra cui molti territori dell’ex Impero Britannico ed Elisabetta II ne era il capo: il suo titolo, per intero, suonava infatti “Elisabetta II, regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth”.

Accession: tale sostantivo indica, in generale, l’acquisizione di una posizione di potere, e può essere usato per descrivere, al contempo, sia l’ascesa al trono sia  l’assunzione del ruolo di “governatore del paese” (che nel caso del re o della regina britannici coincidono). L’ascesa al trono di Elisabetta II avvenne nel 1952: la regina ha regnato quindi per 70 anni, divenendo la monarca inglese più longeva della Storia.

Succession: si dice “linea di  successione” l’ordine in cui i membri della famiglia reale si susseguono, l’uno all’altro, nell’eredità  del trono. In questo caso,  la linea di successione britannica, anche chiamata dynasty, “dinastia”, inizia con Carlo, principe di Galles, che ora è diventato re.

Abdication: “abdicare” (al trono) significa rinunciare volontariamente al potere monarchico, cessando di adempiere ai doveri legati al ruolo. L’ultimo sovrano inglese ad abdicare fu Edoardo VIII, nel 1936.

Jubilee: il  “giubileo” è la celebrazione ufficiale dell’anniversario dell’incoronazione del re o della regina. Entrata nella lingua inglese per via del  francese (“jubilé”), questa parola significava, in origine, “compleanno, festa o esultanza”.

 

“Il termine giubileo è un ottimo esempio di come la nostra lingua viaggia e si evolve nel tempo. Il termine francese “jubilé”  deriverebbe, alla lontana, dalla parola ebraica “yôvēl”, che designava un corno di ariete usato come tromba per le celebrazioni religiose. Sebbene questa parola si sia riferita a numerose celebrazioni nel tempo, è per lo più associata all’anniversario di un’incoronazione”, spiega Malcolm Massey, docente di  Babbel Live. “Come per gli anniversari di matrimonio, la parola è spesso usata insieme a termini speciali che indicano la durata del regno, come il Giubileo di platino di quest’anno che ha segnato il 70° anniversario dell’ascesa al trono della regina Elisabetta II”.

Peerage of England: la “Parìa britannica” è il sistema di titoli nobiliari che fa parte del complesso di onori vigente in Gran Bretagna. Il termine è inteso sia in senso collettivo, cioè riferito ad un intero corpo di titoli, che in senso individuale, riferito alla appartenenza ad un titolo particolare. Tutti gli onori britannici, inclusa la dignità della parìa, traggono origine dal monarca, considerato la “fonte degli onori”. Una persona che non è né un reale né un pari viene definito è “commoner” .

Lettere patenti: i membri della famiglia reale diventano pari del Regno Unito dopo aver ricevuto una lettera ufficiale, chiamata “lettera patente”. Da un punto di vista storico, si tratta di un documento ufficiale che porta il sigillo di un sovrano o di un’autorità massima dello Stato, che manifesta la propria volontà. Corrispondono a decreti emanati dal governo, ma non necessitano di conversione in legge ed entrano in vigore immediatamente.

God Save the King: “Dio salvi il re” è il titolo di un antico componimento musicale popolare, il cui autore è sconosciuto, divenuto ormai l’inno nazionale e reale britannico Il brano, però, negli scorsi settant’anni ha avuto un altro nome: quando sul trono siede una sovrana, infatti, come nel caso di Elisabetta II, l’inno  assume il titolo di “God Save the Queen” (“Dio salvi la Regina”) e il testo viene adattato al genere grammaticale adeguato – ma “God Save the Queen” è anche il titolo provocatorio della celebre canzone punk della band londinese “Sex Pistols”, pubblicata in occasione del giubileo d’argento della regina, nel 1977.

Lilibeth: potrebbe capitare di sentire pronunciare questo nomignolo in qualche episodio di “The Crown”; trattasi dell soprannome della regina Elisabetta II, che così si faceva chiamare durante l’infanzia, avendo difficoltà, da bambina, a pronunciare il suo nome per intero. La pronipote Lilibet Mountbatten-Windsor, figlia della del principe Harry e di sua moglie Meghan (rispettivamente duca e duchessa di Sussex), è stata così chiamata in onore della sua bisnonna.

I titoli nobiliari

Regina consorte: il titolo di “regina consorte” è dato alla moglie di un re regnante, che però non condivide i suoi stessi poteri e ricopre un ruolo più marginale all’interno della famiglia reale, essendone entrata a far parte per mezzo del matrimonio. La moglie di Carlo, Camilla, diventerà così legalmente regina consorte con l’ascesa al trono del marito.

Regina regnante: questo era il termine più adeguato per descrivere Elisabetta II, perché a differenza della regina consorte, la regina regnante sale  al trono per diritto di nascita ed esercita il potere sovrano a tutti gli effetti.

Principe e principessa: in genere indica chi è destinato a succedere al sovrano (spesso uno dei figli, o dei nipoti) , ma in certi casi il “principe” o la “principessa” può ricoprire il ruolo di  regnante, a sua volta, di una monarchia oppure di una sua circoscrizione  amministrativa, venendo in questo caso indicato come “principe” o “principessa regnante”. In altre lingue, per questi vari significati si impiegano, invece, parole diverse: in tedesco, ad esempio, il principe, “Prinz”, era il figlio del re, mentre il “Fürst” era il sovrano di un piccolo stato (titolo inferiore a quello di “Herzog”, cioè duca); il principe elettore dell’Impero veniva invece chiamato “Kurfürst”.

Duca e duchessa: il titolo di duca è  l’onorificenza ereditaria più prestigiosa dopo quella del re. Prevalendo su qualsiasi altro ufficio, i duchi governano i ducati, come il Sussex o il Kent. Il titolo di “duchessa” può essere ereditato oppure acquisito per via del matrimonio con un duca: attraverso tale unione, anche la moglie ottiene diritti analoghi a quelli del marito.

Conte e contessa: si tratta del terzo titolo nobiliare più alto, secondo solo a duca. Anche in questo caso, il titolo di “contessa” è assegnato o per diritto di nascita, oppure alla moglie di un conte.

 

Curiosità

  • L’inglese della Regina: anche da un punto di vista linguistico, la Royal Family si contraddistingue per il modo di parlare. Per chi fosse curioso di scoprire l’accento inglese considerato comunemente più “posh” – caratterizzato per esempio della pronuncia marcata della lettera h all’inizio di una parola (come “hat”) o dalla lettera r che, al contrario, che viene omessa alla fine di parole come “car” – Babbel propone il settimo episodio del podcast “Sam and Ted’s Famous Last Words”, intitolato “The Queen’s English, nel quale i due si sfidano a parlare come la regina, imitando alcune delle sue frasi più iconiche.
  • Operazione “London Bridge”: l’operazione London Bridge, nota anche come “London Bridge is Down”, letteralmente “Il London Bridge è crollato”, è un’espressione in codice nata negli anni 1960 per riferirsi al protocollo da seguire in caso di morte  della regina – protocollo che è stato messo in atto nei giorni successivi all’8 settembre, fino alla celebrazione dell’ultimo commiato.

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