CURON – La nuova serie originale italiana Netflix prodotta da Indiana Production
CURON è la nuova serie originale italiana Netflix, prodotta da Indiana Production, che sarà disponibile dal 10 giugno 2020 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.
Un supernatural drama in cui mistero, leggenda e realtà si fondono per dare vita ad un racconto capace di trasportare gli spettatori in un incredibile viaggio alla scoperta di se stessi e della propria identità. Un percorso in cui non tutto è come sembra: anche sotto la superficie di quello che conosciamo si nascondono inquietanti misteri.
I protagonisti della serie sono: Valeria Bilello (Anna), Luca Lionello (Thomas), Federico Russo (Mauro), Margherita Morchio (Daria), Anna Ferzetti (Klara), Alessandro Tedeschi (Albert), Juju Di Domenico (Micki), Giulio Brizzi (Giulio), Max Malatesta (Ober) e Luca Castellano (Lukas).
Due registi dietro la macchina da presa di Curon: Fabio Mollo, che ha diretto gli episodi 1-4 e Lyda Patitucci (episodi dal 5 al 7). La scrittura è affidata a Ezio Abbate come head writer insieme agli autori Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano.
Anna è appena tornata a Curon, sua città natale, insieme ai suoi gemelli adolescenti, Mauro e Daria. Quando Anna scompare misteriosamente, i ragazzi dovranno intraprendere un viaggio che li porterà a svelare i segreti che si celano dietro l’apparente tranquillità della cittadina e a trovarsi faccia a faccia con un lato della loro famiglia che non avevano mai visto prima. Scopriranno che si può scappare dal proprio passato ma non da se stessi.
Le riprese della serie si sono tenute a Curon (Alto Adige), grazie anche al sostegno di IDM Film Fund & Commission, e in Trentino.
La colonna sonora di Curon si snoda tra suoni-drone, atmosfere rarefatte, firme internazionali e un approccio alla selezione musicale che supera l’idea di puro accompagnamento per le immagini. Dietro la sua costruzione c’è un’idea molto chiara: un paesaggio sonoro che si costruisce e si rinnova in continuazione grazie al contributo dei temi originali di Giorgio Giampà e alla consulenza musicale di Rocco Centrella.
La musica di genere riesce a integrarsi abilmente anche con firme d’eccezione, tra cui Childish Gambino, Fischerspooner, Lorn, Max Richter, Trentmoller, Swans – per citarne alcuni – e con il coinvolgimento di artisti italiani simbolo dell’innovazione musicale in diversi generi, come Teho Teardo, MYSS KETA e Luca Longobardi.
La linea musicale dell’intera serie non si piega a una sola idea di “sincronizzazione”, ma accoglie, episodio dopo episodio, soluzioni innovative per immergersi sempre di più nella storia e valorizzare le scelte di sceneggiatura e regia.
Le riprese di Curon si sono svolte principalmente in Alto Adige lo scorso inverno nell’arco di tre mesi. In particolare, la troupe ha allestito il set a Bolzano, soprattutto in Val Venosta tra Curon e Malles, ma anche sul Lago di Caldaro e a San Felice.
I personaggi di Curon sono:
DARIA (Margherita Morchio)
Irrequieta, arrabbiata con il mondo, con la madre che è sempre più paranoica, con il padre sempre più assente, non ce la fa a tenere a freno né la lingua né i pugni. Con il trasferimento a Curon, la vita che ha vissuto per 17 anni, all’improvviso, non esiste più. Il suo rapporto con Anna è sempre stato complicato: Daria le vuole bene ma è gelosa del rapporto simbiotico che sua madre ha con Mauro. Nonostante questo però, non c’è nessuno al mondo che Daria ami più del gemello.
MAURO (Federico Russo)
Solare, apparentemente più fragile della sorella per la sordità che sin da piccolo gli ha insegnato a soffrire e che ora, grazie ad un piccolo apparecchio acustico che ha modificato lui stesso, ha risolto. Quando litiga con la madre o la sorella, si toglie l’apparecchio e fine della storia. Non si separa mai dal drone da gara che ha costruito con le sue mani. È saggio e molto determinato per la sua età.
ANNA (Valeria Bilello)
Diventata ragazza madre a 17 anni, oggi scappa e cerca rifugio nel suo paese natale: non lo sa ma quello è il posto peggiore in cui fuggire dagli incubi. Si troverà a fare i conti con un padre che non vede da troppo tempo, col ricordo della madre morta in circostanze misteriose, con i figli che si devono ambientare in un luogo che nemmeno lei riconosce come casa. Finché a un certo punto Anna scompare nel nulla.
THOMAS (Luca Lionello)
È un uomo solitario e burbero che vive nel suo albergo senza stelle con un lupo selvaggio appena catturato e che non riesce ad addomesticare. Il lupo gli ha ucciso il cane e ora lui si è preso il lupo. Thomas si ritrova nonno con due adolescenti rimasti di colpo senza genitori, in un paese per loro sconosciuto. È uno dei pochi a conoscere i segreti di Curon, e ha una sola cosa da dire ad Anna quando arriva: “Qui non ci potete stare”.
ALBERT (Alessandro Tedeschi)
Guardia forestale della valle, è un uomo severo con i figli, soprattutto con Giulio. Ha invece un rapporto molto affettuoso con Micki. Anna è stato il suo primo amore. Poi lei è rimasta incinta di un altro ragazzo e ha lasciato per sempre Curon. Ora che è tornata, ancora più bella di come la ricordava, Albert sente ritornare tutto a galla. E sua moglie Klara inizia a sospettare qualcosa.
MICKI (Juju Di Domenico)
Bella, con tanti amici, quando si dice una ragazza popolare. Micki però è in un periodo delicato della sua vita: sta scoprendo sé stessa, chi è e chi vuole diventare. E così quando conosce Daria, quando il suo migliore amico la delude, quando fa i conti con l’improvviso lato oscuro di suo padre, è la vita che la mette spalle al muro: e ora deve crescere in fretta.
GIULIO (Giulio Brizzi)
Tatuato, pratica MMA e ha un grande giro di conoscenti, ma un solo vero amico, Davide. Giulio è diffidente verso gli altri, soprattutto verso i gemelli appena arrivati da Milano. Ma anche su di lui Daria ha un effetto imprevedibile, che lo porta a sentire cose mai provate prima. Con suo padre è come se vivesse costantemente in ‘gabbia’, sempre sul punto di sferrare o ricevere il colpo del ko. E tocca a lui difendere la madre e la sorella da Albert. Ma la vera forza la raggiungi quando capisci che non sei solo e che ci si difende a vicenda.
KLARA (Anna Ferzetti)
Da sempre innamorata di Albert, per lei la cosa più importante è la sua famiglia. Ma per Klara è difficile comunicare con quei due bambini ormai diventati all’improvviso adolescenti e con un marito che le sfugge sempre di più. Lei sa il motivo, ma sperava che quel momento non sarebbe mai arrivato. Klara insegna nella scuola di Curon ed è molto legata alla natura del luogo e alle sue leggende.
LUKAS (Luca Castellano)
Figlio unico di un padre più interessato al gatto che a suo figlio, Lukas ha come unico rifugio l’amicizia con Micki. C’è un problema, perché in realtà ne è segretamente innamorato. E così, quando Micki inizia ad allontanarsi da lui, Lukas prova un dolore che non aveva mai provato prima e la sua vita va completamente in pezzi.
La regia della serie, come ricordato, è stata affidata a Fabio Mollo e Lyda Patitucci, che hanno rispettivamente diretto i primi 4 episodi e i restanti tre. Queste le loro parole:
Fabio Mollo: Ognuno di noi ha un’ombra, un altro “io” con cui scontrarsi prima o poi. Curon esplora questa relazione/conflitto attraverso la paura, l’ironia, la violenza e l’amore. Desideravo da tempo poter raccontare una storia che fosse di genere, ma allo stesso tempo anche un racconto intimo e personale. Curon mi ha permesso di farlo.
Per noi è stato molto importante girare nei luoghi reali dove la storia è ambientata, non solo per raccontare nel miglior modo possibile il lago e la sua mitologia, ma anche per trasmettere un senso di verità al viaggio fisico ed emozionale dei nostri protagonisti nella meravigliosa location di Curon.
Lyda Patitucci: Curon mi ha dato la possibilità di affrontare un argomento personale, intimo e proprio di qualsiasi essere umano come la ricerca di sé, della propria identità attraverso una storia dinamica, di intrattenimento, giovane e contemporanea, dove il soprannaturale si innesta nella realtà in modo dirompente.
I personaggi, come ciascuno di noi, per crescere si trovano a fare delle scelte, a percorrere alcune strade piuttosto che altre. Per farlo devono accantonare, reprimere, perdere e sacrificare una parte di loro stessi; parte che prima o poi e in modi differenti cerca di emergere. Nella nostra serie questa lotta interna viene esternalizzata, regalandomi la grande opportunità di rappresentare, di mettere “fisicamente” in scena l’immaginazione, le paure, le ansie più intime che spesso hanno un volto a noi molto simile e familiare.
Tutto questo all’interno di una cornice unica come quella delle Alpi, dove la natura e la storia dei luoghi raccontati diventano un altro protagonista della vicenda, influenzando quella dei personaggi.