CuriosArte: Tre ragazze e un ragazzo contemplano lo scorrere del fiume
A pochi passi dal Duomo di Berlino, su uno dei muretti della Spree Promenade, sono “accomodate” quattro statue bronzee realizzate nel 1988 dallo scultore tedesco Wilfried Fritzenreiter. Contemplano lo scorrere del fiume che attraversa la città tranne una che dà al fiume le spalle.
Sembrano essere nate lì, quasi che il bronzo liquido fosse sgorgato dal fiume in quel posto. Germogliate sugli argini artificiali che cingono la Sprea, ne ereditano lo stesso colore che muta cangiando dai toni terrosi al verde petrolio. Solitarie e introverse, sono assorte nei loro pensieri, sotto il cui peso incurvano le spalle. Raggomitolate in se stesse, nel gesto comune di chiusura adolescente, alcune avvicinano le ginocchia al busto, bloccandole con la presa delle mani, così che il corpo diventi uno scudo che protegga il sentire custodito abbracciando i propri corpi.
Il loro sguardo si poggia leggero su qualcosa che non scorgiamo e che svanisce tra le onde, portato via dalla corrente del fiume. Siedono sulla riva, l’una di fianco all’altra, vicine ma lontane, sole seppur insieme.
La figura all’estrema sinistra è quella del ragazzo: gira la testa verso destra inseguendo chissà quale ricordo, curva la schiena ampia e con le braccia blocca il ginocchio, che diventa un comodo appiglio.
All’estrema destra vi è una ragazza dai capelli corti tagliati di netto che si arricciano ribelli sul collo, lasciandolo scoperto. Le vertebre della schiena accompagnano il nostro sguardo, che scivola sul quel corpo di donna asciutto e slanciato fino ad arrivare alle spalle spigolose. Il busto è inclinato all’indietro e con un gesto esperto accavalla le gambe infinite in maniera elegante e sapientemente femminile. Le mani si intrecciano in un abbraccio a dieci dita che trattiene il ginocchio, così da rimanere rimanere in dondolante equilibrio sul filo sottile dei suoi pensieri.
La fanciulla che le siede di fianco sembra alla ricerca della posa perfetta: inarca il busto e solleva le spalle, raccogliendo i capelli in un’elegante acconciatura che rivela la visione della schiena. Il gesto frivolo delle mani, che arpeggiano nell’aria, sembra voler suonare le corde del suo corpo che ricorda un violino.
Infine c’è la donna minuta che dà le spalle al fiume: ha capelli lunghissimi raccolti in una splendida treccia.
Lo sguardo poggiato su chissà cosa. Un gomitolo metallico di pensieri sembra intrappolarla ma avvicinandosi ci si accorge che gli angoli della bocca si incurvano impercettibilmente all’insù e dalla superficie del bronzo, di lì a pochi istanti, sembra che affiori un sorriso alla Monnalisa.
Le braccia poggiano sulle cosce, leggermente divaricate che lasciano spazio per l’incontro delle mani. La sinistra aperta, accarezza la destra ben chiusa in un pugno. Tra quelle dita, la piccola donna nasconde gelosa il segreto del suo sorriso, che a nessuno sarà mai svelato.
Il gruppo si intitola “Drei Mädchen und ein Knabe” (“tre ragazze e un ragazzo”). Fu realizzato nel 1988 per una fontana del “Palasthotel” che dal 1979 si trovava qui, al posto dell’attuale Cityquartier DomAquarée. Il lussuoso Palasthotel, sebbene a Berlino est, era pensato per il cittadini dell’ovest in visita e concepito secondo tale idea.
Dopo la caduta del muro, nel 1995 fu restaurato e poi abbattuto nel 2001. Dal 2007 le statue sono state ricollocate accanto al luogo per il quale erano state pensate in una forma differente e ora il ragazzo e le tre ragazze sembrano trascorrere una giornata tra sogni e chiacchiere adolescenziali lungo le rive della Spree.