"Cuor" - La storia della veneziana Rina Cavalieri arriva sul palco del Goldoni "Cuor" - La storia della veneziana Rina Cavalieri arriva sul palco del Goldoni
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“Cuor” – La storia della veneziana Rina Cavalieri arriva sul palco del Goldoni

"Cuor" - La storia della veneziana Rina Cavalieri arriva sul palco del Goldoni "Cuor" - La storia della veneziana Rina Cavalieri arriva sul palco del GoldoniDopo Franca Valeri e Anna Politkovskaja, un’altra donna forte, coraggiosa e vitale trova voce sul palcoscenico del Teatro Stabile del Veneto per la stagione estiva “Tutti i gusti del Teatro”. Si tratta di Clementina Cavalieri, detta Rina, nata nel 1914 in una delle zone più popolari di Venezia e raccontata da Sandra Mangini nello spettacolo Cuor, in scena al Teatro Goldoni il 27 agosto – ore 19.00.

La vita di Rina, interpreta sul palco da Eleonora Fuser, attraversa tutto il Novecento e inevitabilmente interseca i grandi eventi della storia del nostro paese. Il modo in cui lei ha partecipato a tutto questo, come scelta personale, ha fatto nascere nella Mangini e nella Fuser il desiderio di farne uno spettacolo. Lavoratrice di perle, aiutante in un laboratorio di scialli, operaia dell’Arsenale di Venezia durante la guerra, protagonista di azioni di soccorso ai prigionieri dopo l’8 settembre, Rina è soprattutto una donna forte.

Quando è stata intervistata, tra il 1986 e il 1990, Rina inventava, ancora battagliera, spazi di condivisione per sé e per gli altri. Con il suo talento d’artista e la sua insopprimibile intolleranza verso i soprusi del potere, ci ha consegnato una storia, semplice e straordinaria, piena di voglia di vivere, di gioco e di senso della vita in comune. Un modo generoso e irruento di stare al mondo, un cuore libero, uno sguardo aperto che genera nuove possibilità.

Cuor

Teatro Goldoni | Venezia

27 agosto – ore 19.00

dalle parole di Rina Cavalieri

raccolte da Maria Teresa Sega – Associazione rEsistenze

con Eleonora Fuser

canti a cura di Giuseppina Casarin, coro “Calle delle Perlere”

suoni a cura di Paolo Calzavara

oggetti di scena a cura di Giorgio De Marchi

luci di Domenico Migliaccio

foto di scena Marina Luzzoli

testo e regia

Sandra Mangini

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