Cristicchi, Giuliani, 39 Scalini all’Anfiteatro Albano Estate
Ha esordito con un successo strabiliante ANFITEATRO ESTATE di Albano Laziale. Riccardo Rossi, con l’ironia elegante e raffinata che da sempre contraddistingue i suoi show, nella serata inaugurale ha colpito al cuore il pubblico come solo lui riesce a fare accendendo ufficialmente le luci sull’ottava edizione della rassegna. E’ stata poi la volta del Balletto di Roma che ha volato sul palco con le coreografie di Fabrizio Monteverde, ideate per “Io, Don Chisciotte”, ispirato al romanzo di Cervantes.
L’Anfiteatro Severiano, il prossimo 26 luglio, è pronto ad ospitare l’unica data laziale del tour “Abbi cura di me” di Simone Cristicchi, che ripercorrerà le tappe salienti del suo intenso e istrionico percorso creativo. Il “Cantattore”– dopo 8 anni di successi teatrali, con centinaia di migliaia di spettatori e sold out ripetuti – ha incantato il pubblico del Festival di Sanremo 2019 con la straordinaria poesia in musica “Abbi cura di me”, aggiudicandosi il Premio Sergio Endrigo alla miglior interpretazione, e il Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale. Da maggio 2019 torna sui palchi musicali di tutta Italia con un concerto speciale, in occasione della pubblicazione dell’album (edito Sony Music) “Abbi cura di me”, prima raccolta dei suoi più noti e amati brani. Cristicchi è un artista profondo e imprevedibile: musicista, attore e autore teatrale, scrittore, oltre che Direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo. Tutte le sue sfaccettature prenderanno forma in un concerto esclusivo, alchimia di parole, immagini, canzoni e racconti.
Sabato 27 luglio sarà la volta di Antonio Giuliani, meraviglioso e divertentissimo, maestro di una comicità romana acuta e spassosa, che porterà in scena con il suo “One Man Show” uno spettacolo di qualità, capace di evidenziare la bellezza della nostra nazione, ripercorrendo vizi e virtù del nostro essere italiani. Non mancano riferimenti al rapporto tra donna e uomo: le reazioni maschili ad alcune caratteristiche femminili (e viceversa), vengono affrontate con estrema comicità senza mai cadere nella volgarità. La nevrosi, la capacità straordinaria di modificare gli atteggiamenti a seconda degli eventi, l’irriverenza giustificata nelle regole imposte, un occhio attento alla quotidianità, mettono in risalto la crescita di un Artista, dove la recitazione cessante e frenetica, collocano senza dubbio Antonio Giuliani nei gradini più alti dell’originalità e del panorama comico italiano.
In scena domenica 28 luglio “39 scalini”, firmato dall’attenta regia di Leonardo Buttaroni e arricchito dalle scenografie di Paolo Carbone, riprende l’opera scritta da Patrick Barlow nel 2005, tradotta per l’Italia da Antonia Brancati e pensata per un cast di quattro attori, qui interpretati dalla consolidata e affiatata squadra formata da Alessandro Di Somma, Yaser Mohamed, Diego Migeni e Marco Zordan, chiamati a recitare, anche contemporaneamente, una moltitudine di personaggi dalle caratteristiche più diverse: buoni, cattivi, uomini, donne e anche oggetti inanimati. Una corsa vertiginosa fino all’ultimo travestimento dai ritmi narrativi serrati e incalzanti che conserva la ricchezza dei dettagli psicologici della versione cinematografica girata da Hitchcock nel 1935, da cui riprende l’umorismo graffiante e acuto, l’alta tensione e la suspense. Intrighi internazionali, complotti criminali, donne seducenti e ammaliatrici, un giallo sottile ed esilarante tutto giocato sulle gag e travestimenti, che omaggia un grande e indiscusso maestro del cinema come Alfred Hitchcock e strizza l’occhio alla commedia inglese contemporanea.