Coronavirus: "BAFF Film Festival", rinviate le date della XVIII edizione BAFF Film Festival: rinviate le date della XVIII edizione
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Coronavirus: “BAFF Film Festival”, rinviate le date della XVIII edizione

Coronavirus: "BAFF Film Festival", rinviate le date della XVIII edizione BAFF Film Festival: rinviate le date della XVIII edizioneLa XVIII edizione del BAFF – B.A. Film Festival si farà, ma in date diverse da quelle originariamente calendarizzate (28 marzo – 4 aprile 2020).

In ottemperanza alle nuove direttive Ministeriali e Regionali in materia di salute pubblica, il Presidente della B.A. Film Factory Alessandro Munari e i direttori artistici del B.A. Film Festival Steve Della Casa e Paola Poli, dopo un confronto con l’amministrazione Comunalehanno condiviso la necessità di spostare le date del festival.
Una decisione sofferta da parte degli organizzatori, ma inevitabile, nata dalla constatazione che non sussistono più le condizioni per tutelare la salute pubblica, e per assicurare la presenza di alcuni degli ospiti previsti nel fitto palinsesto di quest’anno e la forte presenza di pubblico che da 18 anni caratterizza gli appuntamenti del BAFF.
Le Istituzioni hanno condiviso la linea degli organizzatori e in accordo con loro lavoreranno per realizzare, in nuove date, la XVIII edizione del BAFF, in modo da garantire gli incontri con gli ospiti e l’alta qualità del programma che da sempre contraddistingue la manifestazione.
“La decisione assunta di concerto con l’organizzazione del Festival va in una duplice direzione: da un lato, quella del doveroso rispetto del Decreto ministeriale e, dall’altra, quella di garantire a una delle manifestazioni di punta della nostra programmazione culturale uno spazio adeguato e all’altezza del suo prestigio” – commenta la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli – “Lo sforzo in atto da parte dell’Amministrazione sul fronte culturale è di favorirne il più possibile la fruizione (come stiamo facendo, nel rispetto delle norme, con i Musei), consapevoli come siamo che la privazione della cultura non sia una privazione di peso minore ad altre, nel delicato periodo che stiamo vivendo”.

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