Coronavirus: artista inventa la T-SOAP, la T-shirt per disinfettare le mani
In questo periodo di emergenza, molte le cose che sono cambiate e che stanno ancora cambiando. Tra queste anche tante le innovazioni che fioccano, per affrontare l’emergenza sanitaria. Ultima la proposta della T-SOAP, dell’artista torinese “Colline di tristezza”.
L’artista ha deciso di proporre un’idea alle industrie italiane e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la produzione di una T-shirt dotata di due piccole sacche contenenti igienizzante o sapone. Ognuna di queste due sacche è collegata ad un bottone e ad un buco da cui fuoriesce l’igienizzante. Vi sono un bottone e un buco a destra e, molto banalmente, un bottone e un buco a sinistra.
La persona con le mani da disinfettare, pigia con il gomito uno dei due bottoni e l’igienizzante fuoriesce appunto da uno dei due buchini. In questo modo, si può spruzzare l’igienizzante su entrambe le mani, una per volta, usando i due gomiti e i due bottoni diversi (nella foto della T-SOAP si può vedere la bozza del progetto).
Colline di tristezza si dichiara “disposto ad andare a comprare subito nei negozi od online questo gadget, nel caso venisse prodotto” e “spera che questa semplice e strampalata idea, possa essere gradita ai comparti industriali di pertinenza” che risolve il problema reale dell’igiene delle mani al tempo del Coronavirus.
Colline di tristezza è un artista “non-cantante”, famoso su Youtube per i suoi jingle Karaoke, non cantati, per dare spazio alle voci degli spettatori.
Ed è online il jingle-karaoke della T-SOAP, ascoltabile previa attivazione dei sottotitoli.
Questo rispetta quella che è ormai una prassi consolidata dell’artista, per presentare alle aziende e all’opinione pubblica le sue istanze e petizioni.
Una prassi che si può riassumere con i termini, da lui coniati di “jingle-petizione“, “jingle-proposta” o “jingle-appello” e che si avvale della formula, a lui tanto cara, del jingle-karaoke.
La scelta di non cantare i jingle, rappresenta una scelta stilistica precisa, in cui il non-cantante piemontese si trova perfettamente a suo agio ed è vissuta anche come volontà di obbligare l’ascoltatore finale a fare uno sforzo e provare a cantare lui stesso il brano, anche con tentativi maldestri e imbarazzanti.
Ciò che trapela maggiormente, dalla sua azione e dal modo in cui sono presentate le sue proposte, è il suo grande desiderio di privacy e di non essere associato ad un volto o persona reale.
La scelta di usare il termine soap invece di sanitizer (igienizzante) è per motivi eufonici e di metrica, e la stessa cosa, tiene a precisare l’artista, vale per il termine sapone invece di igienizzante, usato nel testo del jingle.