Consonanze e Dissonanze - laVerdi inaugura la nuova rassegna “2 x 1” con Ligeti e Mozart spiegati dal prof. Fabio Sartorelli Consonanze e Dissonanze - laVerdi inaugura la nuova rassegna “2 x 1” con Ligeti e Mozart spiegati dal prof. Fabio Sartorelli
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Consonanze e Dissonanze – laVerdi inaugura la nuova rassegna “2 x 1” con Ligeti e Mozart spiegati dal prof. Fabio Sartorelli

Consonanze e Dissonanze - laVerdi inaugura la nuova rassegna “2 x 1” con Ligeti e Mozart spiegati dal prof. Fabio Sartorelli Consonanze e Dissonanze - laVerdi inaugura la nuova rassegna “2 x 1” con Ligeti e Mozart spiegati dal prof. Fabio Sartorelli 2 x 1: Due al prezzo di uno, come si dice. Prima si analizza il repertorio, con una guida all’ascolto in cui l’orchestra esemplifica i passi oggetto d’indagine. Poi si ascolta il repertorio proposto. L’orecchio ha così i suoi punti di riferimento, si orienta e consente di fruire in modo più consapevole l’esperienza musicale. Nel corso di tre appuntamenti imperdibili, l’eccellente musicologo e conferenziere Prof. Fabio Sartorelli porta per mano il pubblico dell’Auditorium di Milano alla scoperta di un ascolto più cosciente, incentivando a un’esperienza più completa della musica colta.

Con la rassegna “2 x 1”, l’’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi inaugura una nuova avventura, con l’obiettivo di formare degli ascoltatori più consapevoli e (di conseguenza) più entusiasti dell’esperienza della musica dal vivo. Ponendo ancora una volta il suo profondo interesse per i repertori del secolo scorso, su cui la rassegna pone l’accento.

Apre le danze un’accoppiata di composizioni agli antipodi per eccellenza: martedì 13 e mercoledì 14 ottobre alle ore 20.00, all’Auditorium di Milano in Largo Mahler si studia e si ascolta Ramifications di György Ligeti e l’Ouverture del Ratto dal Serraglio di Wolfgang Amadeus Mozart, in un programma intitolato Dissonanze e Consonanze, nell’opposizione netta tra la tonalità classica e la microtonalità del compositore ungherese, insieme all’Orchestra Verdi diretta da Francesco Bossaglia.

Da una parte, Ramifications, composizione di György Ligeti dedicata a Serge Koussevitzky e sua moglie, Natalia Koussevitzky, pensata per essere un dono per la Koussevitzky Music Foundation nella Biblioteca del Congresso, la cui prima versione, per orchestra d’archi, fu premiata a Berlino nel 23 aprile 1969. Dall’altra, l’ouverture del Ratto dal Serraglio, singspiel mozartiano in tre atti su libretto di Gottlieb Stephanie il giovane, rappresentato per la prima volta al Burgtheater di Vienna il 16 luglio 1782.

Si tratta di una novità assoluta della programmazione, una terna di concerti “discovery” in forma doppia: prima, una guida all’ascolto attiva, avente come protagonista l’orchestra che esemplifica i passi più significativi del repertorio proposto; poi, l’esecuzione stessa, senza interruzioni. Una formula che valorizza l’ascolto attivo, attraverso la creazione in tempo reale di una consapevolezza che rende l’esperienza musicale ancora più profonda e cosciente. Una particolare attenzione al repertorio contemporaneo, di cui

laVerdi da sempre si fa ambasciatrice.

I prossimi appuntamenti della rassegna “2 x 1”

Dopo il primo appuntamento del 13 e del 14 ottobre, si prosegue con Interpretazioni, il 10 e l’11 novembre, che ha come protagonista Rendering, il lavoro di “restauro creativo” che Luciano Berio effettuò sui frammenti della Decima Sinfonia di Franz Schubert, insieme al direttore Pietro Mianiti. Conclude la rassegna Nuove Rivoluzioni, nell’ambito della quale Pietro Borgonovo dirigerà l’Ouverture Egmont di Beethoven e la Kammersymphonie n.1 di Arnold Schönberg, l’1 e il 2 dicembre.

Biglietti: euro 12.00/15.00. Possibilità di abbonamento alla rassegna “2 x 1”, da euro 25.00 a euro 39.00.

Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, on line: www.laverdi.org.

Biografie Fabio Sartorelli, musicologo Fabio Sartorelli insegna storia della musica al Conservatorio «G. Verdi» di Milano e «Guida all’ascolto dell’opera lirica e del balletto» all’Accademia del Teatro alla Scala di Milano. Ha tenuto e tiene regolarmente corsi e lezioni per l’Accademia del Teatro alla Scala in collaborazione con l’Università Bocconi di Milano e il Piccolo Teatro, e per l’Università Ca’ Foscari di Venezia. È stato ed è tuttora invitato a parlare di opera e balletto dalle maggiori istituzioni italiane e straniere: Fondazione Petruzzelli di Bari, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Nazionale dell’Opera di Bucarest, Fondazione Arena di Verona, Milano per la Scala (a Palazzo Clerici e al Circolo Filologico di Milano), Fondazione Bracco (nel teatrino di Palazzo Visconti), Museo del Novecento, Festival di musica da camera di Mantova, Auditorium Toscanini di Parma, Università degli Studi di Padova, Teatro Sferisterio di Macerata, Università Bocconi, Sagra Musicale Malatestiana e Teatro Galli di Rimini, ecc. Per i primi dieci anni di vita dell’Accademia del Teatro alla Scala ha curato i testi di un volume commemorativo edito da Mondadori e, fra il 2012 e il 2013, di due cataloghi dedicati rispettivamente ai costumi delle opere di Puccini e Verdi per la Fondazione Bracco di Milano. Nel dicembre 2014 è uscito il volume «Giorgio Strehler, un uomo per Milano, un teatro per l’Europa» con suoi contributi, di Alberto Bentoglio e di Maurizio Porro, critico cinematografico del Corriere della Sera. Dal mese di febbraio 2016 ha tenuto regolarmente delle conversazioni presso il Museo teatrale alla Scala nell’ambito dell’iniziativa intitolata «Che spettacolo di museo», riguardante le opere in cartellone nel Teatro medesimo, con la partecipazione di giovani attori del Piccolo Teatro di Milano. È da vent’anni direttore artistico di un’importante stagione concertistica, che ha luogo fra l’autunno e la primavera a Varese presso il Salone Estense e la Basilica di San Vittore. È vicepresidente dell’Orchestra Sinfonica di Milano «Giuseppe Verdi». Fabio Sartorelli ha studiato composizione e si è diplomato in pianoforte al Conservatorio di Milano. È laureato con lode in musicologia all’Università degli studi di Bologna.  Francesco Bossaglia direttore

Nato nel 1980, Francesco Bossaglia è uno dei direttori d’orchestra italiani della sua generazione più attivi nell’ambito della musica del ‘900 e contemporanea, avendo lavorato, tra gli altri, con autori quali Helmut Lachenmann, Harrison Birtwistle, Morton Subotnick, John Luther Adams.Ha diretto l’Orchestra della Svizzera Italiana, la Sinfonieorchester Basel, l’ensemble Resonanz di Amburgo, l’Orchestra Toscanini, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, esibendosi in importanti sale tra cui la Philharmonie di Berlino e la Elbphilharmonie di Amburgo, al fianco di Barbara Sukowa, Cristina Zavalloni, Stacey Kent, e del celebre clown svizzero Dimitri, registrando per la Radiotelevisione Svizzera Italiana e per la Süd-West Rundfunk.Ha partecipato ad importanti festival tra cui Biennale di Venezia, Klangspuren Schwaz, Transart a Bolzano, Milano Film Festival, Maggio Elettrico, e ha lavorato a diverse prime esecuzioni operistiche, sinfoniche e radiofoniche di, fra gli altri, Giacomo Manzoni, Isabel Mundry, Silvia Colasanti, Mauro Montalbetti. Per l’orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, ha lavorato come direttore assistente di Ivan Fischer.I molteplici interessi musicali gli permettono di affrontare con passione e competenza i repertori più diversi: da Haydn a Mahler fino alla musica del nostro tempo, inclusi il jazz e la musica elettronica; dall’opera da camera del ‘900 al radiodramma, fino al teatro musicale contemporaneo. Per la sua preparazione multidisciplinare è stato scelto nel 2016 come direttore musicale della cerimonia di apertura del tunnel ferroviario del Gottardo, evento trasmesso in mondovisione che ha visto impegnati più di duecento musicisti e danzatori.Tra i prossimi impegni una nuova produzione de I Cenci di Giorgio Battistelli presso il LAC di Lugano, per la regia di Carmelo Rifici, il ritorno alla Biennale di Venezia per la prima esecuzione del Songbook di Matteo Franceschini per rock band ed ensemble, ed una nuova produzione del coreografo Virgilio Sieni alla guida dell’Orchestra della Svizzera italiana. Diplomato in corno a Modena con il massimo dei voti e la lode, ha proseguito gli studi presso la Roosevelt University di Chicago per poi studiare direzione d’orchestra con Giorgio Bernasconi presso il Conservatorio della Svizzera italiana di Lugano, perfezionandosi con diversi maestri tra cui Peter Eötvos, Neeme Järvi, e Gennady Rohdzestvensky. Fin dalla sua fondazione è membro di Spira mirabilis e dal 2010 è responsabile musicale dell’Ensemble 900 del Conservatorio della Svizzera italiana di Lugano.

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