Conferita la Laurea honoris causa in Marketing, consumi e comunicazione all'imprenditore Antonio Percassi Conferita la Laurea honoris causa in Marketing, consumi e comunicazione all'imprenditore Antonio Percassi
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Conferita la Laurea honoris causa in Marketing, consumi e comunicazione all’imprenditore Antonio Percassi

Conferita la Laurea honoris causa in Marketing, consumi e comunicazione all'imprenditore Antonio Percassi Conferita la Laurea honoris causa in Marketing, consumi e comunicazione all'imprenditore Antonio PercassiL’Università IULM ha conferito oggi, martedì 29 marzo, la Laurea Magistrale honoris causa in Marketing, consumi e comunicazione all’Ingegner Antonio Percassi, imprenditore eclettico e di successo in molti settori commerciali e imprenditoriali (retail, immobiliare, sportivo), che si è distinto in particolare per la capacità di lettura e sostegno dei fenomeni sociali e per l’attenzione all’impatto ambientale delle sue iniziative.

“Un appassionato e un visionario, una figura imprenditoriale di caratura internazionale”, così il Rettore dell’Ateneoprofessor Gianni Canova, ha descritto Antonio Percassi nell’introduzione della cerimonia di conferimento della Laurea ad honorem. Ha citato poi La società signorile di massa di Luca Ricolfi, in cui il sociologo e accademico sostiene che in Italia il numero di persone che vive di rendita è maggiore rispetto a chi vive di lavoro. “È allora dovere di un’Università condividere la storia di chi rischia, di chi si è fatto da solo, di chi ha messo in pratica il cosiddetto ‘ascensore sociale’, mostrando il proprio talento e la voglia di cambiare le cose”.

Nella Laudatio dal titolo Imprenditorialità, Orientamento imprenditoriale e Porfolio Entrepreneurship, il Professor Pietro Mazzola ha evidenziato come l’imprenditorialità dell’Ingegner Percassi sia connotata da alcuni tratti distintivi e peculiari: “Si esercita in una molteplicità di iniziative, sviluppate in sequenza e anche in parallelo; si esercita all’interno di un gruppo e in più forme, tanto con l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali, quanto mediante il rinnovo dei modelli di business di aziende funzionanti. Coinvolge altri stakeholders e si caratterizza per un orientamento temporale di lungo periodo, che pone le basi per uno sviluppo cosiddetto transgenerazionale”. Proseguendo nella Laudatio, il Professor Mazzola ha definito Antonio Percassi un “imprenditore seriale” proprio per il suo sviluppare una serie di iniziative elaborate in sequenza o in parallelo e mantenendo sempre un coinvolgimento nei progetti già avviati. “Iniziative e progetti – ha dichiarato il docente della IULM – che oggi potrebbero risultare scontati ma che si caratterizzano per aver colto opportunità di mercato, di valorizzazione di spazi, di combinazione di risorse e capacità in maniera nuova che non tutti vedevano o che non tutti sapevano se e come trasformare in una formula funzionante”.

“Tre cose mi sono rimaste impresse dalla mia prima esperienza di lavoro, avevo otto o nove anni e facevo avanti e indietro dal cantiere dei miei fratelli maggiori che costruivano una casetta per portare la colazione. Primo: lavorare. Secondo: essere seri. Terzo: una parola data vale più di un contratto firmato. Questo mi ha agevolato nel mandare in porto operazioni complicate”. Si è descritto così, l’Ingegner Antonio Percassi nella Lectio intitolata Siate curiosi, aprite gli occhi di fronte all’Auditorium della IULM, raccontando la storia sua e della sua famiglia. Dal lavoro di minatore in Svizzera del padre e le prime lire guadagnate con i milanesi in vacanza in Val Seriana, portando loro le valigie, alla carriera da calciatore professionista nell’Atalanta e all’inaugurazione del primo negozio a Bergamo con i Benetton che sancì l’inizio della sua vita da imprenditore: di lì a pochi mesi aprì negozi in tutto il mondo, da Boston alla Germania, dalla Svizzera al Messico. E negli anni dell’Unione Sovietica, sulla Piazza Rossa, fu il primo marchio occidentale ad approdare. “L’accordo con Zara trasformò il nostro Gruppo in uno dei più importanti soggetti del retail in Italia e in Europa. Oggi dicono che siamo i Re del retail. Grandissimi marchi si sono rivolti a noi per sbarcare in Italia o in altri Paesi e questo per me è un grande orgoglio. Ogni volta mi dicevano: è una follia, sei un matto. Ma se c’è una qualità che mi riconosco è quella di non perdermi mai d’animo. Vedo lo spiraglio e dico: ce la facciamo”, ha aggiunto Percassi che ha chiuso la sua Lectio con un consiglio alle studentesse e agli studenti dell’Università IULM: “Siate curiosi, aprite gli occhi, ascoltate le persone intelligenti, scegliete sempre i migliori collaboratori. Il mondo va guardato con gli occhi, non solo attraverso uno schermo. Piedi per terra sempre. E poi speriamo di salvarci”.

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