Concerto di Chiusura con Davide Cabassi al 46° Cantiere Internazionale d’Arte
Il formidabile pianista Davide Cabassi e la giovane Orchestra Poliziana si uniscono in Piazza Grande per il Concerto di Chiusura del 46° Cantiere Internazionale d’Arte. Domenica 1 agosto, sul palcoscenico principale di Montepulciano, l’evento sinfonico conclusivo propone un accostamento audace tra le pagine del repertorio francese e un capolavoro di Beethoven. Sarà sul podio il direttore musicale della manifestazione Antonio Greco per proporre un itinerario che si apre con la “Pavane pour une enfant défunte” di Maurice Ravel, per poi passare a due brani di Gabriel Fauré: “Pelléas et Mélisande” e la celeberrima “Pavane”, già declinata anche nell’ambito pop-rock da artisti quali Franco Battiato e Jethro Tull. A completare il programma sarà invece il Concerto per pianoforte n. 1 op. 15 di Ludwig van Beethoven che vede impegnato nel ruolo solista Davide Cabassi, interprete tra i più apprezzati della sua generazione: ha infatti collaborato con alcuni tra i maggiori direttori del mondo, ha suonato in tutta Europa, in 35 stati americani, in Cina e in Giappone; dalla Carnegie Hall di New York alla Rachmaninov Hall a Mosca, dal Mozarteum di Salisburgo alla Città Proibita di Pechino, il suo pianismo vanta una notorietà internazionale.
L’ultima giornata del 46° Cantiere si apre al mattino, quando alle ore 10.00 sarà la Chiesa di Santa Maria delle Grazie ad accogliere il concerto d’organo di Michael Borgstede che presenta momenti significativi della letteratura musicale tra Cinquecento e Seicento: gli autori eseguiti saranno Giovanni Pichi, Claudio Merulo, Gregorio Strozzi, Girolamo Frescobaldi, Gioanpietro del Buono, Bernardo Pasquini e Michelangelo Rossi.
Alle 18.00 al Teatro Poliziano torna in scena “Else”, l’opera ispirata alla novella di Arthur Schnitzler “La signorina Else”, commissionata dal 46° Cantiere Internazionale d’Arte al compositore Federico Gardella e alla drammaturga Cecilia Ligorio che realizza anche la regia. La vicenda denuncia l’abuso di potere sull’intimità, soprattutto sul corpo femminile inteso spesso come oggetto di scambio. La direzione musicale è di Tito Ceccherini, autorevole bacchetta del contemporaneo che guida l’Ensemble Risognanze, composto dai musicisti Manuel Zurria (flauto), Marco Sorge (clarinetto), Alfonso Alberti (pianoforte), Francesco Gesualdi (fisarmonica), Sebastiano Menardi (violino), Marco Massera (viola), Marco Radaelli (violoncello), Elio Marchesini (percussioni). Nel cast la protagonista è Maria Eleonora Caminada (soprano), mentre all’esperienza del mezzosoprano Alda Caiello sono assegnati due diversi ruoli; le voci maschili sono quelle di Leonardo Cortellazzi (tenore) e Michele Gianquinto (basso). L’allestimento, già apprezzato dagli operatori e coprodotto con Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, allude all’estetica dell’arte espressionista d’inizio Novecento, con le scene e i costumi di Domenico Franchi che ha coinvolto gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Macerata.