Chung in tour con l’Orchestra e il Coro Ceciliano in Cavea per due concerti
Conclusa la stagione 2021-2022 e dopo la residenza al Festival dei Due Mondi di Spoleto, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia il 15, 21 e 23 luglio sarà di nuovo sul palcoscenico con tre concerti in programma rispettivamente al Teatro Greco di Taormina (dove l’Orchestra si è esibita l’ultima volta nel giugno del 1953 con il celebre Sergiu Celibidache), allo Sferisterio di Macerata (dove si esibirà per la prima volta) e a Villa Rufolo di Ravello (ultima presenza luglio 2010), già citata da Boccaccio nel suo Decameron e ammirata da Richard Wagner che nel 1880, quando la vide, esclamò “Finalmente il giardino di Klingsor è stato trovato” (riferendosi al giardino di Klingsor del Parsifal). Diretta dal Maestro sudcoreano Myung-Whun Chung, Direttore Ospite Principale della Staatskapelle di Dresda, Direttore Onorario dell’Orchestre Philharmonique de Radio France e ospite abituale dell’Orchestra di Santa Cecilia della quale è stato Direttore Principale dal 1997 al 2005, in questi tre appuntamenti fuori sede l’Orchestra interpreterà due dei massimi capolavori sinfonici di Ludwig van Beethoven, le Sinfonie nn. 6 e 7.
La Sinfonia n. 6 “Pastorale”, definita da Hector Berlioz uno “stupefacente paesaggio [che] sembra composto da Poussin e disegnato da Michelangelo” e forse la più enigmatica tra le sinfonie di Beethoven, fu elaborata in gran parte tra il 1806 e il 1807 ed è suddivisa in cinque movimenti, ciascuno con una indicazione programmatica, ma la struttura complessiva è percepibile in due metà chiaramente distinte. La prima è formata dai due movimenti iniziali, Piacevoli sentimenti che si destano nell’uomo all’arrivo in campagna e Scena al ruscello, la seconda invece corrisponde alla sequenza degli ultimi tre movimenti (Allegra riunione di campagnoli, Tuono e tempesta, Sentimenti di benevolenza e ringraziamento alla Divinità dopo la tempesta), che configurano un percorso narrativo unico e un tuffo nella natura primigenia. La prima esecuzione della sinfonia ebbe luogo al Theater an der Wien il 22 dicembre del 1808 diretta dallo stesso autore.
Nella seconda parte del concerto, Chung dirigerà la Sinfonia n. 7 (prima esecuzione: Vienna 8 dicembre 1813) che Wagner, colpito dall’elemento ritmico che la pervade, così definì: “Questa sinfonia è l’apoteosi della danza. È la danza nella sua massima essenza, l’azione del corpo tradotta in suoni per così dire ideali”. Il ritmo, la pulsazione vitale è dunque il principio informatore di tutta la composizione, dal primo movimento Poco sostenuto-Vivace all’Allegretto fino alle figurazioni di danza del Presto, un vero e proprio inno alla gioia di vivere, e al movimento conclusivo, Allegro con brio.
Il 15 luglio, nella stessa data in cui l’Orchestra sarà impegnata a Taormina, il Coro dell’Accademia si esibirà nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. In programma i celebri Carmina Burana di Carl Orff (1895-1982) – una vera e propria pietra miliare della musica corale e utilizzati come colonna sonora in decine di film e spot pubblicitari -, nella versione per soli, coro, percussioni e due pianoforti che verrà diretta da Piero Monti, maestro del Coro dell’Accademia di Santa Cecilia. Solisti: Sara Fiorentini (soprano), Marco Santarelli (tenore), Massimo Simeoli (baritono).
Il secondo e ultimo appuntamento con il Coro dell’Accademia di Santa Cecilia prima della pausa estiva è in cartellone giovedì 21 luglio alle ore 21 (Cavea-Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone). Insieme al Coro ceciliano, istruito da Piero Monti, si esibiranno l’Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori e la Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri diretti dal maestro Massimo Martinelli. Il programma apre con la celeberrima Danze delle Ore dell’opera La gioconda (1876) di Amilcare Ponchiellli, che descrive lo scorrere delle ore del giorno e della notte ed è stata resa immortale grazie al suo utilizzo nel film Fantasia (1940) di Walt Disney, in cui accompagna le goffe evoluzioni danzanti di elefanti, coccodrilli e ippopotami. A seguire risuonerà Suite del balletto Pulcinella composto da Igor Stravinskij nel 1919-1920 in cui Stravinskij attinse a pagine all’epoca attribuite a Pergolesi, l’Entr’acte e il Valzer dell’opera Evgenij Oneghin di Čajkovskij, rappresentata per la prima volta a Mosca nel 1879, e il Capriccio italiano che Čajkovskij iniziò a comporre a Roma nel gennaio del 1880. Chiuderanno la serata le celebri Danze polovesiane nella versione per coro, tratte dall’opera Il principe Igor di Aleksandr Borodin, immagini musicali intrise di sentimento nazionale e caratterizzate da un marcato colorito orientale.
Taormina Festival 15 luglio 2022, Teatro Greco
Macerata Festival 21 luglio 2022, Sferisterio
Ravello Festival 23 luglio 2022, Villa Rufolo
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Myung-Whun Chung direttore
Beethoven Sinfonia n. 6 “Pastorale”
Beethoven Sinfonia n. 7
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venerdì 15 luglio ore 21
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Cavea
Coro e Strumentisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Piero Monti direttore
Sara Fiorentini soprano
Marco Santarelli tenore
Massimo Simeoli baritono
Mirco Roverelli, Monaldo Braconi pianoforti
Andrea Santarsiere timpani
Edoardo Giachino, Davide Tonetti, Salvatore Alibrando, Andrea Tiddi, Tiziano Capponi percussioni
Orff Carmina Burana
versione per soli, coro, due pianoforti e percussioni
Prezzi da €10 a €20
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giovedì 21 luglio ore 21
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Cavea
Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori
Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri
Massimo Martinelli direttore
Ponchielli La Danza delle Ore
Stravinskij Suite da “Pulcinella”
Čajkovskij Evgenij Onegin: Entr’acte e Valzer
Capriccio Italiano
Borodin Danze Polovesiane
Posto unico €10