Chronos & Kronos, ovvero Paolo Francesco - In treno Chronos & Kronos, ovvero Paolo Francesco - In treno
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Chronos & Kronos, ovvero Paolo Francesco – In treno

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In treno

P: A fRa’, io non sono superstizioso, ma lo conosci quel proverbio: anno bisesto, anno funesto. Sono sgomento. Voglio dire: più funesto dell’anno ingloriosamente appena concluso, ce ne vuole. Mi senti?

F: (sonnecchia) Eh? Sì sì. Dimmi.

P: Ogni annata viene archiviata come la più calda in assoluto, o la più siccitosa in assoluto, o la più cazzuta in assoluto. Toccheremo mai il fondo dei record negativi? Intanto, tentano di edulcorarci il futuro, sempre più coprologico. Oh!

F: Oh, che c’è? Ho capito. Coprocoso.

P: Di merda. Vuol dire di merda! Il palinsesto RAI sempre più pieno di nostalgici filmati in bianco e nero degli anni ‘60 con Mina e Celentano, Cochi e Renato, Dario Fo e Iannacci. Ma invece di tutta ‘sta nostalgia piagnona in bianco e nero non potremmo programmare il futuro un po’ più decentemente? Comodo ripescare le vecchie gloriose trasmissioni di una RAI non ancora lottizzata – perché era tutta e soltanto della DC – dargli una spolveratina e versare due lacrimucce ipocrite mentre
li si trasmette tra (mutuo da Fantozzi) una boiata pazzesca e l’altra.
Voglio dire: se si ha tanta nostalgia di Cochi e Renato o di Jannacci e Gaber che cantano Una fetta di limone, perché non si dà un calcio nel culo a questa pletora di comici da strapazzo usciti da uno Zelig ormai morto e sepolto, che non fanno ridere nemmeno i topi di uno scantinato alluvionato? (pausa) fRa. FRA!!!

F: Che c’è, che c’è?!

P: Hai sentito quello che ho detto?

F: Ti pare che dormo?

P: Sì.

F: Ti è parso giusto. Non urlare, dài, che siamo nel vagone di un treno. Magnate ‘na cosa. Vuoi il panino con la coppa o quello col prosciutto? Anzi, non magna’, che ti si alza la pressione, leggiti il giornale.

P: Rolling Stone?

F: Rock n’Rilla lo sto leggendo io. Stai tranquillo, quando ho finito te lo passo.

P: Bravo. Guarda, guarda qua!

F: Cosa c’è?

P: I Måneskin.

F: Eh, allora?

P: Mi fanno cagare! Loro, il rap, la trap, le crepes! Dov’è finita la vera, insostituibile musica d’autore?

F: Esiste, Pa’, dài.

P: Ma dove? DOVE?!
(passa il controllore)

F: Non urlare. Da’ il biglietto al signore.

P: Dove l’ho messo,ora?

F: (al controllore) Intanto tenga il mio. L’avrai nella tasca della giacca, no? Guarda bene. Se ce la fai.

P: Fai pure lo spiritoso. (poi, d’improvviso, al controllore) Perché dovrei vergognarmi di amare Luigi Tenco? Me lo dica lei. A uno che ha scritto: mi sono innamorato di te perché non avevo niente da fare, bisognerebbe erigergli un monumento a imperitura memoria in ogni piazza d’Italia. Dico bene o no?

F: Pa’, il biglietto.

P: (urla in faccia al controllore) IL MIO CAIMANO NEROOO PIANGEDO MI CONFIDOOOO’ CHE NON APPREZZAVA IL PROGETTO DEL METROOO’!!! Rino Gaetano. Dove me lo mette Rino Gaetano? Eh?!
fRa fa cenno al controllore di non fare caso a quello che fa Paolo, il controllore sospira.

P: Io a certi politici (tanti!) per punizione rieducativa sa cosa farei? No, mi dica: sa cosa farei?!

F: Diccelo, via.

P: Infliggerei la reclusione, per svariati anni, in una stanza insonorizzata, luce abbagliante accesa giorno e notte e, a tutto volume, un giro ininterrotto delle canzoni di Rino Gaetano, Paolo Conte e Giorgio Gaber. Le sembro matto, eh? Dice che non si può per via delle norme garantiste della Convenzione di Ginevra? Peccato!
Pensavo che magari ne uscirebbero un po’ rintronati, ma con la capacità e la voglia di governare un po’ più decentemente il popolo non più considerato solamente bue.
(urla ancora e alza le braccia al cielo, come gli ultras, intanto il controllore se ne va)
Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti. Da-da-da-di-du-du-daaaaaaaa!!!

F: Paolo, PAOLO, BASTA! Mettiti a sedere. Stai tranquillo.

P: Se n’è andato?

F: E certo, sarà andato a chiamare la neuro.

P: Tanto alla prossima scendiamo, no? Muoviti, prendi i bagagli.

F: Cioè, tu…ASPETTA!!! Rolling Stone!!!

P: (correndo via) MI FA CAGARE ROLLING STONE!!!

Paolo Banfi & Francesco Tozzi

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