“Chiusi Fuori”: Stefano Accorsi e Colin Firth raccontano i teatri feriti dal lockdown
Un corto con Stefano Accorsi e Colin Firth che racconta le ferite che il lockdown ha provocato al mondo della cultura e a quello del teatro in particolare: si intitola Chiusi fuori ed è stato presentato ieri sera in anteprima mondiale al Festival del Cinema di Venezia. Il cortometraggio è stato diretto da Giorgio Testi e prodotto da Pulse Films Italia in coproduzione con la Fondazione Teatro della Toscana e in collaborazione con Blackball, ed è stato girato al Teatro della Pergola di Firenze che ha partecipato con tutto il suo staff, rivelandosi un luogo ideale anche per la sperimentazione del rapporto tra cinema e teatro.
Alla proiezione era presente l’assessore alla cultura di Firenze e presidente del Teatro della Toscana Tommaso Sacchi.
Partendo da Aspettando Godot, che può rappresentare pienamente il momento storico, e dalla presenza dei due protagonisti insieme sul palco della Pergola, anche se virtualmente, Chiusi Fuori nasce dall’esigenza di ridare vita a quello che è il luogo simbolo ed emblema della chiusura, della violenta frenata che il mondo dello spettacolo ha dovuto subire quest’anno: il teatro. Il teatro viene raccontato come casa di tutte le arti, come fucina di lavoro e opere incredibili. Un luogo che in realtà non si è mai fermato e ha continuato a vivere nonostante tutto. Un omaggio, un messaggio di forza dall’arte per l’arte ma anche un modo per raccontare allo spettatore che niente sarà mai in grado di spegnere la nostra voglia di creare, studiare, sperimentare, vivere.
“Sono orgoglioso della presentazione al festival di Venezia, emblema del cinema mondiale, di questa produzione che vede tra i protagonisti il direttore artistico del Teatro della Toscana e il pluripremiato Firth e che riesce a dare con maestria e arte un’attenzione speciale e doverosa a un mondo ancora profondamente sofferente come quello del teatro – afferma il presidente Sacchi –. La nostra Fondazione conferma la sua vocazione internazionale e con questa produzione ferma nel tempo una cicatrice che porteremo ancora a lungo nel corpo vivo di tutti i luoghi di cultura e spettacolo”.
“La cultura – sottolinea il sindaco Dario Nardella – è uno dei cardini della ripartenza della città e dell’Italia. Essere riusciti a trasformare in immagini ed emozioni il dolore delle chiusure forzate di uno dei luoghi più amati e più carichi di storia aiuterà a ricordare quanto abbiamo perso e quanto ancora dobbiamo lottare perché il mondo del teatro possa sopravvivere”.
CHIUSI FUORI (2021)
una produzione PULSE FILMS ITALIA
in coproduzione con FONDAZIONE TEATRO DELLA TOSCANA
in collaborazione con BLACKBALL, TEATRO DELLA PERGOLA DI FIRENZE
REGIA Giorgio Testi
CAST Stefano Accorsi e Colin Firth
SCRITTO da Edoardo Rossi, Martina Zambeletti, in collaborazione con Lucia Calamaro
PRODUZIONE ESECUTIVA Giorgio Testi, Martina Zambeletti
PRODUZIONE ASSOCIATA Lorenzo Cefis
MUSICHE Rodrigo D’Erasmo
FOTOGRAFIA Luca Ciuti, Gerry Vasbenter
MONTAGGIO Luca Previtali
SUONO PRESA DIRETTA Emanuele Costantini, Claudio Somigli
COSTUMI Catherine Ladd, Elena Bianchini
SCENOGRAFIA Federica Francolini, Jade Rache
ARTWORK Barbara Nati
POST PRODUZIONE M74
SOUND MIX Tommaso Barbaro
ORGANIZZAZIONE Giulia Negretto, Lauren Mills
DISTRIBUZIONE: SON OF A PITCH – SAVE THE CUT
SINOSSI
Mentre sta per provare Aspettando Godot di Samuel Beckett in teatro, Stefano Accorsi si ritrova di colpo nel teatro buio, vuoto, le porte sprangate, i collaboratori scomparsi. Che succede? Non fa in tempo a capirlo che lo scenario cambia ancora: Stefano è ora sul palco allestito insieme a Colin Firth, in abiti da scena, a recitare l’inizio dell’opera. Sino a che l’incantesimo si spezza: siamo tornati al presente, Stefano è nel teatro animato di gente. Sorride. Qualunque cosa sia successa, il teatro è vivo, più forte di ogni chiusura.
NOTE DI REGIA
Chiusi Fuori è progetto nato da un incontro con Stefano Accorsi e Colin Firth durante il lockdown. Insieme abbiamo pensato che Aspettando Godot potesse rappresentare pienamente il momento storico e che loro potessero virtualmente essere sullo stesso palco.
Chiusi Fuori nasce dall’esigenza di ridare vita al teatro, luogo simbolo della chiusura del 2020 e della violenta frenata che il mondo dello spettacolo ha dovuto subire. Un luogo che in realtà non si è mai fermato e ha continuato a vivere nonostante tutto. Un omaggio, un messaggio di forza dall’arte per l’arte e soprattutto una via per raccontare allo spettatore che niente potrà mai essere in grado di spegnere la voglia di creare, studiare, sperimentare, vivere.
Il titolo stesso del cortometraggio diventa quindi emblema dell’epoca in cui viviamo, sempre più lontana dal teatro e dalla fruizione delle arti performative in generale. Non è l’arte che si è rinchiusa in uno spazio accessibile a pochi, ma siamo piuttosto noi come pubblico ad esserci chiusi fuori.
BIOGRAFIA
Nato e cresciuto a Roma, diplomatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Giorgio Testi ha costruito una carriera internazionale dirigendo live films con uno spiccato approccio cinematografico. Nominato ai Grammys per il suo lavoro con i Blur in “No distance left to run/Live at Hyde Park”, durante la sua carriera ha lavorato con alcune delle più influenti bands o artisti del pianeta: Rolling Stones, The Killers, Oasis, Gorillaz, Andrea Bocelli, Amy Winehouse, Adele, Elton John.
FILMOGRAFIA
2010 Blur “No distance left to run/live in Hyde Park”
2011 The Kills “Into the unknown” short doc
2012 Oasis “What’s your story?”
2014 Afterhours “Hai paura del buio? – Il film”
2018 “Noi siamo Afterhours”
2018 Calcutta “Tutti in piedi”
2019 The Killers “Wonderful Walk”
2019 Nick Drake “Songs in a conversation”
2020 “Liberi e Pensanti – Uno Maggio Taranto”
2021 CHIUSI FUORI