Cattiva Coscienza – Da domani al cinema il nuovo film di Davide Minnella con Francesco Scianna, Filippo Scicchitano, Matilde Gioli, Caterina Guzzanti, Francesco Motta e Drusilla Foer
Presentato in prima assoluta al Taormina Film Fest presso il teatro Antico di Taormina il 28 giugno, Cattiva coscienza esce nei cinema domani 19 luglio distribuito da Vision Distribution
La coscienza di un uomo è il suo bene più prezioso. Quello che gli uomini non sanno, però, è che le loro coscienze abitano un mondo parallelo al nostro. E se le cose da noi non vanno granché bene, non è che di là, nel Mondo Altro, si stia meglio. Le coscienze sono scoraggiate, demotivate, inascoltate. Tutte, tranne una. Otto è la migliore coscienza d’Italia perché Filippo, il suo ‘protetto’, lo segue ciecamente, garantendogli punteggi clamorosi. Almeno finché, alla vigilia del suo matrimonio, Filippo si scopre represso, e decide di disobbedire alla sua coscienza, perché si è innamorato di un’altra, una ragazza di nome Valentina, che gli ha fatto perdere la testa. Otto non ha altra scelta che scendere sulla Terra per farlo tornare in sé e non perdere la meritata promozione. Peccato che, da vicino, il confine tra Bene e Male sia molto più difficile da vedere: fare gli Esseri Umani è un lavoro complicatissimo, soprattutto se c’è di mezzo l’amore.
CATTIVA COSCIENZA è una commedia romantica fantastica, un high concept – si direbbe con terminologia mutuata dagli americani – che prova a portare la commedia italiana in territori non troppo battuti dall’industria nostrana. La scommessa è stata quella di calare un presupposto fantastico – le Coscienze esistono e vivono in una dimensione parallela in cui si occupano di noi a distanza – dentro una commedia sentimentale contemporanea, umana e dai sapori vagamente indie. La storia parte da un assunto molto semplice: l’innamoramento è l’unica arma in grado di spegnere la voce di una Coscienza. Ed è infatti proprio l’innamoramento di Filippo per Valentina a innescare la storia e poi a muoverla. È vero… le Coscienze ci giudicano e sono costantemente deluse da noi umani, prevedibilmente… ma quando una di loro, una delle migliori, si trova a provare a vivere da umano, si rende conto in prima persona del valore degli errori e dell’esperienza. E del fatto che c’è un’enorme differenza tra il giudicare e vivere.
In questa commedia dove tutti sbagliano, compresi coloro che hanno il compito di correggerci la rotta, le coscienze per l’appunto, e dove l’amore resta sia una speranza che una minaccia, perché “spegne la coscienza”, abbiamo l’ambizione di sviscerare con grande onestà sentimenti umani veri e universali: il divario tra passione e ragione, la paura di crescere rinunciando per sempre a una parte di sé. Esiste un modo per vivere felici? Esiste un modo per vivere secondo coscienza, senza dimenticarsi di sé, e senza dimenticarsi degli altri? Insomma, cosa significa vivere? E cosa si è disposti a perdere per amore? E a fare sempre quello che è giusto non si perdono per strada gli insegnamenti preziosi che derivano dagli errori e dai deragliamenti?
CATTIVA COSCIENZA indaga intorno a queste “semplici” domande e prova, in qualche modo, a dare una risposta. La prepotenza dei sentimenti umani, il valore degli istinti, l’estemporaneità e la bellezza di sbagliare sono tutte cose che sperimenta il personaggio di Otto, la Coscienza scesa in terra.
OTTO è la prima coscienza che ha l’occasione di toccare con mano la vita vera e vivrà sulla propria pelle la bellezza e le difficoltà…fino ad esserne travolto. In questo percorso emozionante, divertente, ricco di colpi di scena e di situazioni in cui non sempre sarà facile agire “secondo coscienza”, i nostri protagonisti vedranno pian piano la loro vita con occhi diversi…e forse anche tutti coloro che si imbatteranno in questa storia che ha come ambizione quella di usare la forza del racconto per stupire divertendo. Per usare una parola poco usata ma cui va tutto il nostro rispetto: intrattenere.
Con la foto di Billy Wilder sul cruscotto, per ricordarci sempre qual è la strada che andrebbe percorsa.
Davide Minnella