Canti di pietra - Franco Nero legge Gabriele Tinti Canti di pietra - Franco Nero legge Gabriele Tinti
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Canti di pietra – Franco Nero legge Gabriele Tinti

Canti di pietra - Franco Nero legge Gabriele Tinti Canti di pietra - Franco Nero legge Gabriele TintiL’8 dicembre il mondo romano celebrava le Tiberinalia – festività in onore del dio Tevere – e in occasione di questa ricorrenza riparte il ciclo di Canti di Pietra, promosso e organizzato dal Parco archeologico del Colosseo e curato dallo scrittore e poeta Gabriele Tinti, in collaborazione con Hotel Splendide Royal Roma della Roberto Nardi Collection.

L’appuntamento è alle ore 11.00 presso la Fonte di Giuturna dove ospite d’eccezione sarà l’attore Franco Nero che leggerà le poesie di Gabriele Tinti ispirate alle opere d’arte, ai miti e alle leggende di una tra le più importanti sorgenti d’acqua presenti nel contesto arcaico del Foro Romano.

Al centro del bacino quadrato della fonte, monumentalizzato con un rivestimento di marmo, vi era un piedistallo destinato a sostenere il gruppo statuario dei Dioscuri, proprio in questi giorni in fase di nuovo allestimento. Parte del reading sarà ispirato a quest’opera, ancora oggi il simbolo dell’amore fraterno. Ulteriori statue decoravano il complesso architettonico posto dietro la fonte, più volte rimaneggiato e rifatto: una di essa rappresenta Esculapio , il dio della medicina, forse per ricordare le virtù medicamentose delle acque, e un’altra rappresentava Apollo. La lettura evocherà queste divinità e la statuaria un tempo presente in questa area del Foro.

“In questo contesto del Foro Romano, così ricco di storia e di mito, riparte il ciclo di Canti di Pietra – commenta Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del ColosseoDopo un lungo periodo in cui si sono avvicendati Alessandro Haber, Michele Placido, James Cosmo, Stephen Fry, Marton Csokas e Robert Davi che nel corso del 2020 hanno prestato la loro arte per celebrare le antiche divinità del Pantheon romano e alcuni dei più celebri monumenti del PArCo, sempre in modalità online, ripartiamo finalmente in presenza, offrendo ai nostri visitatori l’emozione della lettura di Franco Nero che farà rivivere la storia e la statuaria un tempo presente nel Foro Romano” – conclude il Direttore.

Gabriele Tinti è un poeta, scrittore e critico d’arte italiano.

Ha scritto ispirandosi ad alcuni capolavori dell’arte antica come Il pugile a riposoIl Galata suicida, il Giovane vittorioso (Atleta di Fano), il Fauno BarberiniIl Discobolo, I marmi del Partenone, l’Ercole Farnese e molti altri ancora,  collaborando, oltre che con il Parco archeologico del Colosseo, con Istituzioni come il Museo Archeologico di Napoli, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Museo dell’Ara Pacis, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Metropolitan di New York, il LACMA di Los Angeles e la Glyptothek di Monaco. Le sue poesie sono state lette da attori come Kevin Spacey, Abel Ferrara, Malcolm McDowell, Robert Davi, Marton Csokas, Stephen Fry, James Cosmo, Vincent Piazza, Michael Imperioli, Franco Nero, Luigi Lo Cascio, Burt Young, Michele Placido, Alessandro Haber, Jamie McShane e Joe Mantegna.

Nel 2021, 24 Ore Culture ha raccolto in un volume per i tipi di Libri Scheiwiller (Milano) il progetto “Rovine”. L’edizione inglese è uscita in contemporanea a cura dell’editore Eris Press (Londra). Nel 2022 le sue poesie ispirate alle epigrafi del mondo antico saranno pubblicate da La Nave di Teseo (Milano).

Franco Nero è uno dei più importanti attori italiani, tra i più conosciuti all’estero.

La sua lunga carriera è piena di collaborazioni con i maggiori registi al mondo come John Huston, Quentin Tarantino, Rainer Fassbinder, Franco Zeffirelli e Luis Buñuel.

La sua fama è principalmente legata al ruolo di Abele nel kolossal La Bibbia (1966) di Huston e ai ruoli cult di pistoleri in western come Django (1966) e Keoma (1976). Ha preso parte a importanti pellicole quali Il giorno della civetta (premiato col David di Donatello 1968 per miglior attore protagonista), Il delitto Matteotti (1973), Querelle de Brest (1982) di Rainer Werner Fassbinder, Il giovane Toscanini (1988) di Franco Zeffirelli, Diceria dell’untore (1990) di Beppe Cino, Fratelli e sorelle (1992) di Pupi Avati.

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