“CALESOLE”, il crepuscolo elettronico di LINBO - L’album d’esordio del duo “CALESOLE”, il crepuscolo elettronico di LINBO - L’album d’esordio del duo

“CALESOLE”, il crepuscolo elettronico di LINBO – L’album d’esordio del duo

“CALESOLE”, il crepuscolo elettronico di LINBO - L’album d’esordio del duo “CALESOLE”, il crepuscolo elettronico di LINBO - L’album d’esordio del duoCALESOLE è il primo album di LINBO, un’esperienza fra la vita e la morte ispira un disco di elettronica eterogenea, una ricerca sonora senza sosta rincorrendo l’ultimo bagliore di luce dietro il tramonto.

Il concept dell’album prende ispirazione da un’esperienza al confine tra la vita e la morte: al ritorno da un weekend di spettacoli live i due hanno perso il controllo dell’auto che, dopo essersi ribaltata in autostrada, è stata investita a sua volta da un veicolo, distruggendo così quasi tutta la strumentazione musicale al suo interno. “CALESOLE” è un’espressione dialettale abruzzese per indicare quel luogo dove il sole muore dietro l’orizzonte, per poi rinascere il mattino seguente. Come quando cala il buio della notte, l’esperienza intensa ha messo in discussione l’identità artistica e personale di Elia e Filippo, che hanno quindi ricostruito quasi da zero il progetto musicale affrontando un metaforico percorso di rinascita.

Dopo il trasferimento a Milano, i due sono entrati in contatto con diversi artisti e personalità stimolanti che hanno contaminato la costruzione di questo lavoro organico e suggestivo. Il risultato è un progetto difficilmente circoscrivibile in un unico genere musicale, in cui sonorità elettroniche e assimilabili all’ambiente clubbing sono state dematerializzate e ricostruite con il supporto di strumenti acustici e campionamenti vocali, manipolate o ricontestualizzate, creando così un ambiente etereo, palpitante e  immersivo.

Il brano “Disperdimi” è un vero e proprio dialogo con la morte, un lungo crescendo emotivo che distorce i suoni della voce e dei synth fino a fondersi in un unico rumore bianco che si disperde in una dissolvenza finale. Il cantato presenta un timbro indefinito, realizzato manipolando con l’ausilio di effetti diverse registrazioni cantate da entrambe le voci del duo, in modo da creare per la narrazione una terza identità indefinita e depersonalizzata. Anche la traccia “Giora” attraverso ritmi e cori vocali rimanda a una dimensione cupa e drammatica: una sorta di rito funebre, un’interrogazione sulle tematiche vicine alla morte come la reincarnazione, la vita ultraterrena e la metafisica. Al suo interno sono inseriti dei campionamenti tratti da una serie di interviste condotte dal progetto LINBO durante la fase di ricerca e produzione del disco, nell’ottica di raccontare attraverso le parole, le sensazioni e i pensieri della collettività queste tematiche alla base del concept del disco.

Il disco del duo abruzzese ora trapiantato a Milano arriva dopo l’EP “LINBO LINBO LINBO” (2021) e dopo le prime importanti esperienze live, tra cui Ypsigrock e JägerMusic Lab. Grazie al contributo di NuovoIMAIE, ottenuto con la vittoria del contest Avanti il Prossimo di Ypsigrock, il duo ha preparato uno speciale live immersivo, grazie alla proiezione audio-reattiva creata in collaborazione con Lorenzo Micozzi Ferri e Ruben Gandus di Segmento Futuro, lo spettacolo sarà poi reiterato in diverse occasioni nel corso di un tour che prenderà forma nei prossimi mesi e che avrà inizio sabato 20 maggio a Ul Caminett (Canegrate) con la presentazione ufficiale del disco.

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