Buon compleanno Massimo - Il documentario in onda il 17 febbraio su Rai 3 per celebrare MASSIMO TROISI Buon compleanno Massimo - Il documentario in onda il 17 febbraio su Rai 3 per celebrare MASSIMO TROISI
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Buon compleanno Massimo – Il documentario in onda il 17 febbraio su Rai 3 per celebrare MASSIMO TROISI

Buon compleanno Massimo - Il documentario in onda il 17 febbraio su Rai 3 per celebrare MASSIMO TROISI Buon compleanno Massimo - Il documentario in onda il 17 febbraio su Rai 3 per celebrare MASSIMO TROISIIl prossimo 19 febbraio Massimo Troisi avrebbe compiuto settant’anni. Per celebrare questo importante anniversario, venerdì 17 febbraio, Rai Documentari proporrà in prima visione alle ore 21.25 su Rai Tre il film documentario Buon compleanno Massimo” di Marco Spagnoli. Una produzione Samarcanda Film, in collaborazione con Rai Documentari, con Regione Campania Film Commission, con Ufficio Cinema del Comune di Napoli, che sarà poi disponibile su RaiPlay a partire dal 19 febbraio 2023.

Intervengono nel film (in ordine alfabetico): Renzo Arbore, Eugenio Bennato, Jerry Calà, Maurizio Casagrande, Enrico Casarosa, Vittorio Cecchi Gori, Nino D’Angelo, Enzo De Caro, Maurizio De Giovanni Lello Esposito, Fabio Fazio, Francesco Frigeri, Massimiliano Gallo, Frank Matano, Pietra Montecorvino, Francesca Neri, Franco Oppini, Ferzan Özpetek, Iris Peynado, Roberto Perpignani, Nini Salerno, Umberto Smaila, Cinzia TH Torrini, Rosaria Troisi, Roberto Vecchioni.

Buon compleanno Massimo racconta la vita, il lavoro, il genio e lo sguardo di Massimo Troisi attraverso testimonianze inedite e coinvolgenti e ripercorre i momenti più importanti di una vita e di una carriera “unici”.

La vita di Massimo Troisi viene ricordata dai suoi stessi familiari, dagli amici, dai collaboratori e da chi ha avuto modo di conoscerlo nei tanti aspetti della sua personalità. I ricchi materiali di repertorio, mescolati a un racconto intenso ed emozionante, condurranno lo spettatore in un viaggio alla scoperta dell’artista oltre l’uomo indimenticabile, profondo, dalla grande ironia e umanità. Una storia sul cuore fisico, ma anche metaforico di uno dei più grandi artisti italiani del Novecento, sul suo rapporto con Napoli, sul suo sguardo pacato e sincero sulla vita e sul mondo, ma anche sulle ingiustizie e sulle grettezze dell’esistenza, che lui ripudiava in pieno.

Massimo Troisi viene ricordato da tanti testimoni diretti, alcuni probabilmente inattesi, che raccontano del suo lavoro e del suo impegno personale come uomo e come artista: gli aneddoti dei suoi amici e colleghi (I Gatti di Vicolo Miracoli, Nino D’Angelo, Francesca Neri, ecc.) si mescolano alle memorie di tutti coloro che hanno lavorato in maniera sistematica con l’artista di San Giorgio a Cremano in contesti diversi, come Renzo Arbore. Infine, saranno presenti interviste di artisti di oggi che a Troisi si ispirano più o meno direttamente, come per esempio Frank Matano.

In questo racconto, a guidare lo spettatore alla scoperta della vita di Massimo Troisi e della sua importanza nell’immaginario collettivo di Napoli e italiano, è Maurizio De Giovanni, uno dei principali scrittori italiani e anche uno degli autori napoletani più influenti della sua generazione. De Giovanni, grande ammiratore di Massimo Troisi, appartiene alla stessa generazione del regista scomparso da cui lo separava poco meno di un lustro: nato nel 1958 a Napoli, De Giovanni ricorda molto bene l’impatto del cinema di Massimo Troisi (1953) e della sua figura carismatica, per non parlare poi della benefica influenza sulla città partenopea di cui egli stesso è un narratore, sebbene da un punto di vista diverso.

Ricordare Massimo Troisi nei giorni in cui avrebbe compiuto settanta anni è per me e per la Rai motivo di grande soddisfazione, alla quale si unisce un affetto sincero per uno straordinario personaggio, che, andandosene troppo presto, ci ha lasciato la sensazione di aver perso un amico prima ancora che uno dei più grandi attori e registi del dopoguerra” ha dichiarato Fabrizio Zappi, Direttore di Rai Documentari. Questo documentario, che riesce a ritrarre la sua più autentica umanità oltre al suo straordinario talento artistico, nasce anche con l’ambizione di lenire questa ferita collettiva, restituendoci di Massimo una memoria più viva che mai”.

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