BOB ROCKET - "Encelado" porta sulla terra i suoni emessi dallo spazio. Il viaggio musico-stellare dell'artista piemontese BOB ROCKET - "Encelado" porta sulla terra i suoni emessi dallo spazio. Il viaggio musico-stellare dell'artista piemontese

BOB ROCKET – “Encelado” porta sulla terra i suoni emessi dallo spazio. Il viaggio musico-stellare dell’artista piemontese

BOB ROCKET - "Encelado" porta sulla terra i suoni emessi dallo spazio. Il viaggio musico-stellare dell'artista piemontese BOB ROCKET - "Encelado" porta sulla terra i suoni emessi dallo spazio. Il viaggio musico-stellare dell'artista piemonteseChi non ha mai sognato guardando le stelle con il naso all’insù?
Chi non ha mai subito il fascino dello spazio e sperato di vedere avverato un desiderio guardando una stella cadente?

È così che, in una notte stellata, nasce l’idea di Ermanno Capirone, in arte Bob Rocket, di portare sulla terra questi musicisti cosmici.
Una vera e propria sfida: riuscire a creare composizioni strumentali basandosi sui suoni emessi dallo spazio – catturati dalle sonde spaziali della NASA – trattandoli come veri e propri musicisti e strumenti musicali, e farne un disco.

Le otto tracce che compongono il disco ENCELADO seguono un percorso narrativo che parte dal pianeta Terra, con la traccia “Leonids”, passando per “Enceladus”, la luna di Saturno, o per il satellite della NASA “Kepler One“, fino a raggiungere i limiti del nostro sistema solare, approdando infine a luoghi distanti anni luce da noi con la traccia “Giant Xi Hya”.

In ogni brano la componente stellare costituisce la parte centrale della creazione, ma la spettacolarità sta nel fatto che spesso il suono di una stella o pianeta può essere scambiato per uno strumento musicale: un vero e proprio mix sonoro di sound design astrale e sintetizzatori del pianeta Terra.

Nell’ambizioso viaggio musico-stellare l’artista piemontese ha voluto coinvolgere il noto astrofisico Amedeo Balbi che ci accompagna con le sue spiegazioni nelle profondità dello spazio.
ENCELADOin uscita il 23 aprile 2021 via Sounzone, è un vero e proprio momento di fuga, il cui la nostra mente, affacciandosi all’immensità del cosmo, inizia a vagare in dimensioni parallele facendoci dimenticare i nostri problemi rendendoli, per qualche minuto, futili e lontani.

La dimostrazione che sì, la musica può essere evasione dal quotidiano, un viaggio mentale ai confini di immaginazione e scienza.

“Un viaggio quasi ai confini del sistema solare, sulla luna ghiacciata di Saturno, Encelado. Un satellite composto da uno strato di ghiaccio ed un mare in pressione sotto ad esso, da cui vengono sparate enormi quantità d’acqua e amminoacidi, per mezzo di Geyser, direttamente nel vuoto cosmico. Una volta raggiunta la luna di Saturno entriamo in un mondo onirico e di immaginazione. Un salto nell’iperspazio e via, verso nuovi confini, della mente e del cosmo e chissà, che non siano entrambe la stessa cosa.”.

Bob Rocket, a.k.a. Ermanno Capirone, avvia il suo tour cosmico a Torino nel 2019.
Da quando compone, il richiamo a scoprire quale musica si potesse generare nella vastità del cosmo ha stimolato il suo interesse e con questo progetto ha deciso di scoprirlo, creando composizioni musicali che potessero trasportare l’ascoltatore dall’infinitamente piccolo e intimo all’infinitamente vasto.
Il suo sogno è di riuscire a sorpassare l’etichetta limitativa del genere musicale, permettendo così agli ascoltatori di creare una singolarità creata dalla propria percezione tramite l’ascolto della musica da lui creata.
Air, Antonin Dvorak, Jimi Hendrix, Jerry Goldsmith lumi tutelari del processo compositivo accompagnano Bob Rocket nel processo di composizione portando la sua musica fino al limite di congiunzione tra immaginazione e scienza.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *