B Motion, sarà il Leone d’oro 2019 a riscoprire le danze a rischio di estinzione
Salvare danze di tutto il mondo a rischio di estinzione per i motivi più vari: sarà il Leone d’oro 2019 Alessandro Sciarroni, l’energetico artista noto e amato in tutto il mondo, l’alfiere della Polka chinata bolognese, una danza a rischio estinzione che la nuova e spettacolare coreografia di Sciarroni, “Save the last dance for me”, cercherà di riportare all’attenzione delle platee internazionali per scongiurarne la scomparsa. È questa solo una delle proposte di B Motion, il festival nel festival proposto da Operaestate 2019, in programma dal 21 agosto al 6 settembre a Bassano del Grappa con 40 titoli e 90 rappresentazioni da 18 Paesi diversi tra danza, teatro e musica.
Tutto il programma su: http://www.operaestate.it/category/bmotion/
Per la sola danza arriveranno straordinari artisti e compagnie in prima nazionale: dall’Australia al Giappone, da Israele alla Corea, dal Canada all’Islanda, all’Indonesia, che leva il suo SOS per una danza praticata dai vecchi maestri dell’isola di Giava, la Lengger, sotto pressione a causa delle pressioni religiose e politiche. Esprimere le diverse emozioni umane in performance, destrutturare i simboli contemporanei attraverso coreografie, trasformare un campo da tennis in una macchina del tempo, tradurre in spettacolo gli animali inquieti di Ligabue, le Tre Grazie di Canova e La sagra della Primavera di Igor Stravinsky saranno fra i più affascinanti leitmotiv di B.Motion 2019, l’evento partecipato da grandi coreografi internazionali sul filo rosso tematico di Operaestate Festival, “Della civiltà e della partecipazione”. Ventidue le prime nazionali, anche nel settore teatro, con reinterpretazioni di Shakespeare, Marivaux, Leibniz, Pinter e perfino un sequel di Hansel e Gretel. Di altissima suggestione la location che ospiterà gran parte delle rappresentazioni: il Garage Nardini, antico locale dove venivano fatte maturare le vinacce per la grappa poi diventato autorimessa e ora sede di sperimentazioni e spettacoli con il suo aspetto vissuto e informale. «B Motion e Bassano del Grappa si caratterizzano come straordinario punto d’incontro a livello internazionale per la scena contemporanea delle arti performative. Una vera e propria comunità, con 100 artisti che offrono con i loro corpi e con i loro lavori una varietà di alternative ai concetti di bellezza ed eccellenza, percorrendo una chiara direzione di inclusività», spiega Roberto Casarotto, responsabile dei Progetti di Danza e Internazionali di Operaestate Festival.
B.Motion danza 21-25 agosto
Il programma di B.Motion è ricchissimo di prime nazionali e internazionali, grazie anche a speciali focus dedicati a specifiche aree del mondo (della danza). Il primo focus è dedicato alla scena asiatica: la compagnia coreana Elephants Laugh presenta Bodies in the dark, che invita in pubblico in uno speciale blind date (21 e 22/8). L’Indonesiano Rianto – parte della selezione Aerowaves – presenta, in Medium, una danza tradizionale appresa dai maestri dell’isola di Giava, una danza che sta lentamente scomparendo a causa delle pressioni religiose e politiche (21/8, h.19 e 22.30). La giapponese Kaori Seki investiga l’idea dell’assurdo e del divertimento in Wo Co (21/8, h.21).
Dall’Australia, Lilian Steiner presenta il solo Siren Dance, dove indaga il labile confine tra realtà e menzogna (dal 21 al 24/8, h.14), mentre Atlanta Eke in The Tennis Piece trasforma un macchinario usato dagli istruttori di tennis in una macchina del tempo (25/8, h.19).
Da Israele, Tamar Lamm e David Kern raccontano, in Because we love you, un progetto nato a Parigi 20 anni fa, all’epoca del loro primo incontro (22/8, h.21); mentre Yossi Berg e Oded Grafpresentano la loro versione de La sagra della primavera con la musica di Igor Stravinsky (23/8, h.21). Nome ormai immancabile al festival, la coreografa Yasmeen Godder collabora qui con la musicista Tomer Damsky in Demonstrate Restaint, un lavoro sui temi dell’occupazione, la protesta e il corpo femminile (24/8, h.19 e 22.30).
Sempre dal network Aerowaves, come Rianto, anche il lavoro di Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi Harleking (22/8, h.19 e 22.30), ispirato dall’Arlecchino della Commedia dell’Arte, unito qui all’immagine di un mostro grottesco.
Non mancano gli artisti italiani: come anticipato, per cinque giorni sarà protagonista Il Leone d’Oro 2019 Alessandro Sciarroni presenterà Save the last dance for me, il tentativo artistico di salvataggio di un particolare ballo di coppia: la polka chinata (dal 21 al 25/8); Graces di Silvia Gribaudi (24/8, h.21), che sarà in scena con tre danzatori per ricreare la magia delle celebri sculture canoviane: Animale di Francesca Foscarini (23/8, h.19 e 22.30) è una creazione per il danzatore Romain Guion nata dai dipinti di Ligabue, mentre Carlotta Sagna crea uno straordinario assolo sulle punte per il danzatore cinquantenne Amancio Gonzales intitolato Blue Prince Black Sheep (23/8, h.19.15 e 22.45). Altra collaborazione, Tabea Martin con Simona Bertozzi in This is my last dance creano un lavoro ispirato a Finale di partita di Samuel Beckett (25/8, h.21).
Infine, in programma, dal nord Europa, una creazione in cui danza e filosofia si incontrano: si tratta di Schismogenesis, di Tony Tran con Antero Hein, un duo dalle tinte oscure ispirato agli studi di Gregory Baterson (23 e 24/8).
Tre sono i progetti speciali commissionati dal festival ad alcuni degli artisti invitati: l’italiano Daniele Ninarello sarà quest’anno l’autore della creazione per i Dance Well dancers, la comunità di danzatori nata nelle sale del Museo Civico di Bassano attraverso le classi Dance Well – movimento e ricerca per Parkinson. A Bassano del Grappa, infatti, le persone che vivono con il morbo di Parkinson si incontrano per danzare insieme tra i capolavori di Canova, Dal Ponte e Hayez nelle sale del Museo Civico, grazie a “Dance Well – movement research for Parkinson”, pratica artistica rivolta principalmente a persone affette da morbo di Parkinson, attivata, ideata e promossa dal CSC Casa della Danza di Bassano del Grappa. Non una danza terapia, ma una pratica artistica attivata nel 2013, sulla base di pratiche sviluppate in Olanda: per Dance Well il fine è l’arte attraverso l’espressione del proprio corpo, i partecipanti sono “dancers”, e proprio come danzatori – non come “persone col Parkinson” – affrontano le classi di danza. In My Heart Goes Boom (dal 21 al 25/8, h.18), Ninarello mira a costruire una danza liberatoria, un manifesto che riflette sulla libertà come condizione che si raggiunge insieme agli altri. I Dance Well dancers saranno coinvolti anche nella nuova versione di Ballroom di Chiara Frigo, performance ispirata all’atmosfera delle sale da ballo e al film Le Bal di Ettore Scola (25/8, 22.30). Il secondo progetto speciale, le Dances (21 e 22/8, 24 e 25/8, h.15), coinvolge cinque artisti differenti: Chen Wei Lee da Taiwan, Vakulya Zoltàn dall’Ungheria, Chisato Ohno e Carolyn Bolton dal Regno Unito e Jeremy Nedd dalla Svizzera; ciascuno di loro creerà un assolo diverso per diversi luoghi della città, di solito nascoste ai più o chiuse al pubblico. Terzo e nuovissimo progetto del 2019 è il Museum of Human E-Motions (dal 22 al 25/8): cinque artisti da tre Paesi differenti (Clara Furey e Mélanie Demers dal Canada, Margrét Bjarnadottir dall’Islanda, James Batchelor e S.J.Norman dall’Australia) sono invitati a creare un lavoro ispirato ad una specifica emozione umana e a un oggetto tradizionale del loro paese. I lavori saranno poi presentati per due ore consecutive all’interno della Torre delle Grazie, monumento di epoca medievale, proprio come in un museo; alla fine del percorso, l’artista Sara Lando inviterà i visitatori, attraverso pratiche artistiche, a individuare le emozioni umane rappresentate. Il Museum torna poi il 6 settembre, con nuovi artisti, per una seconda giornata dedicata a nuove emozioni umane: Masako Matsushita (Italia), Teita Iwabuchi (Giappone), Sorour Darabi (Francia) e Ming-Hwa Yeh (Taiwan) porteranno poi questo museo anche a Parigi, Tokyo e Kaoshiung (Taiwan).
B.Motion teatro 27-31 agosto
Dal 27 al 31 agosto il testimone passa a B.Motion teatro. Coproduzioni e nuovi lavori della scena italiana che il festival sceglie di accompagnare. Babilonia teatri, Teatro del Carretto, la Compagnia Menoventi, ma anche Marco D’Agostin e Pier Giuseppe di Tanno, premi Ubu 2018 under 35, saranno alcuni dei protagonisti della cinque giorni che presenterà anche progetti a cavallo tra teatro, performance e coreografia. Come in Notte di Camilla Monga (29 agosto), prima nazionale coproduzione del festival ispirata a Notte di Harold Pinter: due attori, un uomo e una donna, eseguiranno un duetto coreografico, intersecando parole e danza. Un nuovo progetto al confine tra installazione, performance, danza e circo è Pli, una prima nazionale coproduzione del festival: il ceco Viktor Cernicky si immergerà completamente in una ricostruzione schizofrenica del mondo, mettendo a nudo fragili stabilità e dinamiche immutabili.
B.Motion musica 4-6 settembre
B.motion musica, in scena dal 4 al 6 settembre, avrà il compito di concludere la speciale sezione di Operaestate. Giunta alla terza edizione, presenterà al pubblico le nuove frontiere della musica contemporanea, le sue contaminazioni con l’elettronica e con la tradizione. L’apertura è con i Notturni del poliedrico artista e contrabbassista Daniele Roccato (4 settembre). Seguiranno due ospiti internazionali: il percussionista e compositore americano Eli Kieszler, che in Stadium riproduce la frenesia di Brooklyn e Manhattan (5 settembre), e il polistrumentista brasiliano Ricardo Dias Gomes, a lungo collaboratore di Caetano Veloso, esploratore di nuovi generi tra il folk tropicale e l’introspezione ricca di contaminazioni (6 settembre). Chiude la programmazione, sempre il 6 settembre, la bolognese Laura Agnusdei, che suona il suo sassofono tra canzoni e improvvisazioni abbinate via via a fonti sonore acustiche, digitali e analogiche.
Biglietteria aperta dal 3 giugno, tel. 0424 524214
Tutto il programma e biglietteria on line sul sito www.operaestate.it