ASSALTI FRONTALI in tour per presentare "COURAGE" il nuovo disco ASSALTI FRONTALI in tour per presentare "COURAGE" il nuovo disco
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ASSALTI FRONTALI in tour per presentare “COURAGE” il nuovo disco

ASSALTI FRONTALI in tour per presentare "COURAGE" il nuovo disco ASSALTI FRONTALI in tour per presentare "COURAGE" il nuovo discoASSALTI FRONTALI in tour per presentare “COURAGE” il nuovo album.

Dopo la festa di presentazione al Forte Prenestino di Roma, tra i luoghi simbolo dell’attività di Assalti Frontali in città, la formazione è attesa in tour in tutta Italia.

 

“COURAGE” – IL DISCO

Si tratta del decimo capitolo discografico che si aggiunge alla lunga storia di Assalti, che, dagli albori di Onda Rossa Posse e “Batti il tuo Tempo”, brano-manifesto di una generazione considerato il primo testo in italiano che ha accettato e vinto la sfida di portare il rap in Italia, sino al doppio antologico 1990-2020, è costellata di rime che sono divenute cardine e fondamento del movimento Rap e Hip-Hop italiano.

In questi decenni, Militant A ha saputo descrivere come nessun altro le storie di lotta che la propria generazione, e quelle successive, hanno dovuto combattere per ottenere rispetto, dignità, giustizia. La sua scrittura, autentica poesia, è divenuta modello per chiunque si sia approcciato al genere Rap in Italia.

Per il nuovo disco, Militant A ha affidato la produzione musicale quasi interamente a Luca D’Aversa. I due si sono conosciuti in occasione della produzione di “Compagno Orso”, canzone scritta per il disco “Her dem amade me” (2020) dedicato a Lorenzo Orsetti. Vicini di casa e soprattutto in grande sintonia artistica hanno continuato a lavorare per l’album “Courage” nell’Albero Recording Studio, anche perché Bonnot, Dj del gruppo e produttore dei precedenti dischi si è nel frattempo trasferito alle Canarie dopo il periodo della pandemia. Bonnot ha curato la canzone che dà il titolo al disco, “Courage”, e “Vecchi pirati” in collaborazione con Luca D’Aversa.

Il disco vede anche la prestigiosa collaborazione di Daniele Tittarelli al Sax e Pietro Lussu al pianoforte, due jazzisti che fanno concerti in tutto il mondo, oltre alla presenza di due giovani cori d’eccezione: il “Coro se… sta voce” presente nel brano “Difendi l’albero” e del Piccolo Coro dell’Antoniano nella canzone “Gol Gol Rap” che ha anticipato l’album nei mesi scorsi.

Giovani collaborazioni nate sull’onda dell’impegno che Militant A dedica da molto tempo all’educazione delle nuove generazioni, attraverso laboratori di Rap in Italia e all’estero, e che negli anni lo ha portato alla pubblicazione di canzoni che sono diventati in alcuni casi veri e propri inni di lotta per i diritti degli studenti, o canzoni di forte denuncia ambientale.

Educazione e impegno per l’ambiente sono solo alcuni dei temi centrali del disco, che, attraversando tematiche come la gestione della pandemia, le comunità frantumate, la guerra, l’emergenza climatica, ci parla del mondo che stiamo vivendo e ci dà una risposta che è nel titolo, che ci dice di vincere la paura, di trovare il courage che sta nella comunità e dentro di noi.

 

Il nuovo lavoro di Assalti Frontali si impone come la colonna sonora di questi anni che hanno trasformato le nostre vite, inneggiando al coraggio di credere al futuro in un mondo che non ne ha più.

È come se qualcuno ti batte la spalla e ti dice: “Non sei solo, ci siamo anche noi, fatti forza, esponiamoci insieme, andiamo a vedere che c’è nel mondo nuovo…”.

Quello che lasciamo è uno mondo dove anche prendere parola è un atto di coraggio.

È un mondo completamente cambiato rispetto a pochi anni fa.

E il disco si rivolge proprio a chi deve affrontare questo futuro, alle nuove generazioni.

L’arteducazione, il rap, la capacità di tirare fuori il meglio da sé, di risvegliarsi, di vincere la paura e ribellarsi alle ingiustizie con il ritmo, la gioia, la bellezza della vita e della comunità è il lavoro che Militant A fa nelle scuole e nei quartieri ed emerge nel disco a ogni traccia.

Il messaggio è chiaro: fare comunità, fare squadra, giocare di sponda.

Il disco si rivolge a quelli che combattono per il clima, a quelli che giocano a pallone nel calcio popolare, a quelli che non vogliono la guerra, a quelli che non vogliono la caccia alle streghe, si rivolge a chi arriva dopo, raccontando cosa viviamo noi, noi siamo strumenti per quelli che arrivano dopo, perché siamo stati schiacciati, l’aggressione è stata violentissima, e chi non è d’accordo con questo mondo senza speranza viene inserito nella lista di proscrizione e bandito.

COURAGE – TRACKLIST ALBUM

Courage

Perdere la Testa

Vecchi Pirati

UFO nella Scena

La Morale

Arteducatore

Strade Perse

Boss del G

Sogno ancora

Il mio nome è Lala

Difendi l’Albero

Gol Gol Rap

Brest

Etichetta: Daje Forte Daje Records

Distribuzione digitale: Believe

Distribuzione fisica: Master Music

Ufficio Stampa e Promozione: Big Time

MILITANT A PARLA DEL DISCO “COURAGE”

Courage è il decimo album di Assalti Frontali (considerando come primo quello di Onda Rossa Posse).

Negli ultimi anni avevamo pubblicato solo singoli.

Sei mesi fa è scattata la molla, ho sentito l’esigenza irresistibile di scrivere un nuovo Album.

Un Concept Album.  Un Concept Rap Album.

Roma e Centocelle sono l’humus da cui traiamo l’ispirazione primaria.

Giorno dopo giorno è nato il disco, il racconto di questo momento storico vissuto sulla nostra pelle.

Un tempo che c’ha messo con le spalle al muro, che ha creato solitudine, divisione, rotture, cambiamenti, guerre, un tempo di amici-nemici assoluti, bene-male, che ha spezzato progetti, amicizie, legami, schieramenti. 

Abbiamo sofferto come tutti. E per sollevarci il rap è stato la nostra arma.

L’unica che conosciamo bene e che ci rende capaci di una reale trasformazione positiva.

Ora mi sento più leggero.

Questo Courage è legato a una storia passata, al futuro e a quello che c’è in mezzo.

Io sono il tramite e lo sto traghettando avanti con i bambini, in una fase in cui l’unica cosa che posso passare è il coraggio.

Il coraggio di essere liberi, giusti, in armonia con la natura, di non arrendersi e lottare contro le difficoltà della vita.

È come se qualcuno ti batte la spalla e ti dice: “Non sei solo, ci siamo anche noi, fatti forza, esponiamoci insieme, andiamo a vedere che c’è nel mondo nuovo…”.

Quello che lasciamo è uno mondo dove anche prendere parola è un atto di coraggio.

La politica, senza nessuna base solida a cui appoggiarsi, soffia sul fuoco delle paure e dell’odio, per dominare le troppe minoranze che compongono ormai la società e per coprire i propri fallimenti.

E noi ci troviamo a far la guerra gli uni con gli altri.

Coraggio.

Siamo stati sempre dalla parte dei discriminati, degli esclusi, delle minoranze, dei senza diritti e lo siamo ancora. Con la gioia dell’arte.

Questa è anche una traccia per chi nel futuro vorrà sapere come il rap ha raccontato questi anni.

W la resistenza.

Allez, courage!

 

GUIDA ALL’ASCOLTO DELL’ALBUM “COURAGE” BRANO PER BRANO

 

Il titolo “Courage” è un invito a farsi forza perché ne abbiamo tutti bisogno in questo periodo storico.

La parola in francese è un omaggio alla madre di Militant A, Marguerite, detta Gait, che veniva da Brest, dalla Bretagna, scomparsa l’anno scorso. A lei è dedicata la canzone di chiusura “Brest”, alcune rime in apertura di “Courage” e molte foto del libretto interno.

– “Courage” e “Perdere la testa” – le prime due canzoni, sono come un manifesto di questo tempo, come abbiamo affrontato la pandemia, la paura, l’isolamento, le divisioni e il bisogno di ricostruire una comunità con i gesti quotidiani.

– “Vecchi pirati” – Invita a pensare alla vita come un lungo percorso di lotta gioiosa per farsi forza nei momenti di difficoltà

– “Ufo nella scena” – Riprende una definizione che lo scrittore Valerio Mattioli dette dell’Onda Rossa Posse nel suo libro “Remoria – la città invertita”… “Quando arrivarono fu come l’arrivo di un ufo nella scena”… una tale novità, un tale essere fuori dagli standard… uno stile, essere ufo nella scena, che è rimasto questi 35 anni di attività in cui Assalti ha navigato nelle acque basse e alte della vita sociale e artistica italiana portando la sua unicità per creare cultura e comunità con il rap.

– “La morale” – Affronta la guerra e la scelta della diserzione come unica via per non finire nella tenaglia, è ispirata alla storia vera di ragazzi che per non farsi arruolare fuggono dalle zone di guerra vestiti da donna, mentre capi di Stato e parlamentari li vogliono al fronte, mandano armi che spargeranno sangue al sicuro nelle loro poltrone protette.

– “Arteducatore” – Racconta lo spirito con cui Militant A affronta la sua sfida degli ultimi anni, i laboratori rap nelle scuole e nei quartieri, per tirare fuori con l’arte il meglio di sé e risvegliare una speranza quando tutto sembra spegnersi.

 “Strade perse” – Nasce da un laboratorio rap nelle terze medie dell’estrema periferia romana, è un quadro sociale dei ragazzi di oggi, senza giudizi e senza filtri, con il grande amore che si deve a queste nuove generazioni a cui lasciamo un mondo devastato.

 – “Difendi l’albero” – Il cambiamento climatico affrontato con un laboratorio rap nella scuola elementare Simonetta Salacone al Casilino di Roma. Testo scritto per il festival di poesia ambientale e presentato all’ultimo Climate Speak mondiale che si è tenuto lo scorso dicembre.

– “Boss del G” – Racconta delle vicende di Pol G, componente di Assalti Frontali, arrestato per possesso di Marijuana e sbattuto sulle prime pagine di tutti i giornali come fosse il capo dei Narcos. Nel pezzo emerge la posizione del gruppo riguardo il tema delle droghe leggere e il referendum annullato per la legalizzazione di hascisc e Marijuana in una forma tra l’orgoglio e lo scanzonato che ne fanno una hit irresistibile.

– “Il mio nome è Lala” – È una canzone scritta per la colonna sonora del film “LALA”. Racconta di una ragazza rom che non ha documenti e nessuno le dà la cittadinanza, senza la quale non può lavorare e crescere suo figlio appena nato. Lala cerca in tutti i modi di trovare qualcuno che la aiuti, ma l’unica chance che si ritrova è quella di fuggire via dall’Italia. È una canzone sulla mancanza di diritti e sul bisogno di inclusione.

– “Sogno ancora” (Feat. Er Tempesta”) – È l’unica canzone che vede un feat. affidato al giovanissimo Er Tempesta, che spesso canta con Assalti nei concerti. Il testo racconta dell’importanza di inseguire i propri sogni per restare in piedi, siamo solo noi a farli volare credendoci davvero. “Come quando apriamo un parco nel quartiere… e ci mettiamo tutti a sedere… con in un sit in, perché ancora i’ve a dream come Martin Luther King…”.

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