ARTE apre la terza stagione digitale di ARTE Opera con “7 Death of Maria Callas” dalla Bayerische Staatsoper
Il 5 settembre, il Canale culturale europeo ARTE lancia, in collaborazione con i maggiori teatri d’opera e festival europei, la terza stagione della sua programmazione online ARTE Opera (arte.tv/opera). Per inaugurare la stagione verrà tramesso, in live streaming dalla Bayerische Staatsoper “7 Deaths of Maria Callas”, un progetto dell’artista-performer Marina Abramović.
Grazie alla sua straordinaria rete di partnership, anche nel 2020/21 ARTE presenta al suo pubblico di appassionati una nuova stagione operistica online: ogni mese delle produzioni eccezionali, appositamente selezionate. Quest’anno la stagione inizia con un progetto operistico dell’artista-performer serba Marina Abramović, “7 Deaths of Maria Callas”, la cui prima assoluta si è tenuta il 1° settembre alla Bayerische Staatsoper. La rappresentazione, che inizialmente doveva debuttare nell’aprile 2020, è stata posticipata a causa della pandemia da Covid e ora inaugura la nuova stagione della Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera.
Da decenni affascinata da Maria Callas, Marina Abramović porta in scena il suo progetto intitolato “7 Deaths of Maria Callas”: 7 eroine della lirica morte per amore, tutti ruoli impersonati a suo tempo dalla “Divina”. Sotto la direzione musicale di Yoel Gamzou, 7 diversi soprani cantano le arie più amate dalla Callas, mentre Marina Abramović impersona la Callas in 7 filmati a fianco del leggendario Willem Dafoe. Alla fine dello spettacolo, quando viene rappresentata la morte reale di Maria Callas, nel 1977 a Parigi, Marina Abramović sale sul palco dell’Opera bavarese come performer. Il serbo Marko Nikodijević ha composto la musica che collega le celebri arie di Verdi, Puccini, Bizet, Donizetti e Bellini e dimostra quanto la dedizione assoluta della Callas all’arte non permettesse una cesura fra personaggio di scena e persona privata.
La Bayerische Staatsoper è una delle oltre 20 grandi scene liriche che fanno parte della rete ARTE Opera. Come tutte le produzioni della stagione ARTE Opera, anche “7 Deaths of Maria Callas” potrà essere visionata in tutto il mondo con sottotitoli in sei lingue. Grazie al sostegno finanziario dell’Unione europea, ARTE offre, oltre alla versione in francese e in tedesco, i sottotitoli anche in italiano, inglese, spagnolo e polacco. Così oltre il 70% degli utenti europei potranno seguire l’offerta nella loro lingua materna.
Bilancio positivo dopo due stagioni di ARTE Opera
Dopo due stagioni, ARTE può trarre un bilancio estremamente positivo della sua offerta di spettacoli operistici europei: dal settembre 2018 ha registrato 1,9 milioni di views, di cui 863.000 nella prima stagione e 1.047.000 nella seconda. La Rete è particolarmente fiera di essere accessibile a un pubblico veramente europeo, composto al 30% da spettatori tedeschi, 30% francesi e 40% di altri paesi europei.
Gli spettacoli più gettonati delle due ultime stagioni di ARTE Opera sono stati “Il Flauto magico” di Mozart, trasmesso dall’Opera La Monnaie di Bruxelles (finora 210.000 views), seguito dalla “Turandot” di Puccini dal Gran Teatre del Liceu di Barcellona (171.000). Ma anche la “Tosca”, sempre di Puccini, trasmessa dalla Finnish National Opera (129.000), l’opera-tango “María de Buenos Aires” di Astor Piazzolla dall’Opéra national du Rhin a Strasburgo (121.000) e “La Traviata” di Verdi dal Teatro Real di Madrid (107.000) hanno entusiasmato il pubblico europeo. “Il Flauto magico”, “Turandot” e “Maria de Buenos Aires” sono tuttora disponibili su ARTE Opera come video on demand.
Al di là di ARTE Opera, il Canale culturale europeo tiene a presentare in tutta la sua programmazione la varietà e qualità della scena classica europea. Il mondo dell’opera deve aprirsi infatti a un pubblico più vasto e variegato in tutto il mondo. Non a caso ARTE coopera tra l’altro con il Festival di Salisburgo (Salisburgo per tutti). La Rete ha inoltre colto l’occasione del 250° anniversario della nascita di Beethoven per partecipare all’ambizioso progetto digitale “Ludovico Van” e rendere accessibile agli spettatori, fino alla fine del 2020, l’opera del grande musicista.
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