Arriva “Luna Nera”, terza serie originale italiana di Netflix
Luna Nera è la terza serie originale italiana Netflix (una produzione Fandango), e sarà disponibile dal31 gennaio 2020su Netflix in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.
I protagonisti della serie sono: Antonia Fotaras (Ade), Giada Gagliardi (Valente), Adalgisa Manfrida (Persepolis), Manuela Mandracchia (Tebe), Lucrezia Guidone (Leptis), Federica Fracassi (Janara), Barbara Ronchi (Antalia), Giorgio Belli (Pietro), Gloria Carovana (Cesaria); Giandomenico Cupaiuolo (Sante), Filippo Scotti (Spirto), Gianmarco Vettori (Nicola), Aliosha Massine (Benedetto), Nathan Macchioni (Adriano), Roberto De Francesco (Marzio Oreggi), Emili Mastrantoni (Ade bambina), Astrid Meloni (Amelia), Daniele Amendola (Giambattista), Marilena Anniballi(Agnese) e Mariano Pirrello (Professore romano) .
Dietro la macchina da presa troviamo Francesca Comencini (Amori che non sanno stare al mondo; Gomorra – La serie), Susanna Nicchiarelli (Nico, 1988) e Paola Randi (Tito e gli Alieni).
La serie è basata sul romanzo “Le città Perdute. Luna Nera” di Tiziana Triana, pubblicato a novembre 2019 da Sonzogno Editore. La scrittrice ha contribuito alla sceneggiatura degli episodi insieme a Francesca Manieri (Il Miracolo), Laura Paolucci (L’Amica Geniale)eVanessa Picciarelli(Bangla).
Italia, XVII secolo.
In seguito alla morte di un neonato, Ade, una levatrice di 16 anni, viene accusata di stregoneria. Trovato rifugio in una misteriosa comunità di donne al limitare del bosco, la ragazza è costretta a fare una scelta: l’amore impossibile per Pietro – figlio del capo dei Benandanti, i cacciatori di streghe – o l’adempimento del suo vero destino, una minaccia per il mondo in cui vive, diviso tra ragione e misticismo.
Da dove viene la magia? Forse da questa domanda siamo partite, dicendoci che niente è più magico della realtà, se la si guarda attraverso gli angoli bui nei quali spesso sono state relegate le donne: la nascita, l’infanzia, il corpo ammalato, la morte. Il prendersi cura di questi passaggi, guardarli, saperli consolare e accogliere. Un po’ da questo, forse, possiamo dire di essere partite, per la regia di Luna Nera. Mettere insieme un mondo che fosse al tempo stesso realissimo e magico senza che le due cose fossero in contraddizione. Un fantasy, dunque? Sì, forse. Un fantasy in cui la magia cammina al ritmo del racconto e cresce nelle pieghe concrete della materia. Nelle agre campagne della Tuscia, attraverso le facce realissime di donne che vengono chiamate streghe. Cosa sono? Donne, e nient’altro. Donne che con la loro sapienza e la loro differenza spaventano. Un tentativo di fantasy, un azzardo, una scommessa, in cui il racconto non è il pretesto per gli effetti magici ma anzi gli effetti magici sono il sale del racconto, e hanno facce, aliti, sudori e corpi dei personaggi.
Le riprese, per una durata totale di 16 settimane, sono state realizzate negli studi di Cinecittà, dove sono state ricostruite le scenografie del XVII secolo – e in diverse altre location del Lazio, tra cui la magica cornice di Canale Monterano, l’incantevole borgo di Celleno,e il meraviglioso castello di Montecalvello appartenuto negli anni ‘60 al celebre artista parigino Balthus. Le riprese si sono svolte anche nella Selva del Lamone,a Sorano,Sutri e all’interno del Parco degli Acquedotti di Roma.