Arriva l’app per gestire vita e spese dei genitori separati o divorziati
A settembre la piattaforma on-line Slidinglife lancerà un servizio innovativo che permetterà di tracciare spese, turni, accordi tra genitori separati o divorziati. Parenting, come un family manager digitale, spegnerà sul nascere ogni polemica, perché “carta canta”, e all’occasionevale anche in tribunale. Così i genitori potranno finalmente concentrarsi sul benessere dei bambini.
È tempo di evolversi. Ci sono i genitori, i genitori divorziati e i genitori divorziati con l’“upgrade”. Il prossimo settembre – proprio quando riaprono le scuole – arriva Parenting, una sorta di “family manager digitale” per i casi in cui la fine di un matrimonio non è la fine di una famiglia. Ci sono i figli da portare a scuola, accompagnare a lezione di judo o dal pediatra, accogliere nel weekend o durante le vacanze, e soprattutto accudire nel quotidiano, preservando uno spazio sicuro tutto per loro all’interno delle macerie di una relazione finita.
Parenting è la grande novità firmata Slidinglife, la piattaforma on-line che ci permette di gestire separazione o divorzio “like a pro”. Perché per una porta che si chiude si apre un portone, magari scorrevole: una “sliding door” che come nell’omonimo film con Gwyneth Paltrow ci apre a nuove possibilità. Con questa proposta la piattaforma a vocazione “social” e sociale ideata dall’avvocato Massimiliano Arena, basata su una community e un team di professionisti, si apre a una nuova frontiera.
Perché è inutile nascondercelo, i dati sono impietosi: un matrimonio su due finisce davanti a un avvocato divorzista. E davanti a una calcolatrice. Se il matrimonio è chimica – ci si incontra, ci si piace, e “bum”, scoppia la passione – il divorzio, dolore a parte, è matematica. Divisione della coppia, moltiplicazione della burocrazia, sottrazioni di risorse, somme considerevoli da spendere. Un’equazione a più incognite. Ma la soluzione c’è. Parenting prende nota, registra e modera gli scambi tra gli ex coniugi che vedono al centro il figlio o i figli.
Ad esempio: ci sono da pagare l’iscrizione a danza, il conto del dentista, l quota per partecipare alla gita scolastica? Sarà possibile inviare all’ex coniuge una richiesta di spesa o la ricevuta di acquisto. Lui o lei potrà accettare o rifiutare questi esborsi, a fronte di ricevute, preventivi, fatture che in caso di contenzioso avranno valore di prova davanti al giudice. E in ogni momento si potrà avere una fotografia esatta della situazione accedendo al bilancio, poiché è tutto tracciato. Carta canta. Un altro utilissimo servizio è il calendar condiviso all’interno dell’ex coppia. Permette di organizzare – e modificare in tempo reale, in caso di necessità, con delle notifiche – il calendario delle visite e i cambi di “turno”.
Infine, un’ultima funzione riguarda un aspetto messo in luce recentemente da alcune recenti sentenze dei tribunali italiani: la gestione delle foto dei figli sui social, che va a toccare il tema delicatissimo della privacy. Si potranno inviare all’ex foto e video in anteprima, e attendere il suo via libera o il suo rifiuto: la legge prevede che entrambi i genitori diano l’assenso alla pubblicazione.
Tutte queste comunicazioni lasciano una traccia digitale memorizzata e monitorabile dai legali di entrambe le parti, utilizzabile in tribunale in caso di necessità. Così le polemiche che purtroppo possono nascere all’interno dell’ex coppia vengono abilmente disinnescate o comunque lasciate fuori dalla porta, mentre finalmente ci si può occupare di ciò che è più importante. Il benessere dei figli, la loro stabilità emotiva, sociale, economica, e la loro felicità.
Parenting si somma agli altri servizi offerti dalla piattaforma Slidinglife, che riunisce una community con forum e spazi propri, la consulenza di esperti e professionisti, un blog con le ultime novità.
Con pochi click si apre un mondo. Si entra, ci si registra, si indicano regione e provincia di appartenenza. Si apre immediatamente un canale di comunicazione diretto con un pool di specialisti – avvocato, pedagogista, mediatore familiare, psicologo, consulente fiscale, assistente sociale privato e perfino coach – pronti a rispondere alle richieste. Grazie alla geolocalizzazione si può scegliere tra i vari professionisti disponibili, magari seguendo i consigli della community, che li recensisce assegnando loro un punteggio. A questo punto, li si interpella direttamente on-line, oppure si prenota un vero e proprio appuntamento, perché il virtuale è bello, però a volte non basta.
La community è l’altro pilastro di Slidinglife: entrando a farne parte si possono lanciare SOS in caso di bisogno per confrontarsi con chi sta vivendo la stessa situazione, aprendo una discussione o inviando messaggi privati.