Appuntamento Thriller in prima serata, con “The Innocents”
Eskil Vogt tra Stephen King e Henrik Ibsen
La piccola Ida si è appena trasferita, insieme ai genitori e alla sorella autistica, in un isolato complesso residenziale ai margini della foresta. Giocando sotto casa fa timidamente amicizia con Ben e altri bambini del luogo, scoprendo di avere in comune con loro strani poteri psichici. I giochi infantili si trasformano presto in un’epica battaglia, senza esclusione di colpi, tra Bene e Male.
Già sceneggiatore dei due film di Joachim Trier “Thelma” e “La persona peggiore del mondo”, alla sua seconda regia per il cinema, Eskil Vogt esplora una terra di nessuno, tra Stephen King e Henrik Ibsen, in cui pochi si sono avventurati. “The Innocents” è una favola allegorica sulla scoperta del Male ma anche, in qualche bizzarra maniera, un film di “supereroi”, spogliato di tutti gli orpelli pop e riportato alla sua vocazione originaria e più pura: che strumenti abbiamo per affrontare il nostro lato oscuro?
Il genere thriller stimola fortemente gli stati d’animo del fruitore dell’opera innestando, tramite l’anticipazione, un alto livello di aspettativa e al contempo di incertezza, sorpresa, ansia e/o terrore. In particolare nelle fiction cinematografiche e televisive, i thriller tendono ad essere adrenalinici, esaltanti e dal ritmo incalzante. Accorgimenti tipicamente letterari quali falsi indizi, colpi di scena e complotti sono ampiamente utilizzati. La trama del thriller è di solito portata avanti dal cattivo che crea ostacoli che il protagonista deve poi superare.
L’obiettivo dei thriller è in generale quello di mantenere alta l’attenzione del fruitore tramite l’espediente della tensione. Il protagonista si trova contro un ostacolo o un mistero. Qualsiasi sia il sottogenere, il thriller mette in risalto il pericolo che il nostro protagonista deve fronteggiare.