Il thriller “Tre giorni e una vita” (2019), del regista francese Nicolas Boukhrief, sarà proposto su Rai 4 sabato 15 giugno alle 21.20. In un piccolo villaggio immerso nella foresta delle Ardenne belghe, in tre giorni accadono tre tragici avvenimenti che cambiano per sempre la vita del dodicenne Antoine: la morte di un cane, la misteriosa scomparsa del piccolo Rémi e una violenta tempesta che semina morte e distruzione. Quindici anni dopo, Antoine torna in paese e si rende conto che alcune di queste ferite sono ancora aperte, a cominciare dalla mai accertata morte del piccolo Rémi. Basato sull’omonimo best-seller di Pierre Lemaître, “Tre giorni e una vita” è un noir fatalista e avvincente, che riflette su scelte individuali apparentemente insignificanti ma destinate a cambiare per sempre l’esistenza di un’intera comunità. Il film con Pablo Pauly, Sandrine Bonnaire e Charles Berling è stato presentato alla 14ª edizione della Festa del Cinema di Roma.
Figlio di un imbianchino algerino originario della provincia di Tiaret e di una bibliotecaria francese, negli anni ottanta Boukhrief è stato tra i fondatori, assieme a Christophe Gans, e principali redattori della rivista di cinema di genere Starfix. Ha esordito co-sceneggiando Non tutti hanno la fortuna di aver avuto i genitori comunisti di Jean-Jacques Zilbermann ed Assassin(s) di Mathieu Kassovitz nei primi anni novanta, per poi dirigere il suo primo lungometraggio nel 1995. Troverà la sua cifra registica a partire dal 2004 col caper d’azione Cash Truck (rifatto nel 2021 da Guy Ritchie come La furia di un uomo – Wrath of Man). Collabora con Gans alla sceneggiatura di un adattamento del videogioco horror Silent Hill, poi riscritta da Roger Avary. Nel 2015, il thriller Made in France, su di un gruppo di giovani jihādisti radicalizzati nelle banlieue francesi che organizza un attentato, sale agli onori della cronaca internazionale.