Andrea Bosca in “La luna e i falò” di Cesare Pavese all’Estate Fiesolana
Anguilla, il protagonista, orfano adottato da una famiglia di contadini, passa la sua giovinezza sulle colline delle Langhe in un mondo rurale legato al ciclico ripetersi degli avvenimenti in modo inalterato. Poi parte, emigra in America, riesce a far fortuna, e dopo molto tempo torna al suo paese alla ricerca della sua infanzia. E qui nasce la consapevolezza del tempo che passa e di una felicità perduta definitivamente.
Tutto lo spettacolo è una ricerca delle proprie radici, accompagnata dalla speranza di trovare il mondo così come lo si è lasciato. Ma tutto è cambiato nel ciclico ripetersi delle stagioni.
Lo spettacolo parla di bene comune, di fratellanza, di senso di appartenenza a una
comunità ampia, che è quella umana. Soprattutto di quel ritrovarsi individui, cresciuti, uomini eppure del sentirsi sempre imperfetti, non completi, fuori posto.
La forza simbolica del teatro trasforma le cose, le ri-destina, facendo di un fil di ferro una vigna, di luci lontane una collina, di un ritmo martellante un ambiente ed insieme la sua suggestione emotiva nel cuore di chi ascolta.
Trasformare il romanzo in drammaturgia e spettacolo obbliga al confronto con una
pagina scritta con sapiente bellezza, dove la maggior parte degli eventi sono collocati al passato.
L’intuizione di dare corpo a tre ruoli porta la scena a vivere qui e ora, alla confidenza di Anguilla occhi negli occhi col pubblico e a ad una dinamica in cui i tre personaggi coesistono continuamente, ricreando lo spazio e aprendo la scena ad un controcanto di azioni legate dal filo simbolico dell’immaginazione, proprio come i capitoli di Pavese sono uniti dalla forza lirica della sua scrittura.
ANDREA BOSCA
Diplomatosi presso la scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Mauro Avogadro, nel 2004 segue un corso di perfezionamento diretto da Luca Ronconi. Nel 1998 debutta in teatro con L’amore per sempre, omaggio a Giovanni Testori, a cui seguono numerosi altri lavori teatrali.
Nel 2004 appare su Rai Uno nella miniserie tv Don Bosco, regia di Lodovico Gasparini, dove interpreta il ruolo di Enrico. Nel 2006 partecipa alla serie Raccontami, in cui è coprotagonista
con il ruolo di Guido Albinati; nello stesso anno gira il film Altromondo per la regia di Fabio Massimo Lozzi.
Nel 2010 recita sul grande schermo con Noi credevamo di Mario Martone e, nel ruolo di protagonista, con Febbre da Fieno, opera prima della regista Laura Luchetti. Sul piccolo schermo è diretto da Riccardo Donna nella miniserie di Rai Uno Fuoriclasse. Continua intanto il suo rapporto con gli scrittori del territorio tra Langa, Roero e Monferrato: nel 2010 cura ed interpreta il reading teatrale La luna e i falò tratto dall’omonimo romanzo di Cesare Pavese.
Vince il Premio Giovani al festival Primavera Del Cinema Italiano di Cosenza per la sua interpretazione in Noi credevamo.
Debutta con Elisa Galvagno il 24 febbraio 2012 con Come vivo acciaio, liberamente tratto da Una questione privata di Beppe Fenoglio, spettacolo originale dalla drammaturgia inedita e opera prima dei due attori e registi piemontesi.
Vince, per le interpretazioni di Mète ne Gli sfiorati e di Luca in Magnifica presenza, il Premio Guglielmo Biraghi 2012.
È protagonista, insieme a Nicolas Vaporidis, della commedia surreale Outing – Fidanzati per sbaglio, opera prima di Matteo Vicino. Nel 2013 interpreta Paride nella fiction televisiva di Romeo e Giulietta, per la regia di Riccardo Donna. È protagonista del film per la tv A testa alta
– I martiri di Fiesole, per la regia di Maurizio Zaccaro. Interpreta Cornelio Grandi ne La dama velata. Interpreta Andrea Fago di Petrolio nel film Pasolini di Abel Ferrara, in concorso al Festival del cinema di Venezia nel 2014.
Nel 2016, affiancato da Vanessa Incontrada e Lino Guanciale, prende parte alla serie Non dirlo al mio capo.
Nel 2017 recita a fianco di Alessandra Mastronardi, Giusy Buscemi e Diana Del Bufalo nella miniserie televisiva C’era una volta Studio Uno, regia di Riccardo Donna. In seguito è uno dei protagonisti della serie di Rai 2 La porta rossa, diretta da Carmine Elia.
Nel 2018 interpreta la parte del giovane tenente dei Carabinieri Enrico Labriola, insieme a Vanessa Incontrada, Giorgio Pasotti e Camilla Diana, nella serie televisiva Il capitano Maria, trasmessa su Rai 1.
€ 16,10
(diritti di prevendita esclusi)
INIZIO SPETTACOLI ore 21.15
INFO 055-667566 – [email protected]
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BIGLIETTERIA DEL TEATRO ROMANO DI FIESOLE in Via Portigiani 1 (tel. 055.5961293) aperta dal mese di giugno in orario 9.00-18.30. Solo qui sarà possibile acquistare i biglietti ridotti riservati ai residenti del Comune di Fiesole presentando un documento di identità.
Le sere di spettacolo la biglietteria aperta sarà in Via Portigiani, 3 presso l’Ufficio di Informazioni Turistiche.
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