ALVIN CURRAN al Festival ArteScienza con il suo nuovo lavoro "The Containment Etudes" nato durante in lockdown ALVIN CURRAN al Festival ArteScienza con il suo nuovo lavoro "The Containment Etudes" nato durante in lockdown
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ALVIN CURRAN al Festival ArteScienza con il suo nuovo lavoro “The Containment Etudes” nato durante in lockdown

ALVIN CURRAN al Festival ArteScienza con il suo nuovo lavoro "The Containment Etudes" nato durante in lockdown ALVIN CURRAN al Festival ArteScienza con il suo nuovo lavoro "The Containment Etudes" nato durante in lockdownSerata speciale al Festival ArteScienza martedì 22 settembre. Al Goethe-Institut Rom (via Savoia 15) la sera si apre ai Giardini bassi alle ore 20 con gli ‘improvvisi’ dell’attrice e regista Manuela Cherubini su un testo di Elfriede Jelinek, che si alternano alle installazioni realizzate con gli spettacolari Olofoni, particolari diffusori del suono progettati dal Centro Ricerche Musicali.

Alle ore 21.15 ci si sposta ai Giardini Alti per un omaggio del Festival ad Alvin Curran, artista americano dalla carriera lunga e fruttuosa come compositore, performer, creatore di installazioni, scrittore e insegnante sulla scia della tradizione americana di musica sperimentale, co-fondatore del gruppo Musica Elettronica Viva nel 1966 a Roma, dove vive tuttora. Per il pubblico sarà l’occasione per partecipare a un incontro con l’artista e alla sua performance che lo vedrà protagonista THE CONTAINMENT ETUDES (Gli Studi d’Arginamento), un’autobiografia sonora, iniziata durante il lockdown forzato che Curran ha vissuto con la moglie a Berkeley in California; la regia del suono sarà a cura di Giuseppe Silvi. “Il progetto solistico – racconta lo stesso Curran -, senza un inizio o una fine comprende gran parte della mia musica degli ultimi cinquant’anni presentata spontaneamente dalla ricombinazione di circa 3000 sound-files realizzati su una tastiera MIDI, pianoforte, e altri strumenti acustici”.

ALVIN CURRAN. Compositore, performer, creatore di installazioni, scrittore e insegnante sulla scia della tradizione americana di musica sperimentale. Nato a Providence nel 1938, ha studiato con Ron Nelson, Elliott Carter e Mel Powell e ha co-fondato il gruppo Musica Elettronica Viva nel 1966 a Roma, dove vive tuttora. La sua musica, che si tratti di opere cameristiche, di arte radiofonica, di performance solistiche o di teatro ambientale a grande scala, abbraccia tutti i suoni, tutti gli spazi, tutte le persone.

Il festival è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2020 – 2021 – 2022“, fa parte di Romarama 2020, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, ed è realizzato in collaborazione con SIAE. Nasce dalla collaborazione con il Goethe-Institut e grazie al contributo di numerosi partner e sostenitori quali l’Ambasciata USA, Logos – Main Festival di Matera, Accademia tedesca di Villa Massimo, Istituto Svizzero, le Scuole Popolari di Musica di Donna Olimpia, Testaccio e Insieme per fare, l’Università di Roma “La Sapienza” e la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola.

IL FESTIVAL PROSEGUE CON…

Vincitrice nel 2019 della Borsa di Studio “Michiko Hirayama”, Virginia Guidi è un giovane mezzosoprano dedito alla musica d’oggi esecutrice di diverse prime assolute. A lei spetta l’appuntamento con gli Improvvisi delle ore 20 del 23 settembre. In contemporanea nella Sala Conferenze saranno proiettati video musicali d’autore, con una selezione di video musicali provenienti dal MA/IN – Matera Intermedia Festival. Alle ore 21.15, a cura del Goethe-Institut, la proiezione di Amore dannato, regia di Dominik Graf e Johannes F. Sievert (ingresso gratuito). Film tedesco del 2016, prende avvio da un’accusa indiretta: con i loro lavori difficili e problematici, i portavoce del leggendario “Manifesto di Oberhausen” (Oberhausener Manifest) del 1962, la data di nascita del “Nuovo cinema tedesco” (Neuer Deutscher Film), avrebbero impedito al cinema nazionale di svilupparsi in maniera più libera e forse verso forme più vicine all’intrattenimento. Dominik Graf punta lo sguardo su alcuni nomi di allora, oggi quasi dimenticati, come Roland Klick e Klaus Lemke, anche all’epoca fuori dagli schemi. Così facendo, dà vita a una serie di contraddizioni, che però risultano decisamente stimolanti al fine di una valutazione critica del cinema degli anni ’60 e ’70.

Giovedì 24 settembre (ore 20), nel Giardino basso, in programma Accordi, con la musica del compositore svedese Åke Parmerud e gli improvvisi di danza a cura di Valerio De Vita, coreografo e danzatore, una collaborazione con la Compagnia Excursus-PinDoc di Ricky Bonavita. Alle 21.15 ci si sposta nel Giardino alto per Emphatic Scene, una performance per indagare il mondo delle percussioni nello scenario della musica contemporanea e sperimentale. Ne saranno protagonisti il percussionista Marco Di Gasbarro e gli allievi delle Scuole popolari di musica Donna Olimpia, Testaccio, Insieme per fare. In programma musica di Cage, Gordon, Guaccero, Zaccone e un omaggio a Giacinto Scelsi.

Gli “Improvvisi” ci saranno anche venerdì 25 settembre, sempre a partire dalle ore 20 (e sempre nel Giardino basso dell’istituto tedesco) questa volta con il chitarrista Andrea De Vitis, che parte da due brani, la Ciaccona di Bach dalla Partita BWV 1004 per violino (e che si ascolterà nella trascrizione per chitarra) e Tonadilla (on the name of Andrés Segovia) Passacaglia op. 180 di Mario Castelnuovo-Tedesco, per dare poi spazio alla creatività e all’improvvisazione del momento, influenzata anche dalla presenza degli Olofoni.

Alle ore 21.15 ci si sposta al Giardino Alto per il concerto che affianca il Duo Essentia al compositore e interprete Stefan Keller. L’Essentia è un duo particolare, che esplora con il talento di Samuele Telari al bajan e Alice Cortegiani al clarinetto, repertori vastissimi, dalle trascrizioni classiche alla musica sperimentale, sempre alla costante ricerca delle possibilità tecniche e timbriche dei propri strumenti. Stefan Keller, nel 2020 residente all’Accademia Tedesca di villa Massimo, è oboista e compositore che ha ricevuto già importanti premi e riconoscimenti, fra cui una residenza Pro Helvetia in India nel 2018, da cui nasce il lavoro che si ascolterà in questo concerto, Phoenix per tabla e live electronics, di cui è interprete lo stesso autore. Sebbene il brano utilizzi i tabla (le percussioni tradizionali dell’India) attraverso la tecnica strumentale del Nord dell’India, in realtà si distingue completamente dalla musica classica indiana. Il live-electronics è caratterizzato da un programma che segue passo a passo la partitura scritta per attivare dei processi partendo sonori dai riferimenti sonori dei due tamburi. Completa il programma, eseguito dal Duo Essentia, la musica di Toshio Hosokawa, Jukka Tiensuu, Dai Fujikura, Sofia Avramidou.

Infowww.crm-music.it – www.artescienza.info

Prenotazioni: nel rispetto delle norme per la prevenzione anti Covid-19 è preferibile e consigliata la prenotazione dei biglietti in modalità digitale ovvero mediante le seguenti opzioni: CRM – tel 06 45563595  (orari lun – ven 9.30 > 18.00; sabato ore 9.30 > 17) o [email protected]www.artescienza.info

Biglietti

Concerti, performance al Goethe-Institut

Intero euro 10 – ridotto > 65, giovani < 26, Disabili euro 7

Concerti/Installazione – Video musicali d’autore

Prezzo unico euro 5

PROGRAMMA

 

22 Settembre

Ore 20 – Sala Conferenze e Giardino basso

ESPANSIONI

Concerto/Installazione con Olofoni  – Musica di autori internazionali

Improvvisi di Poesia a cura di MANUELA CHERUBINI, attrice – regista

 

Ore 21.15 – Giardino alto

ALVIN CURRAN – THE CONTAINMENT ETUDES
Colloquio con il pubblico e Performance con live electronics

ALVIN CURRAN  Colloquio con il pubblico – Performance The Containment Etudes

GIUSEPPE SILVI regia del suono

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