ALL YOU CAN FUCK la mostra di Adriana Luperto al ReWriters Fest |
Crumb Gallery Firenze sbarca a Roma con la mostra ALL YOU CAN FUCK di Adriana Luperto, curata dalla giornalista Rory Cappelli, per partecipare al ReWriters Fest, che si tiene al WeGil dal 15 al 17 ottobre 2021.
ReWriters Fest è un festival fatto grazie all’attivismo vocazionale laico (come l’ha definito Drusilla Foer) di artisti, scrittori, intellettuali, attori e attrici, volti della tv, del cinema, del teatro, ma anche studiosi, politici, imprenditori, giornalisti, accademici, influencer, e la società civile: tuttə insieme per cooperare e dare sostegno al Manifesto del Movimento Culturale ReWriters, guidato dalla giornalista e scrittrice Eugenia Romanelli. Con lei, Ernesto Assante, come lei Direttore Artistico del festival, al suo fianco dall’inizio e co-firmatario del Manifesto, Sabrina Alonsi, Presidente del Municipio I di Roma, e la consigliera della Regione Lazio Marta Leonori.
Il titolo della mostra, ALL YOU CAN FUCK, che si inaugura venerdì 15, dalle 21.00 alle 22.00, nel Mezzanino del WeGil, prende il nome dai bordelli a tariffa forfettaria, a disposizione di uomini in cerca di sesso a pagamento, che troviamo a Berlino e un po’ ovunque in Germania, dove la prostituzione è legale fin dagli inizi del Duemila. Sono luoghi in cui, oltre al cibo, per 90-130 euro, puoi “consumare” le sex workers, ragazze costrette anche a decine di rapporti al giorno, dalle 16 alle 3 di notte.
Adriana Luperto – una delle anime fondatrici della Crumb Gallery, insieme a Rory Cappelli, Lea Codognato e Emanula Mollica, galleria nata con l’intento di promuovere esclusivamente l’arte al femminile – racconta attraverso 15 acquerelli su carta di riso, una tecnica dal tocco delicato, le molte storie che tutti i giorni si consumano con orrore sulla pelle di tante donne di etnie diverse.
“Ho letto libri, parlato con donne che si sono prostituite, ascoltato racconti quasi dell’orrore sulla vita che sono state costrette a fare: quello che sappiamo sulla mercificazione del corpo di una donna è nulla di fronte all’enormità della realtà.” Ci racconta l’artista. “Non ho voluto riportare tutto questo: ho voluto far vedere la loro bellezza, la loro sensualità, che c’è, sempre, a prescindere da tutto”.
Le sue opere sono come dei fermo immagine che ci invitano a riflettere. C’è la storia de La bambina, appoggiata a una porta socchiusa, dove aleggia quell’innocenza dell’infanzia non ancora intaccata dalla crudeltà della vita. Ci sono le donne sedute al margine della strada in attesa, in Pausa oppure la sola sedia vuota a dominare in modo emblematico la scena. Ci sono le Nigeriane che camminano di spalle sullo sfondo di un cielo livido. C’è uno sguardo sugli Anni Trenta con tre donne in guêpière e seno nudo che nella posa ricordano l’intrecciarsi di molte raffigurazioni delle Tre Grazie, dei dipinti antichi. E ancora ALL YOU CAN FUCK, di grandi dimensioni, in cui in un’aula dai toni sul rosso si raccolgono mezze nude una serie di ragazze, quasi sui banchi di una chiesa, pronte a iniziare la nottata.
In catalogo, oltre al testo sulla mostra, troviamo due interviste realizzate da Rory Cappelli e Anna Maria Liguori, due testimonianze, storie vere, di una ragazza nigeriana e una ragazza rumena costrette a prostituirsi.
La giornalista di La Repubblica, Rory Cappelli cura altre due mostre di grande impatto all’interno di ReWriters fest., allestite da Crumb Gallery e Labo Architects&Inventors,: l’esposizione della collezione della Web Art Gallery ReWriters: “Rompi le scatole! Oltre i confini, la poesia del mondo”, nell’androne, e “Let’s rewrite!”, al primo piano, protagonista la street art degli artisti Sten Lex.
Adriana Luperto, salentina di nascita, da sempre ha vissuto intrecciando attività lavorative diverse con la passione per l’arte e la pittura. A 21 anni si trasferisce a Milano. Nel 1989 durante un viaggio in Cina, si ferma un mese a Shanghai e prende lezioni da un maestro locale, con il quale studia e esplora la tecnica tradizionale dell’acquerello su carta di riso. All’inizio degli anni Novanta lavora con continuità a scenografie, murales e allestimenti a Lugano, in collaborazione con una scenografa/attrice svizzera e una grafica portoricana. Dal 2000 espone in diverse personali a Milano, cercando per le sue opere luoghi estranei ai circuiti espositivi: cortili di abitazioni, bar, locali notturni.
Nel 2005 collabora con la cantautrice Pia Tuccitto illustrando il booklet del suo cd, Un segreto che. Sempre nel 2005 espone a Bologna nella manifestazione Video Freccia, e successivamente, a novembre dello stesso anno presso MaKìa. Nel 2007 partecipa nell’ambito della Biennale di Venezia a 13×17 Padiglione Italia, iniziativa curata da Philippe Daverio e Jean Blanchaert (AA.VV., 13×17, 1000 artisti per un’indagine eccentrica sull’arte in Italia, catalogo Rizzoli). Nel 2009 espone prima a Milano nella mostra dal titolo di là, insieme ad Antonella De Simone, presso lo storico locale Cicip Ciciap e poi a Lecce, alla galleria Cortenumero9. Tra il 2014 e il 2016 lavora a un ciclo di acrilici di grande formato, dal titolo La solitudine dell’amore, di cui la casa editrice VandAepublisher pubblica il catalogo nel 2017 (prefazione di Rory Cappelli).
Dal 2016 vive tra Lecce e Firenze e dopo aver lavorato in diversi campi – dal mondo audio e luci per lo spettacolo, a quello del design fino al mondo della ristorazione – decide di dedicarsi completamente all’arte. Tra le ultime personali: Milano nei miei occhi Libreria Bocca, Milano (6 dicembre 2017 – 8 gennaio 2018), catalogo VandAepublisher a cura di Vera Agosti (2017); Preferisco il rumore del mare, Tethys Gallery, Firenze (aprile 2018); da milano al mare, Osteria Ronchetto, Lugano (giugno 2018); Fuori, qèc – via Sercambi, Firenze (novembre 2018); Tra terra e cielo, Crumb Gallery, Firenze (giugno 2019).
Crumb Gallery è stata fondata nel 2019 da Rory Cappelli, Lea Codognato, Adriana Luperto e Emanuela Mollica. Crumb Gallery #womeninart nasce come spazio esclusivo per artiste donne. Promuove, divulga, sostiene ed espone pittura, sculture, fotografie, installazioni e performance di artiste. Le gallerie che espongono solo donne, nel mondo, si contano sulle dita di una mano e Crumb Gallery #womeninart vuole dare il suo piccolo contributo per ridurre il gap tra uomini e donne nel mondo dell’arte contemporanea.
ReWriters è una testata giornalistica fondata e diretta da Eugenia Romanelli dal giugno 2020 attraverso cui l’omonima Associazione culturale promuove le iniziative del cultural brand ReWriters e del Movimento Culturale ReWriters, raccolto intorno al suo Manifesto, con la mission di riscrivere l’immaginario della contemporaneità.
WEGIL, Largo Ascianghi 5 – Roma
Con il Patrocinio del MIBAC, della Regione Lazio e di Roma Municipio I Centro
L’ingresso è permesso solo con Green Pass
Prenotazione obbligatoria tramite il programma su ReWriters Fest