Alfonsina, con la A: L’incredibile storia di Alfonsina Strada
Negli archivi della storia dello sport ci sono nomi che risuonano come simboli di coraggio, determinazione e ribellione. Tra questi c’è Alfonsina Strada, una donna che ha sfidato non solo le salite più impervie del Giro d’Italia, ma anche i pregiudizi di un’epoca che non era pronta ad accettare una donna in sella a una bicicletta. La sua storia, raccontata con passione e maestria da Monica Faggiani nello spettacolo “Alfonsina, con la A”, è un viaggio nella vita di una pioniera che ha pedalato contro vento e contro corrente.
Chi era Alfonsina Strada?
Alfonsina Strada, nata Alfonsina Morini il 16 marzo 1891 a Castelfranco Emilia, era una donna che non si è mai arresa ai limiti imposti dalla società. Sin da piccola, l’unico desiderio di Alfonsina era quello di pedalare, di sentirsi libera, di fuggire dalla povertà e dalle convenzioni che la volevano relegata tra le mura domestiche. La bicicletta, per lei, non era solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo di libertà e di riscatto.
La bicicletta come strumento di ribellione
In un’epoca in cui le donne erano educate per diventare mogli e madri, Alfonsina ha fatto della bicicletta il suo strumento di liberazione. Lei stessa raccontava:
“Che se gli esseri umani sono addirittura arrivati sulla luna e io davvero non posso andare in bicicletta?”
Questa frase, semplice ma potentissima, racchiude tutta la sua determinazione. Alfonsina non voleva solo pedalare, voleva competere, dimostrare che una donna poteva tenere il passo con gli uomini, se non superarli.
Il Giro d’Italia del 1924: una sfida epica
Il 10 maggio 1924 è una data storica per lo sport italiano. Alfonsina Strada parte con il numero 72 per il Giro d’Italia, diventando così la prima e unica donna a partecipare a questa competizione. Non è stato un gesto simbolico: Alfonsina ha affrontato tutti gli stessi percorsi dei corridori uomini, affrontando fatica, disagi e ostilità.
La sua partecipazione non è stata priva di polemiche. A tre giorni dalla partenza, sui giornali il suo nome appariva come “Alfonsin” o “Alfonsino”. Un errore di battuta? O un tentativo di negare la sua femminilità? Questo dettaglio, apparentemente insignificante, racconta molto dello spirito dell’epoca.
Le difficoltà di una pioniera
Alfonsina non ha avuto vita facile. In gara, veniva insultata con epiteti come “diavolo in gonnella”, “matta” o “vacca”. Ma lei non si è mai fermata. La sua determinazione era più forte di qualsiasi ostacolo. Ha pedalato tra pioggia, fango e strade dissestate, dimostrando una resistenza fisica e mentale senza pari.
Monica Faggiani: ridare voce a una leggenda
L’opera teatrale “Alfonsina, con la A” porta in scena questa storia straordinaria. Monica Faggiani, autrice e interprete dello spettacolo, si è immersa nella vita di Alfonsina con un obiettivo preciso: ridare voce a una figura dimenticata.
“Ci sono troppe figure femminili di cui non si ha più memoria. Ignorate equivale a mai esistite. Ridare loro voce è il mio intento. Per non dimenticare da dove veniamo e come siamo arrivate qui.”
Perché ricordare Alfonsina oggi?
La storia di Alfonsina Strada non è solo un racconto sportivo, ma una lezione di vita. In un mondo che ancora fatica a garantire pari opportunità alle donne, la sua figura rappresenta un monito a non arrendersi, a lottare per i propri sogni, a non accettare i limiti imposti dagli altri.
Un omaggio alla Giornata internazionale della donna
L’ingresso libero allo spettacolo “Alfonsina, con la A” in occasione della Giornata internazionale della donna è un modo per celebrare non solo Alfonsina, ma tutte le donne che hanno combattuto e continuano a combattere per i propri diritti. È un invito a riflettere su quanto sia ancora necessario lavorare per una società più equa e inclusiva.
Lo spettacolo: un viaggio nel tempo
Lo spettacolo di Monica Faggiani non è una semplice biografia, ma un’esperienza immersiva che trasporta il pubblico nell’Italia degli anni Venti. Attraverso parole, musica e immagini, lo spettacolo ricostruisce l’atmosfera dell’epoca, facendo rivivere le emozioni, le fatiche e i trionfi di Alfonsina.
Informazioni pratiche
- Data e ora: Sabato 8 marzo 2025, ore 21:00
- Luogo: Teatro Binario Nova, via Giovanni Giussani 9 – Piazza Gio.I.A., 20834 Nova Milanese (MB)
- Ingresso: Libero fino a esaurimento posti
- Prenotazioni: 039 2027002 | biglietteria@teatrobinarionova.com