AL VIA ‘NUDI’ – LA NUOVA STAGIONE TEATRALE 2022-2023 DI FERTILI TERRENI TEATRO
Un filo rosso che unisce le periferie torinesi tramite la forma del teatro
Fertili Terreni Teatro, nato nel 2018 a Torino, è un insieme di artisti e organizzatori impegnati nella promozione del Teatro Contemporaneo nelle sue diverse forme, diretto da A.M.A Factory, Cubo Teatro e Tedacà. Una unica stagione teatrale diffusa che, attraverso la collaborazione di tre teatri torinese, (San Pietro in Vincoli Zona Teatro, Bellarte e OFF TOPIC, genera un ambiente creativo di sperimentazione e confronto tra artisti, operatori e spettatori coinvolti in iniziative durante tutto l’anno. Tre teatri che, idealmente, tracciano un filo rosso che attraversa e lega tre zone “periferiche” della città, per creare un triangolo che determina uno “spazio” culturale e di creatività che prima non esisteva. 18 spettacoli, 61 grandi serate, 4 prime nazionali, molti eventi speciali e iniziative dedicate al pubblico: si presenta così la prima parte della stagione teatrale 2022-2023 di Fertili Terreni Teatro, in scena da ottobre ai primi di gennaio 2023, presentata nei giorni scorsi alla stampa. Una proposta che segue le tracce del claim scelto per quest’anno: Nudi.
“La nudità è uno stato del corpo, ma anche uno stato dell’anima – scrivono nel manifesto della stagione i tre direttori artistici Girolamo Lucania (Cubo Teatro), Beppe Rosso (A.M.A. Factory) e Simone Schinocca (Tedacà) – è la scelta di spogliarsi di tutti gli orpelli e corazze, per accogliere la realtà senza difese e mettersi in una posizione di ascolto, per poi rielaborarla in modo autentico ed essenziale. In questo senso “mettersi a nudo” non è una rinuncia, ma una conquista. In un mondo pieno di stimoli, veri e falsi, di vociare continuo, di sovrastrutture e incrostazioni di preconcetti, la nudità svela una possibilità di ascolto inaspettato, in grado di instaurare una comunicazione e relazione più profonda”. Nudi, senza maschere e corazze, può essere sì una condizione di fragilità, ma anche un inno a non conformarsi a tutti costi a un modello imposto. Nei tre spazi di Bellarte, OFF TOPIC e San Pietro in Vincoli Zona Teatro grande protagonista è il teatro contemporaneo, in tutte le sue possibili declinazioni e sfaccettature, con ospiti artisti e compagnie di livello nazionale e giovani compagnie del territorio. “L’emergenza sanitaria in cui è incorso il Paese negli ultimi due anni ha forzato la Fondazione Piemonte dal Vivo – Circuito regionale multidisciplinare, a sperimentare nuove strategie di programmazione e di allestimento dell’offerta culturale – ha dichiarato Matteo Negrin, Direttore Fondazione Piemonte dal Vivo – siamo riusciti per un verso a destagionalizzare la programmazione tradizionale, per altro verso a riconoscere le specifiche peculiarità della relazione tra spettacolo dal vivo e approccio digitale. La stagione 2022/2023 porterà dunque in dote alcune significative novità, emerse in via sperimentale durante il periodo dell’emergenza sanitaria e confermate con convinzione nella programmazione, auspichiamo ordinaria, degli anni futuri”. Come dire che “il processo pandemico ha accelerato il percorso del Circuito in senso multidisciplinare e ancor più transdisciplinare”.
Il programma
Il sipario si apre il 21 e 22 ottobre alle 21 a Bellarte con Love Songs In The Dark, concerto al buio con i musicisti Lorenzo Montanaro al violoncello e Luigi Mariani al pianoforte: i due artisti, con disabilità visiva, presentano un progetto ardito e un po’ folle che coinvolge il pubblico. Un vero e proprio viaggio al buio, costruito su accostamenti musicali acrobatici e all’insegna della diversità di linguaggi e stili.
Tra le proposte più attese le due grandi produzioni delle compagnie curatrici della stagione: se infatti dal 25 al 29 ottobre sul palco di San Pietro in Vincoli Zona Teatro arriva Kollaps, di A.M.A. Factory/Il Mulino di Amleto, con la regia di Marco Lorenzi e testo del drammaturgo tedesco Philipp Lohle, che racconta una metafora dolce-amara di un Occidente che continua a correre disperatamente nonostante l’avvicinarsi della catastrofe, dal 26 al 30 ottobre a OFF TOPIC debutta per la prima volta in Italia il nuovo lavoro firmato da Cubo Teatro, Il Mangiautore, di e con Alessandro Burbank, poeta e performer affermato, premiato come miglior slam poet italiano.
A Bellarte il pubblico potrà assistere in prima nazionale a Primitivi (4-6 novembre): il testo dello statunitense Peter Sinn Nachtrieb, mai rappresentato in Italia, vede la regia di Michele Demaria e celebra la collaborazione con la compagnia romana Lumik Teatro, ospitata in residenza artistica nel teatro di via Bellardi per più settimane.
La panoramica delle proposte di questa prima parte di stagione prosegue con La mite (11-12 novembre, San Pietro in Vincoli Zona Teatro): il racconto di Fëdor Dostoevskij viene reinterpretato attraverso un intenso e appassionato monologo di Beatrice Visibelli che affronta il rapporto uomo/donna nello schema di vittima e carnefice. Sempre a Bellarte dal 25 al 27 novembre è in programma Minchia, coproduzione esecutiva di Tedacà e Teatro Ditirammu di Palermo, ospitato sempre in residenza artistica negli spazi di via Bellardi: lo spettacolo, rappresentato per la prima volta in Italia, racconta attraverso un mix di prosa, danza e performance, di tutte quelle persone che, a causa dell’emigrazione contemporanea, mettono radici dovunque fino a sentirsi figli del mondo.
La cifra della multidisciplinarità è anche quella di Siamo tutti una famiglia – Cronaca di una lotta (29-30 novembre, OFF TOPIC) di e con Rajeev Badhan: una narrazione che procede per frammenti di materiali d’archivio, immagini, suoni, scritte, associazioni di pensiero, ricordi, testimonianze, partendo dal libro Siamo tutti una famiglia della giornalista e scrittrice bellunese Tina Merlin.
A dicembre grande fermento in tutti e tre spazi teatrali di Fertili Terreni Teatro: il 16 debutta in prima nazionale Whiskey e Soubrette, la nuova produzione di Tedacà che accompagnerà il pubblico fino al 15 gennaio, per tutte le vacanze natalizie e oltre. Un vero e proprio evento-spettacolo che vede sul palco la formazione permanente di Tedacà e un gruppo di giovani performer under 30 in cui teatro, danza e musica dal vivo traghettano lo spettatore in un viaggio, lungo 50 anni, nella memoria artistica di una Torino dei tempi che furono. Il 17 e 18 dicembre tocca a Tradimenti, in scena a San Pietro in Vincoli. Il regista Michele Sinisi reinterpreta l’opera del grande drammaturgo inglese Harold Pinter, raccontando la storia di un triangolo amoroso, tra parole non dette, pensieri taciuti e segreti.
A chiusura dell’anno, dal 27 al 30 dicembre, a OFF TOPIC c’è poi L’Uno di ContraSto Teatro. La compagnia torinese, con cui Cubo Teatro ha avviato nel 2021 una collaborazione, affronta in una maniera, che fa divertire ma anche riflettere, il tema della solitudine come condizione da cui non si riesce a scappare nemmeno a San Silvestro, la notte in cui ci si fa compagnia a tutti i costi.
I biglietti possono essere acquisitati tramite biglietteria online, dando la possibilità di acquistare i biglietti direttamente sul sito www.fertiliterreniteatro.com.