Al via il primo servizio clienti italiano di soli operatori sordi e CODA Al via il primo servizio clienti italiano di soli operatori sordi e CODA

Al via il primo servizio clienti italiano di soli operatori sordi e CODA

Al via il primo servizio clienti italiano di soli operatori sordi e CODA Al via il primo servizio clienti italiano di soli operatori sordi e CODAInaugura ufficialmente oggi il primo e unico servizio clienti italiano composto esclusivamente da operatori sordi e CODA (Children of Deaf Adults). Il servizio, inaugurato dall’azienda cagliaritana IntendiMe, sarà in grado di assistere i clienti attraverso chat, video-chat e videochat in LIS (lingua dei segni).

Il servizio clienti è partito ufficialmente oggi in concomitanza con il lancio dell’e-shop per l’acquisto diretto di KitMe, il sistema pensato soprattutto per le persone sorde e con deficit uditivi che consente di rilevare suoni e vibrazioni dell’ambiente circostante tramite sensori universali da apporre sulle fonti sonore e di ricevere gli avvisi su uno smartwatch che vibra e si illumina, il tutto supportato da una app per le impostazioni.

“Fin dall’inizio abbiamo sviluppato il nostro prodotto hardware e tutto il servizio on top per le persone sorde e insieme alle persone sorde. È infatti grazie ai loro feedback, alla comunità dei beta tester e alle cooperative che ci hanno supportato in tutti questi anni che oggi abbiamo potuto tagliare questo importantissimo traguardo – ha commentato Alessandra Farris, presidente e co-fondatrice di IntendiMe – L’assistenza clienti non poteva che ricadere anch’essa sotto questa matrice di sviluppo e rappresentarne una naturale prosecuzione. L’inclusione, non più vista come una forma dovuta di assistenzialismo ma proprio come una necessità funzionale alla buona riuscita di questo progetto, è stata per noi da sempre una priorità. E oggi non potremmo essere più felici della scelta compiuta”. 

Il personale dedicato è stato formato appositamente per questo scopo su più piattaforme tecnologiche, al fine di affinarne le competenze e rendere l’attività di supporto quanto più efficiente e accessibile possibile alle varie forme di sordità e alle diverse forme di comunicazione.

“C’è infatti chi pensa che la sordità sia una sola. In realtà esistono tante forme di sordità e quindi anche tante esigenze diverse – ha aggiunto Alessandra Farris – C’è chi ha una sordità totale o parziale, chi preferisce usare la lingua dei segni e chi quella orale o entrambe, chi si avvale di una protesi acustica, chi di un impianto cocleare, chi di entrambi e di nessuno dei due e così via. Il pubblico a cui ci rivolgiamo è davvero vasto e multiforme. Il nostro impegno è andato quindi da sempre nella direzione di guardare ai nostri clienti non come a un’audience piatta e tutta uguale, ma come a un insieme di singoli utenti, di singole persone ciascuna con proprie specificità e propri bisogni”. 

Il servizio di assistenza clienti non è infatti che l’ultima delle iniziative di informazione e sensibilizzazione al tema dell’accessibilità portate avanti dall’azienda cagliaritana. Fin dai primi anni investiti in ricerca e sviluppo, quando IntendiMe era ancora una startup che muoveva i primi passi, l’azienda si è infatti posta l’obiettivo di portare avanti tutta una serie di attività di divulgazione sul tema della sordità, sia attraverso i propri canali digitali (blog e social) che attraverso la testimonianza diretta della presidente e co-fondatrice Alessandra Farris, figlia di entrambi i genitori sordi. E, non ultima, attraverso l’Associazione AscoltaMe, fondata dall’azienda per far conoscere la sordità in tutte le sue sfumature, affinché non venga più percepita come una condizione appartenente a un mondo a sé stante, e per promuovere le attività e le iniziative che possano migliorare la vita delle persone sorde e con deficit uditivi.

“Lo sviluppo del customer service arriva dopo un lavoro di anni e si è mosso in parallelo allo sviluppo del KitMe: non poteva essere altrimenti – ha aggiunto Filippo Lorenzi, CEO di IntendiMe – Non è possibile infatti pensare a questo prodotto senza la componente fondamentale del servizio, che nel nostro caso assume una importanza determinante.

Tutto è stato pensato in ottica di usabilità da parte dei nostri utenti e oggi, finalmente, con il lancio della piattaforma ecommerce, chiunque potrà acquistare in totale autonomia il KitMe e contare su un servizio clienti all’altezza delle proprie necessità. Un grazie particolare va al fondo di venture capital VV3TT – Vertis Venture 3 Technology Transfer, al Contamination Lab dell’Università di Cagliari e all’incubatore certificato The Net Value per aver sempre creduto nel valore di questo progetto”. 

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