Al Teatro Torti di Bevagna va in scena "Madonna" di e con Caterina Fiocchetti Al Teatro Torti di Bevagna va in scena "Madonna" di e con Caterina Fiocchetti
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Al Teatro Torti di Bevagna va in scena “Madonna” di e con Caterina Fiocchetti

Al Teatro Torti di Bevagna va in scena "Madonna" di e con Caterina Fiocchetti Al Teatro Torti di Bevagna va in scena "Madonna" di e con Caterina FiocchettiAl Teatro Francesco Torti di Bevagna, martedì 14 marzo alle 21, Caterina Fiocchetti accompagnata al violoncello da Andrea Rellini, porta in scena MADONNA. Dai racconti della scrittrice contadina Rina Gatti

Lo spettacolo sostituisce Il gabbiano di Anton Čechov diretto da Leonardo Lidi, previsto nella stessa data e annullato per motivi tecnici.

Un affresco dell’Italia tra le due Guerre nel vivo dei mutamenti sociali, economici, costituzionali visti con gli occhi di una bambina che impara ad essere donna. Madonna nasce da un’indagine artistica dell’autrice e attrice Caterina Fiocchetti sulla vita delle donne umbre che hanno vissuto tra le due Guerre. In questa ricerca incontra gli scritti di Rina Gatti, definita da Arrigo Levi “la scrittrice contadina” – aveva frequentato fino alla terza elementare – che grazie a una scrittura spontanea, e di conseguenza terapeutica, riesce ad emanciparsi come donna e come individuo lasciando un punto di vista di alto interesse antropologico. 

Il monologo si sviluppa in un dialogo con il violoncello di Rellini e diventa un viaggio tra le parole, i suoni e le immagini che questa donna comincia ad annotare all’età di sessantacinque anni. I ricordi ingenui di una ragazzina che nasce nelle campagne dell’Umbria alle porte della seconda guerra mondiale fanno strada ad una donna che matura affrontando matrimonio e maternità in un momento storico in cui la società contadina, in risposta ai grandi mutamenti dell’Italia, si incontra e si scontra con una prima coscienza politica, con la religione, l’ignoranza e con la sempre più pressante necessità di sopravvivere. 

Attraverso un linguaggio schietto, semplice, genuino come la comunità agreste che descrive, la scrittrice “muove” l’attrice e dà vita e dignità ai valori che hanno costituito parte del patrimonio contadino ormai estinto e lascia in eredità alle generazioni successive un profondo messaggio di fiducia nel potenziale umano. 

Info e biglietti. 

È possibile prenotare al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20. 

Acquisto online: www.teatrostabile.umbria.it 

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