Al Teatro di Rifredi torna “Il principio di Archimede” di Josep Maria Miró – Un intrigo da thriller psicologico costruito a partire da un apparente caso di pedofilia
Torna al Teatro di Rifredi, dal 13 al 22 aprile, Il principio di Archimede del drammaturgo catalano Josep Maria Miró, tradotto e diretto da Angelo Savelli, in scena con Giulio Corso, Monica Bauco, Riccardo Naldini, Samuele Picchi. Scene di Federico Biancalani, luci di Alfredo Piras. Una produzione Teatro della Toscana.
Il pubblico, accolto direttamente sul palcoscenico trasformato nello spogliatoio degli istruttori di nuoto di una piscina, si trova ad assistere nell’arco delle ore che intercorrono tra le lezioni mattutine e quelle pomeridiane alla rappresentazione della spirale che dalla paura porta alla violenza e a una metafora dell’ambiguità della verità.
In un’atmosfera, dunque, che odora di cloro, parabola della nostra società asettica, Miró tesse un intrigo da thriller psicologico costruito a partire da un apparente caso di pedofilia, per parlarci di educazione e di relazioni sociali, chiedendo a ciascuno di noi di interrogarci sulla nostra personale visione della società.
Il principio di Archimede di Josep Maria Miró è un testo formidabile, rappresentato in tutto il mondo con enorme successo – Buenos Aires, Miami, Londra, Manchester, Atene, Nicosia, Tübinga, Rio de Janerio, Santiago del Cile, Montevideo, Città del Messico, San Pietroburgo, Puerto Rico, Lille, Quito.
L’autore catalano è uno dei drammaturghi di riferimento del Teatro di Rifredi quanto a promozione della drammaturgia contemporanea internazionale, insieme a Eric-Emmanuel Schmitt, Nicolas Buysse, Fabrice Murgia, Fabio Zenoni, Sergio Blanco, Remi De Vos e Abel Melo. Le opere di Miró, tradotte in italiano da Angelo Savelli, sono state pubblicate per la prima volta in Italia da Cue press nel volume Teatro.
Lo spettacolo, che torna per la terza volta al Rifredi dal 13 al 22 aprile con la traduzione e regia di Savelli, si svolge nello spogliatoio degli istruttori di nuoto di una piscina, dove viene accolto il pubblico, nell’arco delle ore che intercorrono tra le lezioni mattutine e quelle pomeridiane. Durante un allenamento Jordi, giovane istruttore dal temperamento estroverso, dà un bacio a un bambino che sta piangendo per paura dell’acqua.
Questo gesto provoca le perplessità di alcuni genitori, già turbati da un caso di pedofilia verificatosi in una vicina ludoteca, e innesca, fra i quattro personaggi in scena, una spirale di diffidenza che fa emergere un contesto di pregiudizi e paure che porteranno dal sospetto alla psicosi collettiva, dall’indiscrezione alla crocefissione mediatica.
È un bacio innocente sulla guancia, come sostiene continuamente l’istruttore, o è necessario vedere in questo gesto un’intenzione davvero malsana? Con la velocità dei social network, il veleno della diceria s’infiltra negli spogliatoi e infetta i rapporti fra gli istruttori di nuoto, la loro direttrice e i genitori dei giovani nuotatori. Il principio di Archimede è un intrigo mozzafiato intorno a un fatto di cui, peraltro, non sapremo mai se è veramente accaduto. Miró ci conduce al finale con una crescente tensione, sapientemente orchestrata, sollecitando l’attenzione dello spettatore, invitato a ricostruire i fatti e a chiarire questa spietata caccia al mostro.
Fra gli interpreti, Giulio Maria Corso, giovane attore palermitano diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, vincitore del premio Persefone come miglior attore emergente e del Premio Siae (2011 e 2014) ha lavorato, tra gli altri, con Liliana Cavani, Ugo Gregoretti, Piero Maccarinelli, Ferzan Özpetek, ed ha prestato il suo talento ai più vari generi e media, a partire dal musical (Grease, Rapunzel con Lorella Cuccarini, per la cui interpretazione ha vinto l’Oscar Italiano del Musical come miglior attore protagonista) al docufilm di Rai Uno Adesso tocca a me sull’omicidio del giudice Borsellino.
In scena con Corso tre interpreti storici al Teatro di Rifredi: Monica Bauco, Riccardo Naldini, Samuele Picchi. Bauco per anni attrice di punta della compagnia Laboratorio Nove di Firenze, ha lavorato con Barbara Nativi, Andras Jeles, Patrice Bigel ed è stata diretta da Angelo Savelli in Gallina vecchia di Augusto Novelli, al fianco di Marisa Fabbri, e ne La bastarda di Istanbul di Elif Shafak, al fianco di Serra Yilmaz. Naldini è stato il protagonista maschile dello spettacolo cult L’ultimo harem e, più recentemente, nel cast de La bastarda di Istanbul, insieme sono stati diretti da Angelo Savelli nel dissacrante Tre rotture di Remi De Vos. Picchi giovane attore diplomato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, è stato il protagonista assieme a Ciro Masella di Tebas Land di Sergio Blanco con la regia di Savelli.
TEATRO DI RIFREDI
via Vittorio Emanuele II 303, Firenze
BIGLIETTI
Intero
€ 17
Ridotto (over 65, under 35, abbonati Teatro della Toscana e altre tessere come da convenzioni)
€ 15
Promozione speciale Soci Coop
€ 14 (2 ridotti per tessera) per la replica di domenica.
I prezzi indicati sono comprensivi dei diritti di prevendita. Le riduzioni sono valide tutti i giorni a esclusione del sabato.
Passaparola Unicoop
€ 13 (2 ridotti per tessera) per le repliche di martedì 18 e mercoledì 19 aprile.
Tutte le convenzioni aggiornate al link www.teatrodirifredi.it/it/info/biglietteria/
BIGLIETTERIA
La biglietteria del Teatro di Rifredi, via Vittorio Emanuele II n. 303, è aperta dal lunedì al sabato (ore 16 – 19) e in occasione degli spettacoli (a partire da un’ora prima dell’inizio della recita).
Ai biglietti per gli spettacoli acquistati la sera stessa, salvo esaurimento posti disponibili, non viene applicato il diritto di prevendita (1€). Quindi, l’intero è € 16, il ridotto è € 14.
Tel: 055.4220361/2 Email: [email protected]
È possibile acquistare i biglietti nei punti vendita Vivaticket e online su
https://teatrodellatoscana.vivaticket.it
Da quest’anno chi acquista on line ha un prezzo ridotto.