Al Nuovo Teatro San Paolo "Fritz und Thea auf wiedersehen" Al Nuovo Teatro San Paolo "Fritz und Thea auf wiedersehen"
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Al Nuovo Teatro San Paolo “Fritz und Thea auf wiedersehen”

Fritz und Thea, auf wiedersehen è il secondo spettacolo della stagione teatrale 2019-2020 del Nuovo Teatro San Paolo, che porta il titolo programmatico di “Belli Lunghi”. Dopo quattro stagioni della Rassegna “Belli Corti”, selezione di corti teatrali, che ha riscosso un enorme successo di pubblico e partecipazione da parte di nuovi autori emergenti, il Nuovo Teatro San Paolo ha aperto le porte a testi teatrali di durata tradizionale, ma non tradizionali nel contenuto.Al Nuovo Teatro San Paolo "Fritz und Thea auf wiedersehen" Al Nuovo Teatro San Paolo "Fritz und Thea auf wiedersehen"

Sono stati letti e apprezzati oltre 400 testi da un gruppo di professionisti con esperienza pluridecennale in ambito teatrale, e sono stati selezionati 8 lavori, che saranno portati in scena dai migliori registi del Nuovo Teatro San Paolo.

“Belli Lunghi” sono testi drammatici, ironici, grotteschi, e ciascuno nel proprio registro offre uno spaccato della realtà contemporanea diretto e immediato, in cui il pubblico si riconoscerà senza compiacimenti e velleità intellettuali.

Fritz und Thea, auf wiedersehen di Maury Incen, esplora la relazione tra il regista Fritz Lang e la scrittrice e sceneggiatrice Thea von Harbou in tre momenti cruciali della loro esistenza. Come scrive l’autore Maury Incen:

“Fritz und Thea, auf Wiedersehen non vuole essere solo il ritratto di un grande regista, e nemmeno un saggio sul cinema espressionista. La figura più interessante è quella di Thea, coraggiosa e dall’animo indomabile, velocemente dimenticata a causa della sua discutibile appartenenza politica. Di qui, il desiderio è quello di analizzare e raccontare il rapporto d’amore tra due menti geniali, due spiriti alla perenne ricerca di un’idea, di una storia da raccontare. Ebbene, l’amore tra artisti non sarà il più semplice del mondo, ma è sicuramente interessante, a dimostrazione del fatto che sebbene i due protagonisti non siano più tra noi da tempo, continuino a raccontarci qualcosa. E mi piace pensare che lo facciano ancora insieme”..

‘Fritz und Thea, Auf Wiedersehen’ racconta la vera storia d’amore tra il regista Fritz Lang e sua moglie, l’autrice Thea Von Harbou. A ritroso nel tempo, accompagnati dai personaggi dei loro film, scopriamo il ritratto di due artisti profondamente legati fino a che l’ombra del Nazismo non si mette tra loro.

Fritz Lang (1890-1976) è universalmente riconosciuto come uno dei più importanti registi del cinema espressionista tedesco e non solo. Con capolavori come ‘Metropolis’ o ’M- Il Mostro di Düsseldorf’ rimane nella storia del cinema per l’utilizzo di tecniche fotografiche innovative, il tutto denotando una feroce opposizione al Nazismo e alle sue ideologie. Per questo sarà costretto a fuggire dalla sua Germania, trasferendosi prima a Parigi, poi negli Stati Uniti. Lì continuerà con successo la sua carriera di regista e morirà a Beverly Hills.

Thea Von Harbou (1888-1954) è stata una scrittrice, regista e attrice tedesca. Moglie di Fritz Lang dal 1922 al 1933, scriverà con lui tutti i suoi film più importanti, come ‘Metropolis’, il cui soggetto è tratto da un suo romanzo. Simpatizzante nazista della prima ora, dopo la fuga del marito, continuerà a scrivere e realizzare film sotto l’egida del Reich. Finita la guerra, sarà arrestata dagli alleati e morirà qualche anno dopo essere stata liberata.

Approcciarsi al testo di Maury Incen, Fritz und Thea, auf wiedersehen, ci ha regalato la possibilità di misurarci con un materiale estremamente ricco di amore, cinema e storia.
Il delicato rapporto matrimoniale e lavorativo tra il colosso della cinematografia tedesca (nonché uno dei più celebri registi della storia del cinema) Fritz Lang e sua moglie, Thea Von Harbou, che per più di dieci anni è stata sua coautrice, si dipana a ritroso: dal 1933, l’anno della separazione, anno in cui Lang fugge dalla Germania per non dover lavorare per un governo (quello nazista), che mina alla sua libertà creativa, scontrandosi con la moglie (tesserata del partito nazionalsocialista e fervente seguace di Hitler), fino al 1920, l’anno dell’incontro, forse casuale o forse no, in cui tra i due scocca la scintilla, una scintilla dapprima lavorativa e che via via li porta al matrimonio.
La rabbia, lo scontro politico e l’attrito tra i due della prima scena lascia lentamente spazio ad un amore tenero, ad una quotidianità fatta di piccoli gesti, di parole delicate che raccontano la nascita di alcuni tra i più grandi capolavori della storia del cinema.
Il nostro lavoro non poteva far altro che raccontare questa vita nel modo più sincero possibile, lasciando scorrere la pellicola all’indietro, ridando corpo e voce a due tra le più importanti e controverse personalità della cinematografia mondiale.

(Lorenzo De Liberato)

Maury Incen (nome d’arte di Maurizio Della Michelina), nato a Pesaro nel 1987, si diploma nel 2010 alla Link Academy di Roma, perfezionando successivamente gli studi coi Maestri Nikolaj Karpov e Anton Milenin. Alterna piccoli ruoli nel doppiaggio di serie animate a progetti teatrali nella sua città natale, in veste di autore e regista, come ad esempio ‘L’Ombra del Pirata’ (Premio Arlecchino d’Argento al Miglior Testo Originale al GAD Festival di Pesaro) o ‘La Notte dell’Uomo Nero’ (Miglior Spettacolo a “Marche in Atti 2019”), pur svolgendo parallelamente l’attività di insegnante presso la compagnia “Teatro Accademia” di Pesaro, e nelle scuole superiori con il progetto “Teatrascuola”. Nel 2018 crea la compagnia di Teatro Itinerante “I Girandulòn”, impegnata in spettacoli e visite guidate sul territorio pesarese.

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