Al Chiostro di Sant'Agostino va in scena “Non Plus Ultras” per il 43° Festival La Versiliana Al Chiostro di Sant'Agostino va in scena “Non Plus Ultras” per il 43° Festival La Versiliana
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Al Chiostro di Sant’Agostino va in scena “Non Plus Ultras” per il 43° Festival La Versiliana

Al Chiostro di Sant'Agostino va in scena “Non Plus Ultras” per il 43° Festival La Versiliana Al Chiostro di Sant'Agostino va in scena “Non Plus Ultras” per il 43° Festival La VersilianaLa Versiliana torna ancora nel Chiostro di Sant’Agostino con la sua nuova sezione “Versiliana Contemporary Theatre”, promossa dalla Fondazione con la consulenza artistica di Massimo Martini, e porta in scena uno spettacolo teatrale contemporaneo che trasporterà gli spettatori sugli spalti di uno stadio tra i cori degli Ultras.
Lunedì 18 luglio alle 22.00 sarà infatti in scena “Non plus Ultras” lavoro di indagine teatrale sul mondo ultras, di Adriano Pantaleo classe ’83, attore e fondatore del collettivo artistico NEST, e di Gianni Spezzano classe ’84, attore, regista e drammaturgo. Per ben quattro anni gli autori e protagonisti dello spettacolo hanno condotto un’indagine approfondita sul mondo degli Ultras con interviste, incontri e documentazioni, fino ad arrivare allo spettacolo completo che sarà in scena nel Chiostro e che svelerà la mentalità, pregi e limiti del codice etico e comportamentale degli Ultras.
Ciro cerca di conquistare la dolce Susanna, figlia del temuto capo Ultras Biagio ‘O Mohicano. La sua strategia è semplice: riuscire, grazie all’aiuto del cugino ultras Salvatore detto Lupin, ad introdursi nel mondo della curva e a conquistare la benedizione dal padre della ragazza. Ciro nel tentativo di sedurre resta sedotto, completamente catturato da quella mentalità che sembra dare un senso alla sua vita piatta e monotona che ha sempre detestato. Però. Cosa vuol dire essere un Ultras? Che responsabilità porta? Che legame corre tra lo stato civile e il movimento Ultras? Che costi ha essere un ultras?
Non Plus Ultra, ovvero “non più oltre”, la scritta che Ercole incise, sulle colonne omonime, per stabilire il limite al quale l’uomo aveva accesso. Qual è questo limite? Ciro lo scoprirà, a sue spese.
Ricreando le atmosfere sonore tipiche degli stadi, attraverso l’utilizzo di una ‘loop station’, lo spettatore sarà fiondato in prima persona sugli spalti, in quella curva che rappresenta uno spazio di libertà conquistato, faccia a faccia con quel mondo che spesso vediamo solo attraverso i telegiornali o sulla pay per view, comodamente seduti sui nostri divani.
Altro elemento importante è lo stile narrativo: strizza sempre l’occhio alla narrativa inglese. Il lessico ricercato si mischia ad un italiano-regionale creando un effetto in alcuni punti straniante. Da una parte l’intento è quella di omaggiare la terra in cui il fenomeno Ultras nasce, l’Inghilterra, dall’altra è disancorare dal territorio alcuni concetti, tipo quella della Mentalità, che invece non hanno confini e abbracciano una comunità ramificata in tutta Europa e oltre.
Per lo spettacolo “Non plus Ultras” i biglietti sono disponibili su Ticketone, presso la biglietteria della Versiliana tel. 0584 265757 e presso il Chiostro di Sant’Agostino la sera stessa prima dell’inizio. Info www.versilianafestival.it

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