Al 21. River to River Florence Indian Film Festival l’omaggio al maestro del cinema indiano Satyajit Ray
Sarà l’omaggio per i 100 anni dalla nascita del grande maestro del cinema indiano Satyajit Ray al centro della quarta giornata del 21/mo River to River Florence Indian Film Festival, unico festival in Italia che racconta il volo dell’India contemporanea attraverso il cinema e la cultura, diretto da Selvaggia Velo, in programma lunedì 6 dicembre al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/R) e online nella sala virtuale Più Compagnia in collaborazione con MYmovies.it.
In programma il capolavoro di Ray, “Charulata”, tratto da un racconto di Rabindranath Tagore e vincitore dell’Orso d’Argento per la migliore regia a Berlino nel 1965. Narra la storia di Charu, una donna che vive a Calcutta alla fine del XIX secolo in una condizione privilegiata ma in estrema solitudine. Sposata a Bhupati, direttore di un giornale di Calcutta, la donna è costretta nel ruolo di casalinga frustrante e opprimente fino a quando la visita dei cognati e del giovane cugino Amal non sconvolge la sua quotidianità (ore 20.30).
La programmazione della giornata si aprirà alle 16.30 con il documentario “Bhumchu – The Drops of Eternal Life di Abanti Sinha”, la storia che trasporta lo spettatore nel festival buddista Bhumchu, dedicato all’importanza e alla funzione sacra dell’acqua. Bhumchu è uno dei festival più colorati e vivaci dei buddisti e viene celebrato al monastero di Tashiding nel Sikkim. Si crede che il festival possa determinare le sorti per l’anno successivo di questo stato indiano.
Alle 18.00 avrà inizio la sezione dedicata ai cortometraggi nel segno delle donne: in “Ek Duaa” di Ram Kamal Mukherjee le rigide tradizioni di una famiglia indiana impongono a una giovane donna di avere un figlio maschio come primogenito; nella trama di “The Song we Sang” di Aarti Neharsh, le protagoniste Krishna e Alia si incontrano al festival religioso del Navaratri e tra di loro vi è immediata affinità. Decidono quindi di allontanarsi dal frastuono della festa, lasciando emergere liberamente le proprie emozioni. A seguire “Kanya” di Apoorva Satish, il racconto di una ragazzina con il sogno di diventare nuotatrice professionista che incontra enormi difficoltà con l’arrivo del suo primo ciclo e “My mirror” di Franziska Schönenberger e Jayakrishnan Subramanian, la storia di una giovane sposa annoiata e trascurata dal marito che passa il tempo sull’app MyMirror. La conoscenza di persone nuove con le quali chattare, mette a rischio il proprio matrimonio.
Contemporaneamente alle 18.00 nella Saletta MYmovies il nuovo appuntamento con la prima stagione della miniserie di Nikhil Advani “Mumbai Diaries 26/11”. Negli episodi 5 e 6 i protagonisti si ritrovano ad affrontare situazioni critiche. Nell’ospedale la tensione è alle stelle, gli attacchi terroristici si stanno avvicinando e il team medico cerca di contenere l’isteria e i feriti.
Il River to River Florence Indian Film Festival si svolge con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India e del Comune di Firenze, sotto l’egida di Fondazione Sistema Toscana, ed è realizzato con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Cinema e Audiovisivo, Regione Toscana e Fondazione CR Firenze. Il festival si avvale del sostegno degli sponsor Salvatore Ferragamo, Unione Induista Italiana e Galleria di Lux, i partner tecnici Instyle, Hotel Roma, fsm – Fondazione Studio Marangoni, MAD Murate Art District, Amblè, Cescot Firenze e Pocket Films e i media sponsor Firenze Spettacolo e RDF.
Ray, regista bengalese nato a Calcutta il 2 maggio 1921 e scomparso nel 1992, è una delle figure più autorevoli della cinematografia mondiale, probabilmente il nome internazionalmente più noto del cinema indiano. Erede di una grande tradizione intellettuale, è la figura di spicco del rinascimento bengalese, un movimento che ha profondamente cambiato la storia dell’India moderna attraverso l’incontro e la fusione del pensiero occidentale con quello orientale. Uomo dalle mille passioni e artista poliedrico (disegnatore, illustratore grafico, critico cinematografico, sceneggiatore, musicista, editore di una rivista per ragazzi), è stato grande conoscitore del cinema europeo; una passione iniziata nel 1947 quando fonda la “Calcutta Film Society”, primo cine club indiano di respiro internazionale, in cui vengono proiettate le opere di cineasti americani ed europei. Ray entra così in contatto con il neorealismo italiano di cui subirà l’influenza.
BOOK CORNER
Al cinema La Compagnia sarà presente un corner curato da Tatatà, con libri ispirati all’India e alle tematiche del Festival, che saranno disponibili anche su bookdealer.it.
L’INDIA A TAVOLA
Durante il festival sarà possibile assaggiare specialità culinarie indiane preparate al bar ristorante del cinema La Compagnia. Inoltre, martedì 7 dicembre, per tutti gli appassionati di cucina il River to River in collaborazione con l’Istituto Cescot (Piazza Pier Vettori 8/10 a Firenze) organizza un corso di cucina indiana (per informazioni: 055 2705306 – [email protected]).
I WAS A SARI
Da sempre attento a intercettare le realtà più interessanti del Subcontinente, per la sua 21ma edizione il festival si apre alla moda. Nasce così l’incontro con I was a Sari, il marchio di accessori e abbigliamento ready to wear, distribuito da Oxfam Italia, che dona nuova vita agli abiti femminili tradizionali dismessi (le sari, appunto), trasformandoli in vestiti pregiati, gioielli, calzature e tessuti ornamentali realizzati a mano da artigiane degli slum dell’India. Etico, unico e sostenibile: un brand made in Mumbai che si schiera con le donne e con l’ambiente, promuovendo un concept di moda fatta di pezzi unici, con una storia da raccontare. Il progetto sarà presentato dal fondatore Stefano Funari con la giornalista italo-indiana Cristina Piotti in un talk dal titolo “La moda sostenibile a cavallo tra Italia e India”, presso il cinema La Compagnia e online sui canali YouTube e Facebook del festival (4/12 ore 11.00).
MOSTRA FOTOGRAFICA RIVERS
Presso il MAD Murate Art District (piazza delle Murate), fino al 15 gennaio 2022 sarà visitabile la mostra RIVERS, personale del fotografo tedesco Peter Bialobrzeski: un viaggio lungo i fiumi più iconici del mondo partito nel 1996 dalle acque del Gange, in India, e approdato nel 2020 a quelle dell’Arno, a Firenze. Bialobrzeski accompagna lo spettatore dal Yangon River, nel Myannmar (2016), al fiume Elba ad Amburgo (2004), dalle acque del fiume Aji a Osaka, in Giappone (2015), a quelle del possente Yangtze a Wuhan, Cina (2017). Un percorso simbolico tra paesi, culture e paesaggi attraverso il fluire dell’acqua e della sua energia vitale. I lavori di Bialobrzeski sono stati esposti in Europa, USA, Asia, Africa e Australia. Ha vinto numerosi premi tra cui il prestigioso World Press Photo Award nel 2003 e nel 2010. Evento in collaborazione con fsm – Fondazione Studio Marangoni e MAD Murate Art District (ingresso libero, dal martedì al sabato, ore 14.30-19.30, info e prenotazioni [email protected] e 055/247687).
Per informazioni: www.rivertoriver.it
Tutti i film saranno proiettati in lingua originale sottotitolati in italiano e in inglese
Biglietti: mattina 4,00€, pomeriggio (per singola fascia) 4,00€, sera 6,00€
Biglietto giornaliero 10,00€, biglietto giornaliero ridotto 8,00€ (studenti, clienti Amblé, possessori biglietto Museo Ferragamo)
Abbonamento festival completo: 40,00€; abbonamento festival completo ridotto per studenti 30,00€
Sarà possibile acquistare i biglietti per le proiezioni al cinema La Compagnia direttamente alla cassa oppure a questo link: cinemalacompagnia.ticka.it
Per accedere alla programmazione e all’acquisto dei biglietti del festival online:
mymovies.it/ondemand/river-to-river
Tutte le conversazioni e gli incontri con gli ospiti del Festival sono accessibili al pubblico in sala presso il cinema La Compagnia e online sui canali YouTube e Facebook del festival.
River to River Florence Indian Film Festival è sui social con l’hashtag #R2RFIFF
Facebook /rivertoriverfiff
Twitter & Instagram @river2riverfiff
Youtube /RiverToRiverFIFFestival
Per accedere al cinema La Compagnia sarà necessario presentare il Green Pass all’ingresso.
Per tutta la durata della proiezione sarà inoltre obbligatorio indossare la mascherina chirurgica o FFP2.