Agli Aperitivi della Conoscenza dell’Università di Parma “L’onda invisibile. Il cinema e la fotografia di fronte al disastro del Vajont”
Immaginate: una notte buia, il rombo assordante di una montagna che si sgretola, un’onda gigantesca che inghiotte tutto. No, non è la scena di un film catastrofico, ma la tragica realtà del Vajont, il 9 ottobre 1963. Una data incisa nella memoria italiana, una ferita ancora aperta nel cuore delle Dolomiti.
Quella notte, l’obiettivo di nessuna macchina fotografica, di nessuna telecamera, riuscì a catturare la furia cieca dell’acqua. L’onda del Vajont, nella sua immensità distruttrice, rimase invisibile. Eppure, il giorno dopo, il mondo intero si risvegliò con le immagini strazianti di un paesaggio devastato, irriconoscibile.
Fotografie, cinegiornali, servizi televisivi: i media dell’epoca, pur con i limiti tecnici del tempo, si precipitarono a documentare l’orrore. Un orrore che andava ben oltre la distruzione fisica. Era un intero tessuto sociale, un’identità culturale, ad essere stati spazzati via in un istante. L’Italia, che fino a quel momento si crogiolava nell’euforia del boom economico e celebrava le dighe come simboli di progresso, si ritrovò a fare i conti con la potenza distruttrice della natura, amplificata dall’errore umano.
Il Vajont e l’impatto dei media: un’eredità ancora attuale
A distanza di decenni, la tragedia del Vajont continua ad interrogarci, e lo fa anche attraverso il modo in cui è stata raccontata. Le immagini, i filmati, i documentari realizzati nel corso degli anni non sono solo una testimonianza storica, ma un potente strumento di riflessione sul ruolo dei media nella società.
Paolo Villa, docente dell’Università di Parma, affronterà proprio questo tema nell’incontro “Dalla narrazione cinematografica e fotografica della tragedia del Vajont si parlerà dell’impatto dei media e dell’uso dei mezzi di comunicazione nel racconto dei “disastri ambientali”“, in programma mercoledì 9 ottobre alle 17.30 al ParmaUniverCity Info Point, nell’ambito degli Aperitivi della conoscenza.
Attraverso un percorso tra le immagini che hanno raccontato il Vajont prima e dopo la tragedia, Villa ci guiderà in un viaggio che è anche un’analisi critica del potere dei media. Un potere che può essere usato per informare, sensibilizzare, stimolare la memoria, ma anche per manipolare, nascondere, costruire narrazioni distorte.
I media e i disastri ambientali: tra propaganda e giustizia sociale
Il Vajont, in questo senso, diventa un caso emblematico. Da un lato, le immagini del disastro hanno contribuito a rompere il muro di silenzio eretto attorno alle responsabilità umane della tragedia. Dall’altro, la narrazione mediatica del Vajont è stata spesso influenzata da interessi politici ed economici, che hanno cercato di minimizzare le colpe o di deviare l’attenzione dalle cause profonde del disastro.
L’incontro di Paolo Villa sarà quindi un’occasione preziosa per riflettere su alcune domande cruciali:
- Come i media raccontano i disastri ambientali?
- Qual è il loro ruolo nella formazione dell’opinione pubblica?
- Possono i media essere uno strumento di giustizia sociale e di tutela dell’ambiente?
- Come distinguere l’informazione dalla propaganda?
Un’occasione di approfondimento per tutti
L’appuntamento con Paolo Villa si inserisce nel ricco calendario degli Aperitivi della conoscenza, gli incontri divulgativi organizzati dall’Università di Parma in collaborazione con il Comune di Parma e diverse realtà associative del territorio.
Un’opportunità per approfondire temi di attualità, confrontarsi con esperti e appassionati, in un’atmosfera informale e stimolante. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Informazioni utili:
- Data: Mercoledì 9 ottobre 2023
- Ora: 17.30
- Luogo: ParmaUniverCity Info Point
- Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Per rimanere aggiornati:
- Sito web: https://www.facciamoconoscenza.unipr.it/
- E-mail: [email protected]
- Social media: Facebook, Instagram e YouTube “facciamoconoscenza”