Ad a.C.d.C. "L'epoca d'oro dei pirati dei Caraibi"
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Ad a.C.d.C. “L’epoca d’oro dei pirati dei Caraibi”

L’impero colpisce ancora

Ad a.C.d.C. "L'epoca d'oro dei pirati dei Caraibi"
“Black Sam” Bellamy ha catturato la Whydah, la nave negriera inglese stracarica di tesori. Ma i suoi atti di pirateria costringono gli Inglesi a compiere un’azione decisiva. Si apre così il quarto appuntamento con “L’epoca d’oro dei pirati dei Caraibi” in onda giovedì 12 dicembre alle 22.10 su Rai Storia per “a.C.d.C.”, con il professor Alessandro Barbero. L’ormai ricco Bellamy, intanto, fa rotta verso Cape Cod per ritrovare la sua amante Mary Hallett ma viene sorpreso da una tempesta e muore annegato. Colpito per la perdita dell’amico, Edward Thatch si trasforma in un personaggio ripugnante: Barbanera. Intanto a Londra, il cacciatore di pirati Woodes Rogers rivela il suo piano rivoluzionario: concedere la grazia a tutti i pirati a patto che questi diventino a loro volta cacciatori di quei pirati che rifiuteranno di firmare. Chi sceglierà la libertà e chi, invece, affronterà il cappio del boia?
Bellamy fu soprannominato Black Sam perché non portava la tipica parrucca incipriata alla moda del Settecento, ma lasciava sciolti i suoi lunghi capelli neri, legati solo con un laccio. Nonostante la sua carriera di pirata sia stata assai breve – durò poco più di un anno – fu tra quelli che maggiormente lasciarono il segno nell’immaginario popolare, riuscendo con il suo equipaggio a catturare ben 53 navi.

Bellamy divenne noto per la misericordia e la generosità verso coloro che catturava durante le incursioni, tanto da essere anche detto “il Principe dei pirati”: diverse testimonianze narrano che, ogni volta che conquistava una nave, chiedeva di provarla. Se non la riteneva abbastanza veloce, la restituiva al legittimo proprietario e se ne andava per la sua strada. A ogni estemporaneo sbarco per i rifornimenti non risparmiava regalie, doni o offerte in denaro ai più bisognosi. Morì a soli 28 anni.

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