Accademia di Santa Cecilia – Yamada e Piovano, Haydn concerto per violoncello n.1
Un altro debutto nei concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Questa volta a salire sul podio dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – giovedì 10 giugno ore 19.30, venerdì 11 ore 19.30 e sabato 12 ore 18 nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma – è il giovane direttore Kazuki Yamada, Direttore Principale e Direttore artistico dell’Orchestre Philharmonique di Monte-Carlo e Direttore Principale Ospite della City of Birmingham Symphony Orchestra. Con una carriera in forte ascesa, il direttore giapponese ha già diretto orchestre come la Staatskapelle di Dresda, l’Orchestre de Paris, l’OSN Rai. Nelle serate romane Yamada dirigerà l’incandescente Sinfonia n. 2 di Rachmaninov e il Concerto per violoncello n. 1 di Haydn, con uno dei più apprezzati violoncellisti italiani, il primo violoncello dell’Orchestra di Santa Cecilia Luigi Piovano.
Nell’estate del 1906 Rachmaninov lascia l’incarico di direttore del Teatro Bolshoi e da Mosca si trasferisce a Dresda dove, deciso a ritrovare la serenità per dedicarsi alla composizione, inizia a lavorare alla Sinfonia n. 2. Completata nell’aprile 1907, con dedica al suo insegnante Sergej Taneev, dopo diverse revisioni venne eseguita l’8 febbraio 1908 a San Pietroburgo sotto la direzione del compositore ottenendo un trionfale successo e la vincita del Premio Glinka.
Il Concerto n. 1 in do maggiore per violoncello, composto probabilmente tra il 1761 e il 1765, si credette perduto per molto tempo e venne ritrovato dal musicologo ceco Oldrich Pulkert, bibliotecario del Museo Nazionale di Praga, in una raccolta di manoscritti del XVIII secolo ivi conservata (la collezione Radenin). La prima esecuzione moderna del Concerto fu data dal violoncellista Milos Sádlo il 19 maggio 1962, a Praga, con l’orchestra della Radio Cecoslovacca diretta da Charles Mackerras, ottenendo subito un grande successo che procurò al Concerto un’immediata diffusione internazionale.
Kazuki Yamada, Direttore Principale e Direttore artistico dell’Orchestre Philharmonique di Monte-Carlo, è stato nominato Direttore Principale Ospite della City of Birmingham Symphony Orchestra. In Giappone, è Direttore Principale Ospite della Yomiuri Nippon Symphony Orchestra, Direttore stabile della Japan Philharmonic, Direttore Musicale e Principale del Coro Filarmonico di Tokyo e Direttore Musicale della Yokohama Sinfonietta, ensemble che ha fondato lui stesso quando ancora studente. Ha diretto numerose orchestre, fra cui l’Orchestre de Paris, la Staatskapelle di Dresda, la Saint Petersburg Philharmonic, le Filarmoniche della Repubblica Ceca e di Helsinki, Stoccolma e Bergen, la Philharmonia e la Tonkünstler di Vienna. Ha inoltre collaborato con i solisti Emmanuel Ax, Boris Berezovsky, Håkan Hardenberger, Nobuko Imai, Daishin Kashimoto, Alexander Kniazev, Xavier de Mastre, Steven Osborne, Vadim Repin, Baiba Skride, Jean-Yves Thibaudet, Simon Trpčeski e Frank Peter Zimmermann. Nella stagione in corso, accanto ai suoi incarichi regolari a Monte-Carlo, Birmingham e in Giappone, Kazuki Yamada torna come ospite della NHK Symphony Orchestra, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI Torino, Orchestre de la Suisse Romande, di cui è stato Direttore Musicale dal 2012 al 2017. Torna all’Orchestra Sinfonica Nazionale della Radio Polacca con il pianista Simon Trpčeski e l’Orchestre National du Capitole de Toulouse. Nella stagione 2020/21, Kazuki Yamada debutterà con l’Orchestre Nationale de Belgique, l’Orchestre Philharmonique du Luxembourg e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. In ambito sinfonico-corale, ha diretto con grande successo Elijahdi Mendelssohn con la City of Birmingham Symphony Orchestra and Chorus, che ripeterà a Monte-Carlo con l’Orchestre Phiilharmonique de Monte-Carlo.
Tornerà in stagione a Birmingham per i Carmina Burana di Carl Orff. Si dedica anche al repertorio operistico e la scorsa stagione ha diretto La Damnation de Faustall’Opéra de Monte-Carlo. È fortemente supportato da Seiji Ozawa e, ad agosto 2012, ha diretto una produzione semi-scenica di Jeanne d’Arcdi Honegger con la Saito-Kinen Orchestra; progetto ripreso da una versione messa in scena da Côme de Bellescize alla Philharmonie di Parigi. Dedito anche all’educazione musicale, ogni estate è artista ospite della Seiji Ozawa International Academy, in Svizzera.
Dal 2010 al 2017 è stato Direttore Principale Ospite dell’Orchestre de la Suisse Romande con cui ha pubblicato una serie di CD ispirati alla danza per l’etichetta Pentatone. Con il Philharmonic Chorus di Tokyo hanno invece registrato dieci CD per la Fontec. Nato nel 1979 a Kanagawa, in Giappone, vive ora a Berlino. Nel 2009 ha vinto il 51° Concorso internazionale Besancon per giovani direttori.
Luigi Piovano si è diplomato in violoncello a 17 anni col massimo dei voti e la lode sotto la guida di Radu Aldulescu, con cui in seguito si è diplomato in violoncello e musica da camera anche a Parigi. Per diversi anni è stato primo violoncello del gruppo Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, ripreso alla Carnegie Hall, a Tokyo e a Roma. Ha tenuto concerti di musica da camera con artisti del calibro di Sawallisch, Chung, Lonquich, Sitkovetsky, Kavakos, Katia e Marielle Labèque. Dal 2005 suona regolarmente in duo con Antonio Pappano e dal 2009 al 2019 ha fatto parte del trio “Latitude 41”. Ha suonato come solista con prestigiose orchestre – Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Accademia di Santa Cecilia, Seoul Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal – sotto la direzione di direttori come Chung, Nagano, Pletnev, Boreyko, Menuhin, Bellugi. Fra i suoi prossimi impegni come solista, concerti in duo con Antonio Pappano e le Variazioni Rococo di Ciaikovskij a Roma con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Esce in questi giorni per Arcana il CD con le due Sonate di Brahms e le due Romanze di Martucci in duo con Antonio Pappano. Da oltre vent’anni è primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Suona un violoncello Alessandro Gagliano del 1710. Dal 2002 si dedica sempre più alla direzione d’orchestra. Il CD Eloquentia in cui dirige i Kindertotenlieder e i Lieder eines fahrenden Gesellen di Mahler con Sara Mingardo è stato premiato in Francia nel 2012 come miglior CD di Lieder dell’anno. Dal 2008 al 2016 è stato direttore artistico dell’Estate Musicale Frentana. Dal 2013 al 2017 è stato direttore musicale di Roma Tre Orchestra. Dal 2012 è direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia. Dal 2013 è alla testa degli Archi di Santa Cecilia con i quali ha pubblicato sei CD:
uno schubertiano per Eloquentia e, per Arcana, le Serenate di Dvořák e Ciajkovskij, un CD dedicato a Rota, Morricone e Piovani e l’integrale della musica di Mozart per archi. Nel frattempo Sony Classical ha pubblicato un CD con le Quattro Stagioni e altri Concerti di Vivaldi. Di recente uscita, per Sony International, la prima registrazione mondiale
della versione per violoncello e archi delle Stagioni realizzata da Luka Šulić. Fra i debutti imminenti, quello sul podio dell’Orchestra Haydn di Bolzano nella stagione 2020 – 2021, Tosca al Teatro Bellini di Catania nel 2021, e quello sul podio dell’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo nel 2022.
Biglietti da €19 a € 52