Accademia di Santa Cecilia – Pappano, Hrusa, Wang per i concerti in streaming di questa settimana
Altra settimana di grande musica con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la messa in onda dei suoi concerti più belli. Nei giorni e nelle ore dei concerti sinfonici si potrà avere accesso, grazie alla disponibilità di Rai Cultura, a una selezione di concerti resi disponibili su www.santacecilia.it e sui canali social dell’Accademia, corredati dai relativi programmi di sala scaricabili gratuitamente in formato pdf.
Stasera alle ore 19.30 sale sul podio dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Jakub Hrůša, il direttore ceco ormai ospite abituale di Santa Cecilia e che debuttò proprio con questo concerto nel novembre 2016. Il programma prevede l’esecuzione di Mà Vlast (La mia patria), un ciclo di sei poemi sinfonici composto da Smetana fra il 1874 e il 1879 ed eseguito integralmente per la prima volta a Praga il 5 novembre 1882, due anni prima della morte dell’autore, che era da tempo ormai completamente sordo. La musica di Smetana fa continuo ricorso non solo a motivi popolari ma anche a figure, immagini, luoghi e ricordi leggendari e storici che costituivano l’essenza stessa del patrimonio nazionale della sua terra d’origine. Mà Vlast è, da questo punto di vista, ancora oggi un testo capitale per il riconoscimento di un’identità nazionale, linguistica e culturale. Per quanto ognuna delle sei pagine abbia un’autonomia e un riferimento a sé stante (e dunque possa essere eseguita anche da sola), è soltanto dal ciclo completo – sorta di inno in sei quadri idealmente complementari in lode di un’immaginaria geografia e storia nazionale – che si ricava compiutamente la vastità e l’unità di fondo della concezione di Smetana.
Venerdì 3 aprile alle ore 20.30 il podio dell’orchestra ceciliana ospita il giovane direttore francese Lionel Bringuier. Nel suo concerto romano incontra una beniamina del pubblico di Santa Cecilia, la pianista cinese Yuja Wang le cui note doti virtuosistiche si presteranno all’interpretazione due capolavori della letteratura per pianoforte di Maurice Ravel, il Concerto in sol e il Concerto per la mano sinistra. Il concerto si apre con le Danze di Galanta di Zoltán Kodály, pagina sinfonica dai ritmi infuocati, dalle melodie trascinanti e dai colori sfavillanti, nonché felice connubio tra la tradizione popolare ungherese e il gusto mitteleuropeo degli inizi del XX secolo. Le Danze furono composte per celebrare gli ottant’anni della Filarmonica di Budapest. A conclusione, invece, Suite da l’Uccello di Fuoco (versione 1919) lavoro che rappresenta un punto cardine nell’esperienza creativa di Igor Stravinskij e che segnò l’inizio della lunga collaborazione fra l’autore e la compagnia dei Ballets Russes di Sergej Diaghilev.
Sabato 4 alle ore 18 un altro appuntamento da non perdere con l’ultima, intensa Sinfonia di Mahler diretta da Antonio Pappano. Sintesi di un percorso umano e musicale, la Nona è un nostalgico sguardo alla Natura e alla vita, ed è considerata dalla critica il commiato del compositore dal mondo (Mahler morì pochi mesi dopo, nel maggio del 1911) che la completò nella quiete estiva di Toblach, l’attuale Dobbiaco. Accanto alla percezione della fine, in questa ultima grandiosa composizione è percepibile anche la volontà di Mahler di superare i limiti posti dalla caducità della condizione umana di fronte alla grandezza del mondo. La struttura formale è in quattro movimenti, trasfigurati e ricomposti secondo un nuovo ordine: in apertura un Andante che sfocia in uno Scherzo, mentre il terzo movimento è un Rondò seguito da un Adagio in chiusura.
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Collegandosi periodicamente alla nuova sezione del sito dell’Accademia di Santa Cecilia www.santacecilia.it/