ACCADEMIA DI SANTA CECILIA – Lonquich per Beethoven, Concerto per pianoforte N. 4
Dopo l’entusiastica risposta del pubblico nella prima parte della stagione estiva con il ciclo di concerti di luglio e agosto, venerdì 4 settembre alle ore 21 riprenderanno i concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica. Ancora sotto il segno di Beethoven – del quale l’anno in corso celebra i duecentocinquanta anni dalla nascita – l’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia si accingono ad affrontare altri capolavori del compositore renano: questa volta, sul podio nella veste di solista e direttore ci sarà il pianista di origine tedesca Alexander Lonquich, che il pubblico ceciliano segue da anni con affetto, che dal 2011 ha iniziato la sua regolare collaborazione come direttore-solista dell’Orchestra di Santa Cecilia dopo essere stato protagonista di numerose stagioni concertistiche dell’Istituzione romana della quale è regolarmente ospite sin dalla fine degli anni Settanta.
Il programma della serata – che si concentra su brani composti tra il 1805 e il 1808 – si apre con una pagina famosa rappresentativa del titanismo musicale beethoveniano, l’Ouverture per la tragedia teatrale Coriolano di Heinrich Joseph von Collin composta da Beethoven nei primi mesi del 1807 ed eseguita per la prima volta in una rappresentazione semi privata per il principe Lobkowitz – principale mecenate del compositore – in una serata nel corso della quale Beethoven suonò anche il Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 che nel concerto a Santa Cecilia sarà interpretato e diretto da Alexander Lonquich. Considerato dalla critica del tempo come “il più straordinario, personale ed elaborato”, “una delle composizioni più originali” il Concerto n. 4 è il più lontano dalla tradizione del concerto solistico che viene superata già con le prime battute nelle quali il pianoforte espone il tema che poi viene ripreso in tutto il movimento con inesauribili variazioni.
In conclusione di programma il Coro dell’Accademia di Santa Cecilia affiancherà l’Orchestra nella Fantasia Corale presentata al pubblico nel dicembre 1808 come brano conclusivo di un concerto che prevedeva anche la prima esecuzione della Quinta Sinfonia. La Fantasia riprende il tema di un Lied composto da Beethoven anni prima, al quale furono aggiunte Variazioni e il Coro. Autore del testo fu il poeta Christoph Kuffner che guidato dal compositore semplificò poesie filosofiche di Schiller e Goethe in un testo che esalta la bellezza della vita, soprattutto nell’unione di nobiltà e gioia che si incontrano nell’incanto dell’Arte.
Alexander Lonquich
Nato a Trier, in Germania, nel 1977 ha vinto il Primo Premio al Concorso Casagrande dedicato a Schubert. Da allora ha tenuto concerti in Giappone, Stati Uniti e nei principali centri musicali europei.
La sua attività lo vede impegnato con direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman, Emmanuel Krivine, Heinz Holliger, Marc Minkowski. Particolare in tal senso è stato il rapporto mantenuto in passato con Sandor Vègh e la Camerata Salzburg, di cui è tuttora regolare ospite nella veste di direttore-solista. Un importante ruolo lo svolge inoltre la sua attività nell’ambito della musica da camera. Alexander Lonquich, infatti, ha avuto modo di collaborare con artisti del calibro di Christian Tetzlaff, Nicolas Altstaedt, Vilde Frang, Joshua Bell, Heinrich Schiff, Steven Isserlis, Isabelle Faust, Carolin Widmann, Jörg Widmann, Boris Pergamenschikov, Heinz Holliger, Frank Peter Zimmermann. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale quali il “Diapason d’Or”, il “Premio Abbiati” (come miglior solista del 2016) e il “Premio Edison” in Olanda. Nel 2003 Alexander Lonquich ha formato, con la moglie Cristina Barbuti, un duo pianistico che si è esibito in Italia, Austria, Svizzera, Germania, Norvegia e USA. Inoltre, nei suoi concerti appare spesso nella doppia veste di pianista e fortepianista spaziando da C.P.E. Bach a Schumann e Chopin, del quale ha inciso, su un pianoforte Erard insieme a Philippe Herreweghe, il Concerto in fa minore per il Frederick Chopin Institute. Nel ruolo di direttore-solista, Alexander Lonquich collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova – con cui in particolare ha svolto un lavoro di ricerca e approfondimento sull’integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart – e, tra le altre, ha lavorato con l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Camerata Salzburg, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées e la Filarmonica della Scala di Milano.
Di particolare rilievo è stato, nella primavera 2009, il progetto con l’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI nel quale, in cinque differenti concerti, è stata presentata l’integrale delle Sinfonie di Schubert accostate ai Concerti per pianoforte di Beethoven. Si esibisce regolarmente per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con la quale dalla stagione 2011/12 collabora anche come direttore-solista. La stagione 2018/19 ha previsto per Alexander Lonquich, tra le altre, una serie di recital con Cristina Barbuti, con tappe a Bergamo, Pisa e Trento, una serie di recital solistici (tra le altre a Ferrara, Milano, Palermo, L’Aquila e Firenze), progetti da camera con il Quartetto Ebene e in duo con Nicolas Altstaedt, collaborazioni con l’Orchestra Verdi di Milano e l’Orchestra Leonore di Pistoia. Alexander Lonquich svolge anche un’intensa attività concertistica all’estero: è stato “Artist in Residence” nella stagione 2015/16 presso la NDR Elbphilharmonie Orchester (Orchestra della Radio della Germania del Nord) di Amburgo, e poi nell’edizione 2017 del Festival della Primavera di Praga, dove si è esibito anche nel ruolo di solista e direttore con la Camerata Salzburg. È frequente ospite di festival di rilievo internazionale, tra i quali Schubertiade, Lockenhaus, Mozartwoche Salzburg in Austria, Beethovenfest Bonn, Ludwigsburger Schlossfestspiele e Sommerlich
A partire dal 2014 Alexander Lonquich è Direttore Principale dell’OTO – Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, con la quale si esibisce durante ogni stagione anche come solista, contribuendo alla formazione dei giovani musicisti ed all’ampliamento del repertorio dell’ensemble.
Nel 2013 ha creato nella propria abitazione fiorentina, assieme alla moglie Cristina, Kantoratelier, un piccolo spazio teatrale dove le materie a lui care – psicologia, musica e teatro – vengono approfondite grazie a laboratori, seminari e concerti.
Venerdì 4 settembre 2020 – Auditorium Parco della Musica, Cavea, ore 21
Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Alexander Lonquich direttore e pianista
Beethoven Coriolano: ouverture
Beethoven Concerto per pianoforte n. 4
Beethoven Fantasia Corale
Biglietti da 20 a 30 euro
Giovani under30 € 10
l gentile pubblico è invitato ad acquistare i biglietti online, sul sito www.ticketone.it e, se impossibilitati, al botteghino dell’Auditorium.
Il botteghino non può stampare o ristampare biglietti acquistati online. In assenza del biglietto non sarà quindi possibile l’accesso né la ristampa.
L’accesso alla Cavea è consentito solamente alle persone provviste di mascherina.
All’ingresso sarà obbligatorio sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea.
Non sarà consentito l’accesso a persone a cui è stata riscontrata una temperatura maggiore di 37,5°C.
Si raccomanda di arrivare con un congruo anticipo rispetto all’orario di inizio dello spettacolo.
I posti sono nominativi e numerati. Le persone congiunte, al momento dell’ingresso, dovranno produrre un’autocertificazione utile a dichiarare il loro stato di conviventi.
I posti contigui per congiunti saranno venduti solo al botteghino dell’Auditorium oppure scrivendo a [email protected]
L’attuale allestimento delle tribune non prevede seggiolini, i posti (numerati) sono indicati da segnaposti collocati sulle gradinate.