Accademia di Santa Cecilia in streaming – Pappano dirige lo Stabat Mater di Rossini con Anna Netrebko, Marianna Pizzolato, Matthew Polenzani e Ildebrando D’Arcangelo
Nuovi appuntamenti in streaming con la stagione online dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la messa in onda dei suoi concerti più belli. Nei giorni e nelle ore dei concerti sinfonici si potrà avere accesso, grazie alla disponibilità di Rai Cultura, a una selezione di concerti resi disponibili su www.santacecilia.it e sui canali social dell’Accademia, corredati dai relativi programmi di sala scaricabili gratuitamente in formato pdf.
Stasera alle ore 19.30 Antonio Pappano sale sul podio dell’Orchestra di Santa Cecilia per dirigere un brano di scintillante vitalità, L’apprendista stregone di Paul Dukas e la più spettacolare delle sinfonie di Dvořàk: la Nona, cosiddetta “Dal Nuovo Mondo” perché il compositore la scrisse a New York durante il periodo in cui fu chiamato a dirigere il Conservatorio di quella città. Dvořàk fu portato a concepire tale composizione dal vivo interesse che nutriva per questi popoli oppressi e sentì forte il dovere di indicare ai compositori locali una via “nazionale” in campo musicale. Ospite d’eccezione di questo concerto, la pianista cinese ormai grande star del pianoforte Yuja Wang, che si esibisce nel Concerto per pianoforte n. 2 di Bartók, il concerto più grandioso e ricco di idee del maestro ungherese che mettono a dura prova l’abilita dell’artista creando un’atmosfera di macchie sonore innovatrici.
Venerdì 10 alle ore 20.30 l’Accademia proporrà uno dei sommi capolavori di Rossini: lo Stabat Mater per soli coro e orchestra registrato al Festival di Salisburgo nell’agosto 2011, diretto da Antonio Pappano sul podio di Orchestra e Coro di Santa Cecilia (Maestro del Coro, Ciro Visco) e interpretato da un cast di grandi voci: Anna Netrebko, Marianna Pizzolato, Matthew Polenzani e Ildebrando D’Arcangelo. Lo Stabat, parzialmente composto nel 1831 e completato nel 1842 su commissione di un ricco prelato spagnolo, fu acclamato a Parigi e a Bologna, e malgrado le accuse di mondanità per lo stile melodrammatico inadatto allo spirito dei versi, il lavoro ruppe quel leggendario silenzio creativo che iniziò dopo il Guillaume Tell (1829) e durò fino alla morte del compositore (1868). Lo scrittore Riccardo Bacchelli descrisse l’opera come «l’addio di Rossini alla vita, il canto dell’uomo che si sa toccato dallo spirito per l’ultima volta: non piange, né si lagna, che sarebbe al di sotto dell’ora e del suo canto. È contrizione e lirica meditazione della morte».
Sabato 11 alle ore 18 Andrés Orozco-Estrada dirige il poema sinfonico Così parlò Zarathustra di Richard Strauss, il cui incipit iniziale è legato nell’immaginario collettivo alle scene iniziali di 2001 Odissea nello spazio, il film di Kubrick che nella stessa pellicola inserì anche brani del compositore ungherese Györgi Ligeti, di cui in questo concerto è in programma il brano Lontano. A completare il programma, il pianista francese Bertrand Chamayou, specialista del repertorio romantico, siederà alla tastiera per il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Saint Saëns.
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