A Villa Medici riaprono "I peccati" di Johan Creten A Villa Medici riaprono "I peccati" di Johan Creten
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A Villa Medici riaprono “I peccati” di Johan Creten

A Villa Medici riaprono "I peccati" di Johan Creten A Villa Medici riaprono "I peccati" di Johan CretenMercoledì 28 aprile, negli spazi dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, riaprirà al pubblico la mostra “I peccati” di Johan Creten, in programma fino al 23 maggio p.v. L’esposizione, a cura di Noëlle Tissier e realizzata col sostegno delle gallerie Almine Rech e Perrotin, raccoglie, per la prima volta in Italia e su tale scala, un insieme di cinquantacinque opere in bronzo, ceramica e resina, affiancate ad alcune opere storiche di Lucas Van Leyden (1494-1533), Hans Baldung (1484-1545), Jacques Callot (1592-1635), Barthel Beham (1502- 1540) e Paul van Vianen (1570-1614).

Le sculture, alcune delle quali di imponenti dimensioni sono state realizzate  tra  il  2019  e  il  2020   appositamente  per  la  mostra e   si   aggiungono  alle  opere  che  scandiscono  la  sua  carriera  dagli  anni  Ottanta  a  oggi. Sono qui qui abbinate a stampe, arazzi e bassorilievi del XVI e XVII secolo appartenenti alla sua collezione personale. Si tratta di opere che sono sono veri e propri riferimenti nel suo processo creativo e che rivelano le sue personali riflessioni dal punto di vista artistico, storico, politico e filosofico.

Precursore, inclassificabile e controcorrente, Johan Creten, classe 1963, è un artista che si è distinto nel panorama artistico degli ultimi anni in quanto figura forte, enigmatica e intrigante. Dotato di una visione estremamente attuale della nostra società, egli ha saputo ritagliarsi uno spazio specifico all’interno della scena internazionale della creazione contemporanea, distinguendosi in particolare per l’uso innovativo della ceramica, che ha contribuito a rilanciare nel campo dell’arte contemporanea.

La mostra “I Peccati” è accompagnata dalla pubblicazione del catalogo in tre lingue (italiano, francese e inglese): un volume di riferimento che offre un’immersione nell’opera di Johan Creten e include dei testi inediti degli storici dell’arte Colin Lemoine, Nicolas Bourriaud e le fotografie di Gerrit Schreurs.

La mostra sarà aperta tutti i giorni tranne il martedi e sarà visitabile solo attraverso percorsi guidati (solo mostra o mostra+giardini) in lingua italiana o francese, prenotabili al sito https://www.villamedici.it/mostre/i-peccati/

Il sabato e la domenica è richiesta una prenotazione anticipata obbligatoria almeno 24 ore in anticipo tramite la biglietteria online o per mail all’indirizzo [email protected]

Allo stesso indirizzo è possibile prenotare per le visite di gruppo di almeno 5 persone.

I PECCATI – JOHAN CRETEN

in programma fino al 23 maggio 2021

 

Apertura della mostra e delle visite guidate ai Giardini di Villa Medici:

tutti i giorni, inclusi il sabato e la domenica

Giorno di chiusura:

martedì

 

Visita guidata giardini di Villa Medici + mostra I Peccati (12€ intero / 9€ ridotto):

Italiano: ore 16.30, ore 18.00
Francese: ore 15.00

Durata della visita: 1.30 ora.
La visita comincia con i giardini e prosegue nella mostra.

Visita guidata mostra sola I Peccati (8€ intero / 6€ ridotto):

Italiano: ore 17.30, ore 19.00
Francese: ore 16.00

Durata della visita: 30 min.

 

Aggiornamenti e maggiori dettagli sul sito:

https://www.villamedici.it/scoprire-e-visitare-la-villa/informazioni-pratiche/

 

“I Peccati” di Johan Creten – Spunti per un itinerario 

La prima sala si apre con una serie di creazioni e ri-creazioni di opere concettuali del  1986. Accanto a  “The  Garden”  (realizzato  nel  1996-97  durante  la  residenza dell’artista a Villa Medici) e a opere più significative come “Présentoir d’Orange” (1989-2017) e “Plantstok” (1989-2012), questa sala mette in discussione il nostro rapporto con l’introspezione e la consapevolezza di noi stessi, evocando il concetto di paradiso perduto e di tentazione.

Nella seconda sala, una nuova monumentale opera in resina “Muses et Méduses”, iniziata nel 2005 e completata nel 2019, dialoga con brani della famosa serie metonimica “Odore di Femmina” (iniziata nel 1998) sulla seduzione, l’ambiguità dei sentimenti e le relazioni umane.

Una terza sezione riunisce opere altamente politiche tra cui il bronzo “Il prezzo della libertà” (2015), “Couch Potatoes” (1997) e una nuova serie di ceramiche “Wargames” (2019).

Lungo la scalinata, si affaccia un gruppo di enigmatici bronzi a sollevare la questione della coscienza morale in una società coinvolta in un continuo movimento, in profonda mutazione. La scultura monumentale “The Herring” domina l’ultima sezione con i suoi 5 metri di altezza.

Una nuova scultura, realizzata in collaborazione con gli storici laboratori della Porzellanmanufaktur Augarten, rivisita una porcellana di Doccia ed è presentata al pubblico per la prima volta.

Diffusa in tutto lo spazio, una nuova serie di “Bolders” in gres smaltato invita il pubblico a sedersi, prendere tempo, osservare le opere per scoprirne le connessioni e immergersi in magnifici dettagli: superfici di vetro scintillanti, significati nascosti e metafore.

Un altro aspetto della sua opera è l’uso virtuoso del bronzo nella realizzazione di sculture monumentali, di cui un importante esempio, “De Vleermuis – Il pipistrello”, è presentato sul piazzale di Villa Medici.

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