A "Un giorno in Pretura" la storia di "Cranio Randagio"
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A “Un giorno in Pretura” la storia di “Cranio Randagio”

Il giovane rapper morto di overdose

A "Un giorno in Pretura" la storia di "Cranio Randagio"

Nel novembre del 2016 Vittorio Andrei, rapper romano di talento conosciuto come “Cranio Randagio”, muore di overdose. Aveva solo 21 anni, una storia tragica alle spalle, ed era a un passo dal successo: a breve sarebbe uscito il suo primo album prodotto da una casa discografica. Vittorio muore durante la festa di compleanno del suo amico e collaboratore Pierre Bonolis. Un giorno in Pretura sabato 28 settembre alle 23.40 su Rai 3, segue il processo nella seconda sezione penale del Tribunale di Roma. Sul banco degli imputati ,siedono molti degli amici del rapper presenti a quella festa, tutti accusati di aver ostacolato, con bugie e depistaggi, la cattura degli spacciatori che quella notte hanno fornito la droga che ha ucciso Cranio Randagio.

Il programma trasmette la presa diretta dei processi in corso nelle corti di giustizia italiane (in alcuni casi sono stati trasmessi anche processi svoltisi all’estero come quello per la morte di Floyd o quello sul divorzio tra Johnny Depp ed Amber Heard), senza commenti. Ci sono varie pause in cui vengono mostrate anche le foto delle vittime o le prove dei reati imputati. Gli interventi della presentatrice legano le varie fasi della presa diretta, spiegando al telespettatore le varie fasi del dibattimento, soffermandosi soprattutto su quei punti che altrimenti risulterebbero di difficile comprensione; tale presa diretta, in cui vengono anche ripresi alcuni spezzoni delle arringhe finali dell’accusa, della difesa o delle difese e delle parti civili, si conclude con la lettura della sentenza da parte del giudice.

La presa diretta del dibattimento viene intervallata anche da brevi filmati, narrati da una voce fuori campo, che spiegano meglio le varie dinamiche che hanno portato al processo in corso e che danno anche alcuni cenni biografici dei principali personaggi ivi coinvolti; da spezzoni di vecchi telegiornali e programmi televisivi.

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